Per fortuna che oggi è venerdì, penso mentre cammino per andare a scuola. Comincia a fare veramente freddo e Kate entrerà un’ora dopo, perché la sua sveglia non è suonata.
Sulle note di “A Thousand Years di Christina Perri” penso a come ho incontrato Zayn e come il nostro rapporto stia cambiando velocemente. L’altro giorno ha detto che non riesce a fare a meno di me e la cosa mi piace molto, sono felice di questo ma so che non posso stare insieme a lui. Rischierei di perdere tutto eppure non riesce a capire, continua ad avvicinarsi a me.
Arrivo davanti a scuola e trovo Riki con i suoi amici, corro verso di lui che appena mi vede, mi apre le sue braccia e io mi tuffo praticamente dentro.
“Buongiorno a te, Tess” dice sorridendo, mi stringe forte. Sa che odio il freddo.
“Buongiorno Riki” rispondo, appoggio la mia testa al suo petto. “Come stai? Potevi chiamarmi e ti venivo a prendere” alzo lo sguardo.
“Non volevo disturbarti e poi pensavo che Kate non te lo avesse detto” dico ridendo, sono felice che tra di loro stia andando bene.
“Ultimamente io e Kate ci scriviamo molto” sorride. “Mi ha anche detto che ti piace il nuovo compagno di classe”.
“No, non è vero, è lei che si fa fantasie.” ribadisco, se solo sapessero chi è realmente. Penso che non sarebbero così felici.
“Non ci sarebbe nulla di male Tess, con il tuo ex è finita da più di un anno, è ora che guardi avanti” appoggia le mani sui fianchi.
“Lo so, ma davvero non mi piace” sussurro, i suoi amici stanno guardando e non voglio che girino voci strane a scuola.
“Okay Tess, ci vediamo dopo. Entro a scuola che devo copiare due cose” dice ridendo lo seguo anche io ed entriamo a scuola. “A dopo Riki” lo saluto ed entro in classe.
La scena che vedo non è delle migliori, Zayn è seduto nel banco di Kate e vicino a lui c’è Lucy. Noto che nel suo banco è tornata la sua amichetta, lo vedo sorridere e questo mi fa bollire di rabbia. Raggiungo il mio banco e vedo Lucy che mi sorride.
“Ciao Tess, la tua amica oggi non c’è?” chiede ridendo, le piace prenderci in giro solo perché non ci siamo fatte l’intera scuola. Con la coda dell’occhio vedo che Zayn mi sta guardando.
“Entrerà un’ora dopo” rispondo indifferente, appoggio la cartella sul mio banco e la guardo mentre mi levo il cappotto. “Stavo parlando a Zayn di una festa che organizzo io domani sera, ti va di venire?” chiede.
“Non lo so, ultimamente non mi va di venire alle feste” rispondo, appoggio il mio cappotto sul banco e lei ride.
“Tesoro è passato più di un anno da quando il tuo ex ti ha tradito con me” dice sbattendo le ciglia. Sento un buco allo stomaco e un nodo alla gola, non posso star male di nuovo.
Ho sofferto per dieci mesi, non sono più uscita e i miei due migliori amici cercavano di farmi ridere anche se non ci riuscivano mai. Sento uno strano bruciore agli occhi e capisco che sono le lacrime che stanno minacciando di uscire, ma non posso farmi vedere debole davanti a lei.
“Sai che ti dico Lucy, vaffanculo!” sputo, poi mi giro e mi allontano il più veloce possibile.
Esco dall’aula ed entro in bagno, non so se mi fa più male il ricordo del mio ex con lei oppure il fatto che Zayn ci sta insieme, ci scherza e ci parla. So che prima o poi cadrà ai suoi piedi e non posso perdere anche lui.
Sono appoggiata al lavandino e sento le lacrime uscire, non voglio piangere ma è più forte di me, non posso trattenerle. Nella mia testa passano immagini di Zayn e Lucy insieme. Sento due mani appoggiarsi sui miei fianchi, sussulto per quel contatto e quando guardo davanti a me, vedo tramite lo specchio che è Zayn.
“Non devi nemmeno immaginarlo” i suoi occhi sono di nuovo fissi nei miei come succede ogni volta che ci vediamo. “So a cosa stai pensando, non voglio lei Tess. Voglio te, non sono il tuo ex” scandisce bene le ultime cinque parole. Un’altra lacrima scende lungo la mia guancia, mi gira verso di lui e mi abbraccia forte. Per la prima volta sono tra le sue braccia e sento che è muscoloso, sento il suo buonissimo profumo e chiudo gli occhi. Sto così bene qui dentro che non mi staccherei mai. Con una mano mi accarezza la schiena mentre il mio cuore comincia a battere a mille. Ho i brividi su tutto il mio corpo e sto davvero bene.
Ad interrompere questa magia è la campanella che suona e che annuncia l’inizio delle lezioni, si stacca dolcemente da me e poi mi prende il viso tra le sue mani. I suoi occhi cercano subito i miei, sta cercando di comunicarmi qualcosa.
“Promettimi che non starai più male per quello stronzo”, le sue parole sono dure e posso immaginare la rabbia che prova.
“Io non so se era per il mio ex, oppure perché ti vedevo sempre insieme a lei” rispondo. I nostri occhi sono ancora vittime di questo incantesimo, lo vedo sorridere e con una sua mano mi accarezza una guancia.
“Se fosse la seconda sarei l’uomo più felice della terra” sussurra, i suoi occhi si abbassano verso le mie labbra e lo stesso faccio io. Le sue sono socchiuse e si passa la lingua sul labbro inferiore, riporto lo sguardo su i suoi occhi e il mio cuore sta battendo in una velocità impressionante. La gola si è seccata e sento le farfalle nello stomaco, lo vedo avvicinarsi lentamente verso di me. So che se nessuno ci interrompe ci baciamo, anche se non deve succedere io non riesco a fermare i miei sentimenti.
“Tess il prof.. oddio! Scusatemi” mi stacco immediatamente da lui e vedo una mia compagna di classe tutta rossa.
“Sempre al momento sbagliato” borbotta Zayn arrabbiato, mi giro verso di lui e gli lancio il mio miglior sguardo assassino e lo vedo sorridere. Ritorno a guardare la mia compagna e mi avvicino a lei.
“Tu non hai visto niente ok?” dico, lei annuisce e ritorna velocemente in classe.
“Ma perché quando ci stiamo per baciare qualcuno ci interrompe?” chiede, mi giro verso di lui e i suoi occhi sono subito alla ricerca dei miei.
“Non lo so, forse non è destino” rispondo, lo vedo sorridere e si avvicina a me passandomi davanti.
“O semplicemente non è il posto giusto” mi fa l’occhiolino prima di uscire dal bagno. Mi appoggio alla parete e ripenso a pochi minuti fa, quanto era bello essere nelle sue braccia e quanto mi sarebbe piaciuto sentire le sue labbra sulle mie.
Quando torno in classe Zayn è già seduto al banco vicino al mio, raggiungo il mio posto e il professore comincia a fare l’appello.
“Kate entra in ritardo” dico, una volta seduta al mio banco, “E quando arriva, Zayn dove si siede?” chiedo, il professore di italiano alza la testa e guarda la classe.
“Aggiungerà un banco vicino a voi” risponde il prof, poi torna a finire l’appello.
“Scommetto che ti dispiace avermi vicino” dice Zayn guardandomi. Quando mi giro verso di lui lo vedo sorridere e cerca subito i miei occhi, ma io non posso guardarlo altrimenti non ascolterò più la lezione.
“Molto Walker, perché non mi fai seguire la lezione” rispondo, mi giro a guardare il professore e lo sento ridere.
“Ma se sei la sua alunna preferita, non ti dirà mai su” mi giro e lo guardo malissimo e poi mi rigiro verso il professore. Non voglio ascoltarlo, già mi sta facendo confusione nella mia vita e non posso permettergli di farmela anche adesso.
Come al solito la prima ora vola e al suono della campana entra Kate con in mano il suo libretto.
“Buongiorno prof” dice, lo appoggia sulla cattedra e poi si ferma a guardare dalla nostra parte, so già cosa sta pensando e so che si sta sbagliando completamente.
“Kate, aggiungi pure un banco vicino a Walker” dice il prof e poi riprende a spiegare la lezione, Kate si avvicina a noi e prende un banco attaccandolo a quello di Zayn e poi mi lancia uno sguardo. Come se mi stesse chiedendo delle spiegazioni. Le sorrido semplicemente, ora non posso fare altro.
Alla ricreazione siamo costretti ad uscire dalla classe, io e Kate siamo sempre al solito posto, appoggiate con la schiena al muro. Mentre Zayn sta parlando con un nostro compagno di classe.
“Tu mi devi spiegare tante cose” dice Kate guardandomi, manca poco che il mio panino mi vada di traverso.
“Non devo spiegarti nulla” spero non lo abbia riconosciuto. “Come no, fino a ieri nemmeno vi parlavate e stamattina si è seduto vicino a te” dice guardandomi male.
“Quando sono entrata in classe lui era già seduto al tuo posto e poi Lucy ha tirato fuori il discorso del tradimento del mio ex con lei” vedo Kate girasi per guardarla e fulminarla solo con lo sguardo.
“L’ho sempre detto che quella è una vera stupida” sputa con rabbia. “Le serve una bella lezione” vedo Kate cominciare a camminare verso di lei. Non volevo tirare fuori questo discorso perché so quanto odia Lucy.
“Kate fermati” le dico. Ma lei non mi ascolta per niente anzi continua ad andare per la sua strada, fino a trovarsi davanti a Lucy.
“Sai che sei davvero una stronza?” urla davanti a tutti i ragazzi che fanno la merenda.
“Kate lascia stare” dico, Lucy invece sostiene lo sguardo di Kate sfidandola. Con la coda dell’occhio vedo Zayn che sta guardando tutte e tre.
“Ehy, ma come ti permetti? Non è mica colpa mia, se la tua amica non era in grado di soddisfare i bisogni del suo ex fidanzato” dice ridendo, sento Kate respirare profondamente. “Ti conviene stare zitta se non vuoi che ti picchi” in sottofondo un “oooh” da tutti gli alunni della nostra classe e di altre classi.
“Perché la tua amichetta non è in grado di tenersi il suo ex” ride di nuovo, vorrei tanto darle un pugno a volte se lo merita. Ma io lo penso mentre Kate lo fa, rimango immobile per quel gesto, mentre Lucy si mette una mano sulla guancia appena colpita e comincia ad avvicinarsi a Kate, la prende per i capelli e lo stesso fa la mia migliore amica. Insomma diventa una gara di chi tira di più i capelli.
“Stronza!” urla Kate, prendo per la vita Lucy cercando di toglierla di dosso ma lei è impassibile. E’ davvero forte quella ragazza, ma devo fare qualcosa prima che passi un insegnante. Sento due mani forti prendermi per la vita e spostarmi, noto che è Zayn, prende per le spalle Kate e l’allontana.
Quel ragazzo oltre ad essere stupendo, misterioso è anche forte.
Zayn trascina in classe Kate, io li raggiungo e chiudo la porta alle mie spalle, Kate è ancora arrabbiata e lo insulta per averla spostata.
“Zayn ha fatto bene, poteva passare un professore e ti saresti presa una sospensione” le dico, la vedo sedersi sul suo banco e si prende la testa fra le mani.
“Come fa ancora a parlarti di quel coglione? Dovrebbe solo vergognarsi, e invece lei è fiera, perché è un trofeo in più alla sua collezione” dice arrabbiata.
“Non devi pensare a lei, ora pensa a calmarti ok? Tanto non risolverai nulla” lei mi guarda e poi passa a Zayn e di nuovo a me.
“Come mai hai tutta questa confidenza con lui?” chiede, abbasso lo sguardo diventando rossa. E’ un argomento delicato che ancora non saprei affrontare.
“Prima Lucy l’ha detto davanti a me e lei, è scappata in bagno e semplicemente sono corso da lei a dirle che non tutti sono uguali, compreso io” risponde, sento lo sguardo su di me e non voglio immaginare a cosa stia pensando Kate.
“Capisco, ma vorrei sapere di più di te” in quel momento mi viene male, non posso permettere che venga a scoprire chi è realmente.
“Mi piacerebbe parlare di me, ma non penso sia il momento giusto adesso” pare che anche Zayn abbia capito il rischio. “Okay” dice semplice, sentiamo suonare la campanella.
La ricreazione è finita e noi tre torniamo ai nostri posti.
Le altre ore di scuola sono passate veloci, sto uscendo dalla classe con Kate quando sento qualcuno prendermi per un braccio e quando mi giro vedo che è Zayn. I suoi occhi cercano subito i miei ma io cerco di non farmi coinvolgere, mi giro verso Kate e vedo che non si è ancora accorta che sono rimasta indietro.
Quindi torno a guardare Zayn e vedo che i suoi occhi sono ancora fissi su di me.
“Che c’è?” chiedo con voce tremante, i nostri occhi si guardano e si stanno parlando e posso capire che anche lui non vuole lasciarmi andare e nemmeno io voglio andarmene. Vorrei solo stare il più possibile con lui.
“Oggi pomeriggio vorrei tanto venire a casa tua per parlare, ma non posso” dice, non riusciamo a smettere di guardarci. Questa strana magia avviene ogni volta che stiamo insieme. “Perché? Dove devi andare?” chiedo, sono curiosa di sapere. Vorrei tanto che venisse a casa mia per parlare, forse dobbiamo trovare un modo per stare distanti. La sua mano lascia il mio braccio e il mio corpo si riempie di brividi.
“Devo lavorare” risponde semplicemente, dopo aver formulato quelle parole, il mio cuore smette di battere. Immagino lui con una pistola in mano davanti a delle persone che comincia a sparare mentre loro gridano aiuto. Distolgo subito lo sguardo dal suo e mi giro velocemente. Cammino verso l’uscita mentre sento che urla il mio nome.
“Tess! Aspetta!” non voglio ascoltarlo anzi, mi basta pensare a quello che farà. Perché deve essere così crudele? Perché proprio io devo provare qualcosa per un assassino? Lui non cambierà mai e sono io che sono un’illusa a credere che potrebbe cambiare per me.
Comincio a correre mentre le lacrime scendono senza fermarsi, ripetendomi che sono davvero una stupida.
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