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Colpo dopo colpo il muro che ha diviso una nazione per troppo tempo cade oltre al rumore dei calcinacci si sente il vociare della gente da molto aspettavano quel momento, anche due fratelli divisi da molto troppo tempo aspettano di rivedersi dietro a quelle macerie anche se entrambi sono coscienti di cosa potrebbe accadere mala voglia di rivedersi e stringersi va contro tutto.
Si chiamano cercando di sovrastare tutto quel rumore, il primo a trovare una via di comunicazione è Gilbert che sporge un braccio dall'apertura richiamando l'attenzione del fratello minore.
<"West! Quaggiù girati dannazione! >
Il tedesco si volta subito verso la direzione da cui proviene la voce notando solo in quel momento il braccio del fratello.
Senza perdere tempo prezioso Ludwig si precipita verso l'apertura facendo cadere ogni ostacolo assieme a Gilbert la voglia e il bisogno di rivedersi supera tutto anche il dolore dei tagli provocati a rimuovere le macerie del muro che finalmente è crollato.
I loro occhi si rincontrano dopo tanto troppo tempo.
<"Sei nettamente cresciuto fratellino." >
Dalla bocca di Ludwig non proviene un suono stringe a sé il fratello maggiore mentre calde lacrime scorrono sulle sue guance il suo peggiore incubo era quello di non rivedere il fratello la paura che si spegnesse in Russia è sempre stata tanta.
<" Lud allenta un po' la presa mi stai stritolando." >
Scioglie quell'abbraccio notando solo adesso di quanto sia dimagrito il fratello e non può dare tutta la colpa al russo sa bene cosa sta succedendo a Gilbert, non vuole perderlo adesso che lo ha ritrovato.
<" Ti porto a casa sei ridotto uno straccio">
Gilbert porta una mano sulla fronte con fare tragico come fa a fare l'idiota in un momento simile.
<"Queste dure parole riferite al magnifico me con questa poca delicatezza." >
Ludwig ridacchia dopo questa scenetta su questo Gilbert non è minimamente cambiato.
<"Sua signoria possiamo allontanarci o dobbiamo rimanere qua?" >
Gilbert ridacchia prima di sentire le gambe cedere grazie alla prontezza di riflessi di Ludwig riesce a non cadere.
<"Lo sai che io potrei non arrivarci Lud" >
Sorride amaramente Gilbert è conscio di quello che sta succedendo al suo corpo.
<"Non voglio sentire questi discorsi adesso noi ce ne andiamo a casa!" >
Urla Ludwig si capta paura e il rifiuto di accettare le parole del fratello, si china facendo salire Gilbert sulla propria schiena sentendo sempre meno il peso del maggiore.
A passo di marcia si allontana da tutto quel trambusto ha il fiato corto ma non si ferma un solo istante.
<"Sono orgoglioso del uomo che sei diventato il mio piccolo Lud è diventato un uomo grande e forte da tenere in mano una nazione, so che te la caverai bene." >
Lacrime fredde come il suo corpo bagnano il viso di Gilbert il momento di cui ha sempre avuto paura è arrivato.
<" Non credere di farmi fare tutto il lavoro da solo mi darai una mano torneremo forti insieme.">
Quanto lo vorrebbe Gilbert ma non è possibile.
<"Ti voglio bene Lud" >
Queste sono le ultime tre parole della grande Prussia che inizia a dissolversi come neve al sole.
Un passo e poi un altro Ludwig non sente più la presenza del fratello sulle sue spalle.
<"Se questo è uno dei tuoi scherzi giuro che ti ammazzo con le mie mani." >
Ma purtroppo non lo è il rumore di qualcosa che accade attira la sua attenzione voltandosi verso la fonte del rumore, di Gilbert non c'è più traccia di lui è rimasta la croce di ferro che non si è mai tolto.
Con le lacrime agli occhi Ludwig la raccoglie stringendola a sé.
<"Ti renderò ancora più orgoglioso di me e questa è una promessa!">
Urla al vento che si è improvvisamente alzato anche la natura piange la scomparsa della grande Prussia.
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