Gli urli della gente quando arriviamo sul palco mi fanno dimenticare di tutti i miei problemi come se fosse una pausa, in quelle ore posso urlare e sfogarmi di ogni cosa che perseguita il mio cervello, non riesco a staccarmi dal passato beh non che la mia ex mi stia aiutando ha sempre una scusa per continuare a tormentarmi nonostante adesso sia sposato con una ninfa o meglio una dea perché non posso chiamare Talinda in altra maniera, mi aiuta ogni giorno a andare avanti e lottare contro i miei mostri.
I primi accordi partono e l'elettricità si scatena come se fossimo in una tempesta piena di fulmini ogni volta è così.
A concerto finito sono stanco morto e con la gola che brucia ma soddisfatto anche questa volta abbiamo avuto successo, dannazione la sensazione è quella del primo concerto.
Andiamo nel backstage e come sempre festeggiamo saltellando come dei cretini su questo siamo rimasti eterni bambini.
Pian piano che l'elettricità scende mi ritrovo a pezzi ma almeno la testa mi lascia in pace, domani dovrò combattere di nuovo con quel demone ma adesso non è il momento per pensarci.
Prendo le pasticche assieme alla birra mentre una voce che conosco molto bene mi ammonisce.
<Sai che non dovresti farlo ?
Come risposta alzo le spalle, ho bisogno di sballarmi stasera era da tanto che non sentivo questa necessità.
Vedo Mike sospirare mentre si siede vicino a me mentre io mi faccio un altro goccio.
<Hai deciso di sballarti stasera per caso? >
Lo guardo e gli dico <Eddai è solo un goccio non fare la mammina non ti ci vedo in quel ruolo. >
Ridacchio mi è sempre piaciuto prenderlo in giro lui non è uno che si offende anzi ci fa una risata sopra o mi risponde con una voce a cretino.
<Ahimè devo riconoscere che in questo ruolo è più brava mia moglie>
Lo dice mentre si mette una mano sulla fronte facendo il drammatico, io scoppio a ridere non riesco mai a trattenermi.
Vedo che sorride credo proprio che gli piaccia vedermi ridere in quella maniera dopotutto è la mia sicurezza assieme a Talinda, diciamo che si dividono fra concerti e casa.
Io non mi sono mai lamentato non potrei mai farlo si danno così tanto da fare per aiutarmi.
Mi appoggio meglio sul divano dopo aver finito la bottiglia e averla poggiata sul pavimento.
<Credo di aver fatto una cazzata colossale. >
Vedo che si preoccupa di quelle mie parole soprattutto perché le dico ridendo, probabilmente sono impazzito del tutto e la
mia sanità mentale è compromessa completamente.
Si avvicina e mi guarda il suo sguardo è fra il preoccupato e l'incazzato ops...
Stavolta l'ho combinata bella.
<È solo una sbronza domani sarà passata e starò con un mal di testa allucinante. >
Gli dico mentre appoggio la mia testa sulla sua spalla.
<Idiota che non sei altro non dovresti bere quando prendi le pasticche figurarsi il ridurti così, col cazzo che ti mollo stanotte. >
Lo guardo nella stessa posizione di prima.
<Eddai paparino era da tanto che non crollavo stasera ne avevo bisogno. >
Mi guarda con faccia stranita.
<Come mi hai chiamato? >
Io scoppio a ridere un altra volta la sua faccia è troppo buffa.
<Paparino, perché non va bene? >
<Sei decisamente fuori fase tu>
Mi prende in braccio e mi fa stendere sul letto.
<Vedi di stare buono qua tu, io vado a chiamare Talinda. >
<No! >
Gli dico quasi urlando mettendomi seduto sul letto anche se si rivela una pessima idea crollo sul letto mettendomi una mano sulla fronte dannazione gira tutto.
<Hai vinto tu non la chiamo. >
Mentre mi dice questo si stende vicino a me io lo raggiungo e lo stringo ho bisogno di contatto e poi sto gelando dannazione, per mia fortuna se ne accorge e mi copre.
<Sei il mio Angelo custode Mike. >
<Ci puoi giurare mi prendo cura di te da anni. >
<Grazie> mi lascio scivolare dalla bocca mentre alzo la testa andandolo a baciare era da un pó che ci pensavo e ora è il momento giusto.
Le mie previsioni sono diverse da quello che mi aspettavo, credevo mi allontanasse dandomi dell'idiota chiedendomi cosa diavolo stessi facendo, invece sta ricambiando oh Mike non finisci mai di stupirmi nonostante ti conosca da anni.
Mi stacco quando sento il fiato venire meno guardo cosa fa, ti prego dimmi che non è stato per un atto di pietà portato dal mio stato d'animo.
Vorrei stare a bocca chiusa ma il mio cervello rischia di esplodere se tengo tutto dentro.
<Dimmi che non lo hai fatto per via del mio stato d'animo. >
Vedo che nega e tiro un sospiro di sollievo.
<In realtà questo pensiero girava nella mia testa da un pó solo che avevo paura di rovinare la nostra amicizia e di mandare a fanculo la band.>
E quindi in quella testolina mi vedevi in maniera diversa chissà da quanto.
Sbadiglio la stanchezza sta avendo la meglio su ogni cosa, lo bacio nuovamente e mi aggiusto sul cuscino continuando a stringere Mike.
<Grazie per essere sempre con me, ci vediamo domani buonanotte.>
Gli dico prima di crollare addormentato sento che mi dici qualcosa ma non riesco a capire cosa sono troppo stanco.
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