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Dopo la vittoria apparente, gli eroi ignoravano l'ombra minacciosa che si stagliava all'orizzonte. Black era imprigionato nella prigione più sicura al mondo, Rikers Island a New York. Qui, nell'oscurità insidiosa di questo luogo, si incrociavano destini oscuri. Lì, Black fece un incontro che avrebbe cambiato il corso della sua esistenza. L'uomo tatuato, un ex trapper dai trascorsi criminali, sembrava essere stato evaso in passato. Un'aura di stranezza e tenebra lo circondava, un uomo che aveva commesso innumerevoli crimini e ora cercava qualcosa di ancora più oscuro.
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Black non sapeva che quell'uomo era privo di anima, un essere che aveva venduto la sua anima a un demone in cambio di potere. E ora, con l'anima persa, cercava disperatamente di trovarne un'altra, pronta a dare qualsiasi cosa pur di colmare quel vuoto spaventoso.
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Nella prigione, il mondo era un luogo oscuro e spaventoso. Le celle erano anguste e maleodoranti, dove i detenuti erano confinati, lontani dalla luce del giorno e dalle creature viventi. Le speranze erano sbiadite, e la vita si trascinava in un vortice di tristezza e solitudine. Il carcere doveva essere un luogo di riflessione e reintegrazione, ma si rivelava un incubo in cui le persone scivolavano sempre più nell'oscurità.
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Black si avvicinò a quell'uomo, un passo verso il suo destino. In un angolo oscuro, senza telecamere a scrutarli, parlò con lui. Quelle parole sinistre, il richiamo delle tenebre, lo afferrarono. Quell'uomo gli propose un patto, un modo per uscire dalla prigione, ma a un prezzo molto alto. Doveva rinnegare Dio, incanalare il potere dei demoni, sacrificando il suo sangue per il patto. E così, Black accettò, incendiando una fiamma e pronunciando le parole dell'oscurità.
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La magia nera e il potere del demone gli furono concessi. Ma c'era un prezzo ancora più grande: Black aveva perso la sua anima. Non sentiva più gioia, rabbia, dolore o emozioni. L'abisso dell'oscurità aveva inghiottito la sua essenza, lasciandolo vuoto e privo di umanità.
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Presto avrebbe compreso il peso di questa scelta, il vuoto incolmabile nel suo essere. La guerra appena vinta sarebbe sembrata un preludio a un conflitto ancora più oscuro, dove le tenebre interne avrebbero minacciato di divorarlo completamente.
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