La guerra dell’anello è finalmente terminata ci è voluto più tempo del previsto le cose dovevano essere più semplici per come era stato detto ma si sa che le parole sono stabili quanto una folata di vento.
Bosco atro è la sua meta ci vorrà del tempo per raggiungerlo ma l’elfo non teme il tempo per la sua razza corre in maniera diversa rispetto agli altri abitanti della terra di mezzo.
Ogni villaggio che incontra nel suo cammino porta ferite della guerra ci vorrà del tempo per far tornare tutto al vecchio splendore ma c’è una cosa che il giovane elfo ha imparato durante questa guerra, gli uomini non si danno per vinti facilmente e sono piuttosto bravi nel riprendere la vita normale.
Le foreste e i boschi sono deturpate dagli orchi e quel maledetto stregone, lande che prima erano verdi e rigogliose ora sono spoglie e con un enorme ferita, sarà un duro lavoro riportare tutto come prima.
Un mese è passato dalla sua partenza quando il giovane elfo riconosce le statue nascoste dal verde del bosco, con gioia nota che quei maledetti ragni non sono tornati dopotutto ne è passato di tempo dalla sua partenza e tutto potrebbe essere cambiato.
Un nodo allo stomaco si forma via via che si avvicina a quel passaggio nascosto nelle foglie che conduce al luogo di appartenenza del giovane elfo ma prima di fare un altro passo ha un idea, vuole fare una sorpresa al padre e sa benissimo che questo non potrà accadere se si farà vedere e riconoscere un idea si fa spazio nella mente dell’elfo ha con se il mantello che lo ha nascosto alla vista degli orchi non che la sua gente sia così stupida ma non baderà a un elfo nascosto nel suo mantello, lui ne ha visti così tanti quando era più piccolo.
Ci si avvolge e riprende a camminare tornando sui suoi passi.
La sensazione di essere a casa lo avvolge con un calore che non si aspettava quando viene illuminato dal bagliore famigliare che non ha mai visto così splendente come oggi ma il suo viaggio non è finito, senza farsi vedere cerca il passaggio segreto che ha visto molte sue fughe quando i doveri regali lo annoiavano, con felicità vede che è come lo ha lasciato.
Lo attraversa senza problemi li nessuno può vederlo, prima di uscire si ferma un attimo mentre un groppo attanaglia la sua gola non si era di certo immaginato questa sensazione anzi non ci aveva nemmeno pensato tutto scorreva liscio come l’olio nella sua mente ma adesso a pochi passi sente le gambe tremare.
Scuote la testa e dopo aver preso un enorme respiro riprendendo a camminare dirigendosi nella sala del trono suo padre dovrebbe essere li, oh beh anche se così non fosse le guardie lo avvertirebbero della comparsa di uno straniero.
Trova la sala vuota ma in poco si riempie di guardie tutto va come previsto, ed ecco il re che raggiunge la sala il giovane principe trattiene una risata nel vedere che il padre non è cambiato di una virgola.
<Chi osa entrare nella stanza del re senza permesso.<
Legolas trattiene nuovamente una risata.
<Una persona che non vedete da tempo vostra maestà.<
Nota il viso del padre cambiare e assumere una faccia alquanto stranita per quella frase.
<La mia pazienza è nota per esaurirsi velocemente rivelati.<
Il momento è giunto.
<Non credevo che il tempo mi avesse cambiato così tanto da non essere riconosciuto padre.<
Il giovane elfo lascia cadere il mantello che lo ha nascosto ridacchiando vedendo la faccia del padre assumere un espressione stupefatta e incredula allo stesso tempo.
Thranduil lascia cadere il calice che stringeva nella mano destra avvicinandosi a grandi passi verso il figlio stringendolo a se una volta che lo ha raggiunto, Legolas ricambia l’abbraccio subito, non credeva di tornare a casa quando era partito nell’impresa che lo ha tenuto lontano da casa così tanto tempo.
<Sono a casa come avevo giurato alla mia partenza.<
Thranduil non emette un fiato ma continua a stringere il figlio.
<Non temete padre non sono un sogno che svanirà al vostro risveglio sono veramente a casa.<
Semplici parole escono dalla bocca del re.
<Avevo il terrore di non rivederti cercavo ogni notizia su di te ma quando sono smesse ho temuto il peggio.<
Un sorriso illumina il viso del giovane elfo.
<Ma sono tornato anche se con un certo ritardo.<
Ridacchia terminando quella frase, il re si stacca dal figlio guardandolo nuovamente si teme che tutto questo sia solo un sogno ma non lo è finalmente il principe ha fatto ritorno.
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