Gioco di squadra
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Cap. 18
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Il mattino seguente Flynn e Provenza erano già in ufficio, alle scrivanie. Provenza sapeva che non l’avrebbero passata liscia, era successo un bel casino.
Arrivarono anche Julio, Mike e Emy e raccontarono quanto accaduto al ricevimento, dopo che erano andati via. Provenza scosse la testa, c’erano solo guai in vista. Il capitano era in ritardo e non era un buon segno, infatti, il capitano Raydor era stato convocato insieme al capitano Friztpatrick, nell’ufficio del capo Pope.
Il capo Pope era infuriato, aveva fatto una pessima figura davanti ai piani alti. Due uomini del suo dipartimento erano venuti alle mani, quando il ricevimento era per festeggiare l’unità, la collaborazione, il miglioramento dei rapporti tra colleghi. L’obiettivo non era stato raggiunto. Pope era contrariato e lo disse chiaramente ai due capitani. Per ora avrebbe sospeso entrambi i tenenti e in seguito avrebbe pensato come agire per far capire come andavano le cose. Sharon non riuscì a dire nulla su quanto avvenuto, rimase in silenzio, mentre Fritzpatrick rincarò la dose sul tenente Flynn, dicendo che aveva provocato i suoi uomini ed era ubriaco.
Questo ultimo dettaglio irritò il capitano Raydor, che si intromise e cominciarono a discutere. Pope fu contrariato ancora di più dalla discussione dei due capitani, li zittì e disse loro che avrebbe sospeso i due tenente e nel frattempo avrebbe riflettuto su come risolvere la questione tra Hyde e la Crimini Maggiori, in quanto era risaputo che non scorreva buon sangue.
Il capo John aveva assistito a tutta la scena, doveva terminare alcuni documenti per Pope, attese un poco, prima di proporre una soluzione.
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Nel frattempo il capitano Raydor era rientrato alla Crimini Maggiori, aveva salutato la squadra e si era chiusa nel suo ufficio. Flynn non aveva perso di vista il capitano, un solo istante, sapeva che era nei guai, ma voleva chiarire le cose. Dopo una decina di minuti il capitano Raydor aprì la porta del suo ufficio e uscì, si mise davanti alla scrivania del tenente Flynn e si appoggiò, facendolo spostare un poco.
“Bene signori, vorrei sapere da ognuno di voi cosa mi sono persa ieri sera, dopo che sono andata via dal ricevimento a casa del capo della polizia. Emy?”
Flynn alzò la mano, per prendere la parola “Capitano io…”
“Ho chiesto ad Emy, tenente.” Fece un cenno con la mano, per zittire Flynn.
Emy raccontò quanto accaduto con Pepper e gli altri di Hyde. Silenzio.
“Julio?”
“Ma capitano vorrei solo …”
“Ho chiesto ad Julio, tenente Flynn.” Fece un cenno con la mano per zittirlo.
Julio raccontò quanto accaduto, rimarcò che erano stati provocati e che dovevano dare una bella lezione a quelli di Hyde. Emy e Julio non avevano riportato le parole del sergente Pepper, ma avevano alleggerito i termini, erano in imbarazzo per quello che era stato detto sul capitano.
“Uhm …” Sharon si alzò e cominciò a passeggiare avanti e indietro. “Quindi questa è la vostra versione, volete aggiungere altro …”
“Capitano io …”
“Tenente Flynn non ho fatto a lei questa domanda, quindi la prego di tacere. Avrà modo di spiegarsi. Nel frattempo voglio capire, perché nessuno di voi ha cercato di smorzare i toni e lasciar perdere. Tenente Provenza, da lei mi sarei aspettato un comportamento più maturo e di buon esempio per gli altri. Cosa mi dice?”
Provenza sorrise, si alzò e andò davanti al capitano “Eravamo fuori servizio, non darei troppo peso ad un diverbio tra colleghi e niente di più.”
“Il capo Pope non la pensa in questo modo. Quello che chiama un diverbio tra colleghi è diventata una disputa tra Sezioni. Questa cosa non sarà indolore.” Si voltò e guardò il tenente Flynn “Nel mio ufficio!” Fece un cenno e si diresse a passo veloce verso l’ufficio, entrò e attese che Flynn entrasse, poi chiuse la porta e le tende.
“Sharon ascolta …”
“Capitano Raydor. Capitano Raydor, tenente.” Il tono era stizzito, era arrabbiata.
“Ecco io …”
“Faccia silenzio tenente. Davanti al capo Pope ho dovuto ascoltare una serie di fesserie, una più grande dell’altra. La prima, che ieri sera lei fosse ubriaco e questo l’ho escluso categoricamente.”
“Grazie capitano.”
“Aspetti a ringraziarmi. Secondo, dicono che tra noi c’è una relazione, un legame sentimentale. Perché girano queste voci? Sa che questo è un serio problema per entrambi. Primo, perché non è vero, non c’è alcun legame sentimentale. Il nostro è solo un rapporto di collaborazione lavorativa. Secondo sono il suo superiore e non mi permetterei mai di intraprendere una relazione, senza avvisare il mio diretto superiore.” Silenzio.
“Quindi una relazione sentimentale tra noi non potrà mai esserci?” Chiese Flynn quasi sottovoce. Sharon andò avanti a parlare, come se non avesse sentito la domanda di Andy. Fece finta di non sentirla, adesso non poteva cedere, doveva essere professionale e non lasciare alle emozioni spazio per intralciare il lavoro.
“Tenente Flynn, non so quali parole siano state usate per provocarla, capisco che Emy e Julio mi abbiano reso la pillola meno amara. Conosco i termini usati e soprattutto so benissimo che non era ubriaco, ma il capo Pope ha fatto una pessima figura a casa del capo della polizia. Inoltre è stato distrutto il tavolo, che apparteneva alla signora Bull, la moglie del capo della polizia, che è furiosa per il danno. Ora, mi dica lei, cosa devo fare? Ho discusso persino con il capitano Fritzpatrick in merito al suo comportamento e a quello del sergente Pepper. Spero che tutto questo si risolva al più presto, in ogni caso, lei è sospeso fino a nuovo ordine. Può andare.” Il tono era secco e asciutto. Sharon era seccata da tutto quello che era successo, non riusciva a capire perché ci fosse tutta quell’attenzione su di lei. Andò a sedersi alla scrivania e riprese a far il suo lavoro e non degnò di uno sguardo Flynn, che rimase pietrificato. Dopo qualche secondo, intravedendo che Flynn era ancora davanti alla scrivania, Sharon disse che poteva andare, aveva molto lavoro da svolgere e non poteva perdere tempo. Lo sguardo era freddo e distaccato. Andy si sentì come trafitto al cuore, perché gli stava facendo tutto questo? Perché lo stava trattando come un estraneo e non voleva maggiori spiegazioni?
“Bene, capitano. Agli ordini.” Sospirò e uscì, triste e demoralizzato. Raggiunse la sua scrivania e disse alla squadra che era stato sospeso e andava a casa, prese la giacca e fece per uscire, ma Provenza si intromise, non ci stava a lasciare che le cose andassero in quel modo.
“Rimani seduto lì, Flynn. E’ un ordine!” Entrò nell’ufficio del capitano e chiese spiegazioni in merito alla sospensione di Flynn. Il capitano Raydor sospirò, ne aveva avuto già abbastanza di discussioni, riportò a Provenza la decisione del capo Pope e aggiunse che il capitano Fritzpatrick aveva insinuato che tra lei e il tenente Flynn ci fosse un legame sentimentale. Cosa che aveva negato categoricamente, ma solo il pettegolezzo, le dava parecchio fastidio e la metteva a disagio.
Provenza allora riprese le parole che il sergente Pepper aveva usato per descriverla, parola per parola e aggiunse che Flynn si era prodigato a stemperare gli animi, ma quelli di Hyde avevano rincarato la dose, finchè Flynn era scoppiato. Silenzio.
“Ho le spalle larghe. Di queste stupidaggini ne ho sentite in abbondanza, persino in questa Divisione, oppure mi sbaglio?” Alzò lo sguardo e fissò negli occhi Provenza.
“Senta capitano so bene che …”
“Tenente Provenza, capisco la reazione del tenente Flynn e ne sono “contenta”, ma non posso approvarla. Al momento non posso fare nulla, gli ordini di Pope sono ordini. Ora se mi vuole scusare, ho molto lavoro da sbrigare.” Abbassò la testa e riprese a lavorare. Provenza scosse il capo, era sconcertato. Uscì, sapeva che per ora non poteva fare di più, raggiunse Flynn alla scrivania e gli disse che lo avrebbe accompagnato a casa. I due tenenti presero le rispettive giacche e uscirono.
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“Ho combinato un casino e adesso Sharon è alle strette.”
Provenza ogni tanto tanto lanciava qualche sguardo al collega, incredulo che si stesse prendendo la colpa di tutto quello che era successo.
“Provenza non capisci, Sharon è stata messa alle strette.”
“Perché non la chiami capitano?”
“Perché Sharon è il suo nome. Cosa non ti è chiaro?”
“Flynn non mi è chiaro quanto tu sia idiota! Ti hanno sospeso, sospettano una relazione con il tuo diretto superiore e starai a casa per i prossimi giorni, senza che sia colpa tua!”
“Ascolta. E’ tutto un malinteso, sono sicuro che riuscirò a chiarirmi con Sharon. Capisco che al lavoro è il capo e quindi deve far vedere che ha in mano la situazione. Va bene. Stasera la chiamo e chiariamo tutto quanto, sono sicuro che sistemeremo tutto quanto. E’ solo un malinteso.”
“Contento tu …”
Arrivarono a casa di Flynn, Provenza prima che il collega scendesse dalla macchina, fece altre raccomandazioni e disse che si sarebbero sentiti più tardi. Flynn entrò in casa, sospirò, adesso stava cominciando a realizzare che era nei guai.
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Continua …
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