Ore 5 di mattina il giovane Dean Winchester dovrebbe dormire ancora, dopotutto la sveglia è ancora ben lontana dal suonare.
John è sveglio anche lui, sembra che quella notte non voglia far riposare pure lui.
Gira per casa nell'intento di defarmarsi cosa che non sembra funzionare.
Passeggiando passa davanti alla camera dei ragazzi buttando un occhio di controllo.
"Cosa ci fai sveglio a quest'ora?" chiede dalla porta.
Il giovane Winchester si gira verso la voce del padre "Non mi sento bene papà, ma non voglio creare disturbi."
John entra nella stanza posando una mano sulla fronte di Dean "stai andando a fuoco" gli dice sospirando.
"Non fare un passo da lì" gli ordina il padre mentre cerca quel dannato termometro che non trova mai.
"Si signore" si limita a dire buttando uno sguardo al suo fratellino che dorme senza tanti problemi.
Torna con lo sguardo verso l'ingresso quando sente suo padre tornare in stanza per dargli il termometro
"Sei grande per farlo da solo" gli dice con voce seria quasi come volesse ammonire un capriccio che Dean non ha neanche dei pensieri.
Dopotutto non è lui che discute ogni ordine ma suo fratello Sam.
Dean si limita a prendere il termometro e metterlo sotto l'ascella aspettando i minuti che deve in rigoroso silenzio.
Sembrano lunghi un secolo quei minuti con addosso lo sguardo del padre a tal punto da far sospirare di sollievo il giovane Winchester quando scadono, guardando il termometro esclamando un "oh maledizione" il padre lo guarda interrogativo aspettando una sua risposta.
"39.9" dice semplicemente, il padre sospira si era già fatto un'idea doveva solo aspettare la conferma, prende il termometro dalla mano del figlio esclamando "l'ultima volta che hai avuto la febbre così alta Sam aveva due mesi e tua madre.. .."
Non prosegue il discorso ma entrambi sanno cosa stava per dire.
"Rimettiti a letto e sta coperto io vado a cercare una farmacia non muoverti di lì a meno che non sia un emergenza è chiaro?"
Il tono duro ma con un velo di preoccupazione che il giovane Winchester capta subito limitandosi a rispondere "si signore" prima di stendersi nuovamente e coprirsi.
L'unica cosa che spera Dean è quella che il suo fratellino rimane addormentato, sarebbe un po' difficile rimanere sotto le coperte con le richieste incessanti di suo fratello.
John rientra in quella stanza di motel che per adesso è la loro casa dirigendosi subito nella stanza dei figli sicuro di trovare Dean sveglio, ma per una volta i suoi pensieri si sbagliano Sam sta ancora dormendo e con una piacevole sorpresa nota che anche Dean è tornato a dormire.
Senza fare il minimo rumore poggia le medicine sul comodino dalla parte di Dean soffermandosi a guardarlo è passato tanto tempo da quando erano una famiglia e quella scena lo fa tornare indietro con i pensieri.
"Vorrei tanto che vostra madre fosse qui adesso" sussurra per non svegliare nessuno dei due.
Copre Dean in questi casi è meglio che non prenda freddo, poggiando la mano sul viso del figlio lasciando una lieve carezza prima di uscire chiudendo la sua porta.
Ha smesso di essere un padre da quel dannato giorno e lui lo sa, la sua stessa mente glielo quando ricorda tratta dei ragazzi come soldati, ma ormai questo è il nuovo John Winchester un uomo in lotta perenne, sa benissimo che niente cambierà anche quando avrà compiuto la sua missione di far fuori occhi gialli.
Si lascia andare stendendosi su quella specie di divano la stanchezza che ha aspettato tutta la notte finalmente è giunta facendogli chiudere gli occhi, adesso è il momento di riposare.
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