Gioco di squadra
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Cap. 22
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Il giorno seguente alla Crimini Maggiori, arrivarono tutti alla spicciolata, Flynn era in sala relax a preparare il caffè, era nervoso, aveva dormito male ed era agitato per quello che aveva visto nell’atrio del condominio di Sharon. Non era sicuro di quello che aveva visto, però era geloso, di questo era più che sicuro. Non riusciva a capire perché Sharon vedesse ancora quell’uomo che l’aveva trattata malissimo. Portò il caffè ai colleghi, cercando di nascondere il malumore, che Provenza notò subito, ma fece finta di nulla. Quando arrivò il capitano Raydor, non perse tempo, radunò la squadra e illustrò quanto discusso il giorno prima con il tenente Provenza.
La discussione sembrò non trovare soluzione, i pareri non erano concordi, il discorso si arenò subito. Provenza rimase in silenzio, voleva ascoltare le diverse proposte. Scosse il capo più volte, sorridendo e sbattendo gli occhi. Non arrivando ad una soluzione unitaria, Provenza battè le mani per attirare l’attenzione della squadra.
Si azzittirono tutti e guardarono il vecchio tenente che prese la parola e spiegò che per vincere la competizione singola, dovevano proporre il capitano Raydor per il tiro al bersaglio. Silenzio.
Sharon sorrise e scosse il capo in segno negativo, ma Provenza ricordò l’episodio del tiro effettuato da 30 metri colpendo il sospettato in mezzo agli occhi con un proiettile di plastica*. Tutti ricordarono l’evento e cominciarono a sostenere la proposta di Provenza, che sorrise e fece l’occhiolino al capitano.
“Tenente Provenza la ringrazio e mi sento lusingata per la sua proposta, però …” Provenza non fece terminare la frase “Cadetto Sharon O’Dwyer tiro al bersaglio dieci su dieci, distanza trentacinque metri, prima del corso dell’Accademia. Oppure mi sbaglio?”
“Tenente Provenza ...” Sorrise “Non si sbaglia, ero la prima del mio corso, però …”
“Capitano, lei stessa ci ha detto che stavamo partecipando ad una gara che avremmo perso ancora prima di cominciare. Bene, ora le chiedo di vincere a tutti i costi questa gara e di dimostrare a quegli idioti di Hyde cosa vuol dire essere la Crimini Maggiori!”
Il tono era solenne e gli altri applaudirono, incitando il capitano ad accettare la proposta. Flynn sorrise, perché vide che Sharon era in evidente imbarazzo, ma era lusingata dalla proposta del vecchio tenente. Alla fine accettò di gareggiare. Provenza disse che come seconda prova avrebbero proposto l’iniziativa di Julio, la corsa in bici poteva essere un’ottima soluzione e non richiedeva troppo sforzo, a parte andare in bici.
La squadra sembrò felice che Provenza avesse trovato la soluzione alle dispute e tutti furono contenti della decisione adottata. Rimasero d’accordo di mandare le proposte al capitano Fritzpatrick e di attendere la controproposta, così da poter iniziare gli allenamenti. Intanto erano d’accordo di trovarsi tutti insieme al poligono dopo la pausa pranzo, per fare qualche tiro al bersaglio. La curiosità sulla bravura del capitano, aveva contagiato tutti. Provenza si sedette alla scrivania soddisfatto a metà, perché vide che Flynn era entrato nell’ufficio del capitano Raydor e la cosa non gli piaceva.
“Capitano … ha un paio di minuti?”
Sharon alzò lo sguardo “Chiuda la porta tenente, parliamo.”
Flynn si rilassò, sorrise e si sedette difronte al capitano: era bellissima, la camicetta rosa esaltava le forme e il sorriso le illuminava il volto. Flynn era in adorazione, si svegliò dai suoi pensieri, quando il capitano lo chiamò un paio di volte. Andy diede un colpo di tosse e cercò di darsi un contegno.
“Ecco … capitano … Sharon. Senti volevo solo dirti che … spero che quel bacio … insomma …”
“Senti Andy. Ci siamo baciati. Però vorrei che prendessimo le cose con calma. Ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere. Inoltre preferirei concludere prima questa vicenda con la Sezione di Hyde, quindi per ora manterrei i ranghi, per non dare adito a pettegolezzi o allusioni.”
“Puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, ti aspetto.” Andy sorrise, era contento che Sharon non gli avesse detto che non voleva avere a che fare con lui. Temeva di aver esagerato, Sharon non era arrabbiata e la loro amicizia era salva. Forse poteva sperare in qualcosa di più: era l’uomo più felice del mondo!
“Grazie per la comprensione. Vorrei prima chiarire le mie emozioni, senza fretta o pressioni. Spero che tu lo possa comprendere.”
“Non ci sono problemi, mi sembra una giusta richiesta e non voglio metterti pressione. Siamo amici e spero che con il tempo, possiamo diventare qualcosa di più. Ecco, tutto qui.” Fece spallucce e sorrise, era troppo contento.
“Anch’io Andy spero la stessa cosa, però ho bisogno di tempo. Devi pazientare e non mettermi fretta.”
“Certo Sharon. Quando siamo da soli, posso chiamarti Sharon?”
“Sì Andy. Quando siamo da soli, sì. “Sorrise raggiante e a Flynn si illuminò il cuore. Aveva paura di perderla e invece le aveva chiesto un po’ di tempo per riflettere. Dopotutto un poco di tempo poteva aspettare. Andy pensò che per ora era meglio non affrontare il discorso del capo John che aveva visto al condominio di Sharon, magari in un secondo tempo le avrebbe chiesto spiegazioni in merito. Adesso voleva godersi il momento e non rovinare tutto, si disse che magari aveva visto male, e ancora di più, aveva capito male, accecato dalla gelosia. Anche se una punta di gelosia gli era rimasta, quello stronzo di John doveva sparire dalla vita di Sharon!
Sharon sorrise e disse che era meglio tornare al lavoro. Flynn uscì dalla porta dell’ufficio del capitano con un sorriso raggiante, che notarono tutti quanti. Non erano mancate occhiate e anche una scommessa su come sarebbero andate le cose tra i due.
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“Guarda e impara Flynn …” Provenza fece cenno all’amico di prestare attenzione alla prestazione del capitano. Sharon indossò le cuffie, gli occhiali e prese un bel respiro. Sentiva gli occhi di tutta la squadra su di sé. Non voleva deluderli, perché sapeva che parte della sconfitta della prova nel parco del Yosemite era per causa sua.
BOOM! BOOM! BOOM! E ancora e ancora fino a scaricare il caricatore. Sparò dieci colpi, uno di seguito all’altro. Silenzio. Emy avvicinò il foglio con il bersaglio e rimasero a bocca aperta.
“Dieci colpi e tutti a bersaglio, complimenti. Doveva fare il cecchino signora.” Disse Julio sorridendo. “Una mira infallibile, capitano!” Emy riguardò il foglio del bersaglio, ne era impressionata.
Flynn era contento, sul viso di Sharon si era dipinto un sorriso soddisfatto, finalmente poteva fare qualcosa di concreto per la squadra con ottimi risultati.
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“Siete degli idioti!” Il capo John non credeva alle proprie orecchie. Avevano accettato una gara di tiro al bersaglio contro Sharon Raydor?! Dovevano essere degli idioti con la patente!
Il sergente Pepper cercò di giustificarsi, ma John lo fulminò con lo sguardo e lo zittì con la mano. Avevano perso in partenza, perché sapeva che Sharon era la migliore, l’aveva visto all’Accademia e sapeva che con il passare del tempo, non poteva aver perso quell’infallibilità che la distingueva.
Sospirò e chiese della seconda prova, per fortuna gli idioti di Hyde avevano optato per una corsa a squadre, invece della corsa con le bici. Mentre frequentava l’Accademia, il sergente Pepper aveva partecipato ad alcune gare, era il campione del suo anno, quindi sapeva di avere un buon vantaggio. John si congratulò, aveva agito bene, ora bisognava solo cercare di volgere a proprio favore la gara di tiro al bersaglio. Doveva escogitare un piano per sabotare il tiro al bersaglio di Sharon, chiese e Pepper e Cumber di aiutarlo e così loro avrebbero vinto entrambe le competizioni. Il loro capitano sarebbe stato più che soddisfatto e magari avrebbero avuto una promozione.
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Provenza diede la notizia che la Sezione di Hyde aveva accettato la gara di tiro al bersaglio, per la gara singola, ma per la gara a squadre aveva controproposto una corsa a squadre. Il capo John, che si era proposto per organizzare la competizione, aveva suggerito una sorta di gara semi campestre intorno alla villa del capo della polizia. La squadra aveva accettato di buon grado la proposta di Hyde, in ogni caso avrebbero dovuto allenarsi tutti insieme. Decisero di cominciare ad allenarsi da quella sera, questa volta volevano vincere a tutti i costi!
Julio aveva proposto di allenarsi sia in palestra che al circuito di atletica che c’era nel Dipartimento. Sharon andò a vedere gli allenamenti dei ragazzi, era interessata a vedere Andy, anche se non voleva darlo a vedere. In ogni caso se ne erano accorti tutti che tra i due era scoppiata la scintilla dell’amore. Solo Provenza non era contento di quell’intesa, di quei sorrisi, gli ammiccamenti, … sapeva che erano solo guai.
Sharon e Andy al lavoro si chiamavano per ranghi, suscitando la sorpresa di tutta la squadra, a volte rasentavano il ridicolo, ma i ragazzi sapevano che quei due erano innamorati persi.
Nei momenti in cui Andy portava il thè a Sharon, si chiamavano per nome e il loro sorriso era più raggiante. Sharon era contenta del comportamento di Andy, le stava dando tempo e spazio e si rendeva conto che la sua presenza la faceva stare bene. C’era stato ancora qualche bacio, di sfuggita, fuggevole … un paio di abbracci, ma niente di più, sembravano che avessero paura di rovinare quel legame, che ogni giorno diventava sempre più intenso e forte.
Andy andava a vedere gli allenamenti al poligono di Sharon ed era sempre più sorpreso dalla sua bravura, era un cecchino infallibile!
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Continua …
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*Durante un caso di tentato omicidio del procuratore distrettuale Hobbs in "Death Warrant", Sharon abbatte un potenziale assassino con un colpo di pistola beanbag in mezzo agli occhi, tra lo stupore di tutti coloro che vi assistono. Sharon si limita a commentare che il rinculo della pistola a pallini ha reso il colpo fortunato.
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