×

Penana
US
search
Loginarrow_drop_down
Registerarrow_drop_down
Please use Chrome or Firefox for better user experience!
campaign Request update 0
Report this story
Us
G
941
0
0
324
0


swap_vert

Ogni volta che mi affacciavo ti vedevo, ogni volta che mi addormentavo ti sognavo, ogni volta che pensavo ti immaginavo, eri sempre nei miei pensieri e nonostante non volessi ammetterlo sapevo anche il motivo.


Sai, non so come sia iniziata, so solo che quel giorno quando mi affacciai ti vidi, eri lì seduto sul prato che osservavi il cielo e canticchiavi un ritornello di una canzone; che ora non ricordo. Partì tutto da quella mattina, quando nel tuo sguardo incontrò il mio. Era primavera, ne sono certo, c'era un sole splendido e dalla finestra riuscivo a vedere tutti i fiori che coloravano il panorama, quando abbassai lo sguardo ti notai subito. Una figura distinta vestita completamente di nero, che osservava il cielo, sai, eri proprio bello. Ero davvero incuriosito allora scesi, nonostante sapessi che in quel momento non potessi far molto da solo, ma scesi lo stesso; appena varcai la soglia vidi che ti eri alzato e che ti stavi incamminando verso il fiume. Se fossi stato meno stanco ti avrei seguito per provare ad istaurare un qualsiasi rapporto tra noi, ma come ben sai, ero esausto. I giorni seguenti ti continuavo ad osservare dall'alto, senza avere il coraggio di scendere. 


Arrivò il momento in cui decisi di farmi avanti, aspettai con ansia che quel giorno arrivasse, però quando arrivò, rimasi deluso dal non vederti, mi ero davvero abituato alla tua presenza. Più i giorni passavano più iniziavo a pensare di aver sbagliato: avrei dovuto pensarci prima, riuscire a parlarti prima che tu te ne andassi. Non sapevo quando saresti tornato, per te ero un estraneo, come tu per me: non conoscevo il tuo nome, l'età, il tuo colore preferito, nonostante lo avessi intuito dai tuoi vestiti.


Rimasi piacevolmente sorpreso quando quella mattina mi ritrovai davanti alla porta una piccola busta rossa, con all'interno un bigliettino dello stesso colore. Mentre sorseggiavo il mio caffè nero decisi che era arrivato il momento di scoprire cosa ci fosse dentro quella busta inaspettata. Su quel foglietto c'erano scritte due semplici parole che però, in quel momento, mi fecero sentire la persona più felice sulla terra: scritto in uno stampatello ordinato; Sono Massimo.


Sono sicuro che tu sappia che custodisco ancora quel bigliettino come se fosse la cosa più importante, perché sai che lo è, lo era allora e lo è rimasto ancora.


Il giorno seguente mi svegliai di buon umore, pronto per trascorrere una buona, come quella precedente. Appena aprii la porta vidi subito un'altra piccola busta, questa volta arancione; Perché non scendi ogni tanto: recitavano le parole al suo interno. Pensandoci aveva ragione: ogni tanto avrei potuto pensare di scendere e andare da lui, ormai il periodo di riabilitazione era quasi terminato quindi perché no.


Sei bello: le parole nella terza busta gialla mi fecero sorridere, anche troppo, la signora che abitava davanti a me mi guardava notevolmente male da farmi pensare di aver un po' esagerato con la felicità.


Ormai era arrivata l'estate e non avevo più problemi di nessun genere, le mie gambe erano perfettamente funzionanti, e non vedevo l'ora di uscire. La prima cosa che feci quel giorno fu alzarmi e affacciarmi alla finestra per poi cercarti con lo sguardo. Ti vidi subito e dopo essermi preparato, uscii immediatamente. Penso tu già lo sappia, ma in quel momento ero davvero in ansia, non sapevo cosa avrei potuto dirti, né come mi sarei dovuto comportare, non sapevo cosa aspettarmi. Però, pensando a quel periodo primaverile in cui ci scrivevamo attraverso quelle lettere, senza paure o pregiudizi, mi decisi ad avvicinarmi.


Te lo ricordi il nostro primo incontro faccia a faccia? Quando ci penso mi viene ancora da ridere. Quando ti vidi così da vicino rimasi estasiato dalla tua bellezza. I tuoi riccioli castani che ti ricadevano sugli occhi sottili e quel bellissimo sorriso che ti accarezzava il volto, sai pensai di non aver mai visto nulla di più bello e genuino di quel sorriso, con gli anni ebbi la conferma che quel sorriso mi avrebbe accompagnato per il resto della vita.


Il nostro primo incontro, come ben sai, è stato solo l'inizio di una bellissima storia. Non avevo mai vissuto nulla del genere, solitamente le persone che incontravo me le dimenticavo dopo qualche tempo, invece per te la cosa era diversa, non ho mai provato a dimenticarti oa lasciarti andare. Mi sei sempre stato accanto, sei stato la novità che ha sconvolto la mia vita, abbastanza monotona, e non sai quanto io te ne sia grato. Con gli anni abbiamo imparato ad amarci come mai avevamo fatto con nessun altro.


Devo ammettere che il primo periodo in cui ti ho conosciuto, o per meglio dire, in cui ti osservavo, è stato abbastanza strano. Non capivo questa mia curiosità nei tuoi confronti, non avevo mai provato nulla del genere per un ragazzo e la cosa mi aveva leggermente destabilizzato. Ma sai, questi pensieri sono durati talmente poco che a mala pena ne ho ricordo, è bastato conoscerti per spazzare via ogni mia insicurezza al riguardo.


Ormai dopo tutti questi anni sento il bisogno di far tornare quella tradizione di scriverci attraverso i biglietti. Questo non è decisamente un biglietto, ma una lettera in cui volevo esprimere il sentimento immenso che provo per te. Lo so, non sono uno scrittore, ne sono consapevole, ma volevo comunque provare per te. Sono davvero contento di aver avuto l'opportunità di passare tutti questi anni assieme, ormai ne sono passati più di venti e spero continueranno ad aumentare. Ti amo davvero con tutto me stesso.


«Buongiorno amore»

«Buongiorno a Te»


favorite
coins
0 likes
Be the first to like this issue!
swap_vert

X
Never miss what's happening on Penana! Close