ROUGE
<<Non posso prometterti che tornerà, ma farò tutto quello che posso per farti sentire vicino a lui>>
Gli occhi azzurri della ragazza che sta abbracciando mio fratello mi penetrano l’anima, ormai sono mesi che vago nella solitudine più totale… lo ricordo bene quel giorno, quel giorno in cui quella che ho imparato essere Nora ha fatto quello scatto al “santuario”.
<<T-tu puoi vedermi…>>
La ragazza sorride e nello stesso momento una lacrima riga la mia guancia.
<<James, facciamo un patto…>>
James, tra un singhiozzo e l’altro, annuisce.
<<Quando siamo solo io e te puoi parlare di tuo fratello Rouge quando vuoi, va bene?>>
<<Nora! Sei la miglior baby-sitter di tutto il mondo!>>
- - -
<<Scusami per il comportamento di James, sono davvero desolata.>>
<<Non preoccuparti Lucy, credo sia normale fare così… Comunque ci vediamo domani>>
Nora saluta mia madre e fa un piccolo cenno con la testa quasi a chiedermi di seguirla.
Per un po’ camminiamo in silenzio e ogni tanto Nora lancia qualche sguardo verso di me.
<<Quindi… tu sei vero, cioè ti vedo davvero…>>
Sto per parlare ma Nora mi spiazza con una sua domanda.
<<Da quanto tempo sei da solo?>>
<<Da qualche mese ormai, nessuna delle persone da cui sono andato riuscivano a vedermi o a sentirmi.>>
Cala nuovamente il silenzio ma presto decido di prendere parola.
<<Ti ringrazio per quello che hai fatto prima, ti sono davvero riconoscente.>>
Nora rimane in silenzio e per qualche momento ho avuto paura che non mi sentisse già più.
<<I-io… non sono solita fare queste cose…>>
Abbassiamo entrambi lo sguardo mentre continuiamo a camminare e la mia mente inizia a vagare.
<<Puoi stare da me se vuoi… il mio divano non è comodo e sentire mio nonno russare non è il massimo ma credo che è sicuramente più comodo di altri posti.>>
Guardo Nora confuso.
<<Non ho molti amici e non amo stare in compagnia ma diciamo che per qualche tempo potrei fare un’eccezione.>>
<<Non so cosa dire… grazie davvero, immagino che il tuo divano sarà sicuramente più comodo di dormire in miniera…>>
- - -
<<Sveglia dormiglione…>>
Apro gli occhi e davanti a me c’è una Nora pronta ad uscire di casa.
<<Buongiorno…>>
<<Non so se mangi o meno ma questa mattina mio nonno ha fatto i sospiri, non credo tu…>>
<<I sospiri? Sono il mio dolce preferito… come li ha trovati?>>
<<Beh mio nonno è nato in Sardegna ed è piuttosto bravo a cucinare, ora io devo andare a scuola, ci vediamo quando torno ok?>>
<<S-si va bene>>
Nora esce di casa, nel mentre io vado in cucina e mi gusto qualche sospiro, è davvero da molto che non li mangio.
Dopo inizio a vagare per casa e mi ritrovo in camera di Nora.
Presto noto che io e lei abbiamo gusti molto simili, nella sua stanza ci sono un sacco di fotografie, c’è una pianola e su una mensola ci sono varie macchine fotografiche.
Noto un piccolo quadernetto che spunta da sotto il letto, lo prendo e lo apro.
Appena mi rendo conto che si tratta del suo diario lo chiudo e lo rimetto a posto, non sono qui per approfittare di quello che sta facendo Nora per me.
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