"Partiamo domani e ancora non hai preparato la valigia?!" mi domanda Marta, scioccata.
"Sì che lo è" afferma.
Tolgo il telefono dall'orecchio, metto il viva voce e lo appoggio sul letto mentre inizio a sistemare nella valigia tutto ciò che ho preparato.
"Presumo che tu non ci sarai stasera da Giulio"
"Presumi male, certo che vengo!" rispondo.
Avrete capito la sottile differenza tra me e Marta. Lei ha iniziato una settimana fa a preparare tutto il necessario e io invece mi sono ridotta, come al solito, all'ultimo minuto.
I giorni scorsi sono stati infernali per me. Sono passate esattamente 3 settimane da quando il mio ormai ex ragazzo mi ha distrutto la vita. Detto tra noi, fare la valigia era il mio ultimo pensiero, anzi mi è quasi passata la voglia di partire perché non ho testa. Vorrei solo stare chiusa tra queste quattro mura a piangermi addosso e a insultarmi per quanto sono stata ingenua a non accorgermi di niente. Le mie amiche però continuano a insistere che una vacanza mi distrarrà e mi aiuterà a voltare pagina.
Mah! Io non sono così convinta. Non riesco a far finta di niente, non posso essere serena come il mese scorso: dopo dodici anni, dodici, ho scoperto che quella sottospecie di essere umano aveva una relazione parallela alla nostra. Una doppia vita, no non credo che mi riprenderò. Un'altra donna con cui ha un figlio. No, no. Non ci posso pensare. Non mi sono accorta di nulla fino a che mia cognata li ha fotografati insieme e mi ha mostrato le foto.
Sono incazzata nera con me stessa e con lui che mi ha ferita senza farsi scrupoli e mi ha lasciata cadere e ora il mio mondo mi è crollato addosso e mi sta schiacciando.
"Sei viva o la valigia ti ha risucchiata?"
Cavolo, non mi ricordavo di essere ancora al telefono. "Ehm, sì, scusa. Ci sono. Stavo solo pensando"ammetto.
"Al coglione?" Mi domanda.
Centro.
"Beh. . . Sì!" Rispondo senza problemi.
"E basta, oh! Senti, non vorrei sembrare insensibile ma ci tengo a te e alla tua salute mentale. Forse è vero che sono passate solo poche settimane e sicuramente una storia lunga 12 anni non si dimentica in fretta, ma quell'essere non merita nemmeno un minuto del tuo tempo" mi ripete per la millesima volta ma io non ci posso fare niente al momento.
Come vi sentireste voi? Ho passato una vita con lui e speravo in un futuro non troppo lontano di allargare la famiglia. Ora invece mi ritrovo da sola.
"Me lo hai già detto, grazie. Ma ora è così, se vi va bene vengo in vacanza altrimenti rimango qui a pensare al mio cuore distrutto" le ricordo sospirando.
"Non esiste proprio che tu rimani lì da sola a rimuginare. Pensa che sarà una bellissima vacanza che affronteremo insieme e per la prima volta ci sarà anche Giulia!" mi ricorda.
"Infatti, dall'altra parte non vedo l'ora di partire. Effettivamente sono stanca di stare qui, tutto mi riporta a lui, soprattutto la nostra camera . Voglio proprio staccare!" le dico.
"Posso solo immaginare quanto tu stia soffrendo, Mì, ma pensa al fatto che un coglione come lui non avrà mai al suo fianco una bella persona come te, tu puoi avere altri mille ragazzi migliori di lui. Ciò che ha fatto è irreparabile. Detto ciò, vado a controllare le ultime cose per la pre – partenza, ci vediamo stasera da Giulia, passo io. Sii puntuale!" mi metto a ridere consapevole che non lo sarò mai.
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