Gioco di Squadra
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Cap.9
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Sharon si era fatta avanti e si era presa la colpa per quanto accaduto, il resto della squadra la guardò sorpresa, non era successo niente di grave e non avevano fatto nulla di male. Il capo John stava esagerando, era solo un modo per farli sentire colpevoli. Sharon fece un cenno con la mano di lasciar perdere.
Sul viso del capo John si dipinse un sorrisetto compiaciuto, era la sua occasione. “Bene Sharon, immaginavo ci fossi tu, dietro a tutto questo. La solita ribelle e insubordinata. Visto che sei il capo della squadra, la punizione sarà d’esempio.” Silenzio. Fissò il resto della squadra uno ad uno “Adesso rimetterete tutto a posto e tirerete a lucido questi corridoi e i bagni! Non voglio sentire volare una mosca! Sono stato chiaro!” Silenzio. “Non ho sentito!!”
“Sì capo John!” Gridarono tutti insieme.
“Sharon, seguimi!” Gridò il capo John, si incamminò insieme a Sharon, andarono dietro le casette. La rimproverò per l’esempio che stava dando alla squadra, era il capo e doveva dare il buon esempio, invece era la più insubordinata di tutti. Face apposta ad alzare la voce, perché tutti potessero sentirlo. La rimproverò per la mancanza di leadership e pugno duro con i subordinati. Doveva fare le flessioni fino a non avere più fiato. Sharon ubbidì e cominciò con le flessioni, senza opporre alcuna obiezione, sperava in quel modo di placare l’ira di John. Quella era la sua vendetta!
Il resto della squadra rimase interdetto, non sapevano che cosa fare, si guardarono l’un l’altro e cominciarono a ripulire ed asciugare. Andy si rese conto che non poteva lasciare da sola Sharon, con quell’idiota di John, mollò tutto uscì e corse a cercarla. Sharon stava facendo le flessioni e il capo John era accovacciato vicino a lei.
Le chiese perché stesse rendendo tutto complicato. Se si fosse concessa a lui, le cose sarebbero diventate più semplici per lei e per la squadra e avrebbero vinto la competizione.
“Preferisco fare mille flessioni e morire … piuttosto … che concedermi a te …” Gridò Sharon senza fiato.
“Come desideri … questo sarà quello che succederà …” John si alzò e scoppiò a ridere “Forza, flessioni, flessioni. Non ti ho detto di fermarti, muoviti! Muoviti!”
Dopo un quarto d’ora di flessioni, Sharon era stravolta, aveva tutti i muscoli indolenziti. Era paonazza in volto e non ce la faceva più. Era a terra, faceva fatica a respirare.
Il capo John era davanti a lei, in piedi, continuava a gridare che era una smidollata, una buona a nulla. Vedere Sharon Raydor ai suoi piedi lo riempiva di gioia e soddisfazione. Sapeva che prima o poi avrebbe ceduto, avrebbe trovato il suo punto debole, doveva solo essere paziente. John era soddisfatto, si stava godendo la sua vendetta.
Andy arrivò e vide che Sharon era a terra ai piedi di John e continuava a gridarle contro. Quando John lo vide, sorrise, la situazione si era fatta interessante.
“Tenente Flynn, le avevo ordinato di pulire i bagni insieme ai suoi compagni! Torni subito indietro!” Ordinò in tono autorevole.
“Capo John, non è colpa di Sharon, anch’io ho contribuito …”
“Andy … lascia stare… ce l’ha solo … con me!” Sharon era senza fiato, ma era contrariata della sua presenza, questo avrebbe accentuato la vendetta di John.
“Dividiamo insieme la punizione …” Propose Andy.
“Bene …” Sorrise John “Allora puoi cominciare a fare le flessioni … vecchietto e non smetterai finchè non avrai più fiato!” Gridò soddisfatto, si stava vendicando di Sharon e anche di quello smidollato di Andy.
Dopo una trentina di flessioni, Andy non ce la faceva più e anche Sharon era distrutta. John sorrise soddisfatto, ma la sua vendetta non era ancora giunta al termine. Provenza aveva assistito a tutta la scena, era scocciato da quell’idiota di John. Andava bene una punizione, ma adesso stava esagerando. Li raggiunse e lo fissò dritto negli occhi “Adesso basta.” Il tono della voce non ammetteva repliche. John lo guardò con aria di sfida, Sharon e Andy si fermarono e guardarono Provenza, erano a terra, stravolti.
“Hanno capito la lezione. Adesso basta, lasciali andare.” Provenza guardò John, sapeva che stava rischiando parecchio, ma tutto aveva un limite. John lo guardò con aria di sfida.
“Voi due, alzatevi e tornate alle casette.” Disse Provenza, senza distogliere lo sguardo da quello di John, che sorrise. Il capo John annuì e confermò che potevano tornare alle loro brande. Sharon e Andy si alzarono e lentamente si avviarono, erano stanchissimi. Quando si furono allontanati, Provenza fece per avviarsi.
“E’ sicuro che abbiano capito la lezione, tenente Provenza? Ne è sicuro?!” Urlò John in tono beffardo. Provenza scosse la testa e proseguì, sentì la risata del capo John, svanire lentamente.
/
A cena erano tutti silenziosi. Mike aveva cucinato, perché Flynn era troppo stanco, come il resto della squadra. Dopo cena Provenza aveva distribuito una birra a testa, per cercare di tenere il morale alto. Nessuno aveva voglia di parlare di quanto accaduto.
“Suggerirei di non fare troppo gli eroi con uno stronzo come il capo John.” Disse Provenza guardando i ragazzi della squadra. Silenzio. Sharon continuava a bere la sua birra in silenzio. Andy sorseggiava la soda e sapeva che non sarebbe finita la romanzina di Provenza.
“Finiamo questa missione e torniamo a casa, cercando di salvare le ossa.” Silenzio “Ubbidiamo a tutte le cazzate del capo John, come dei bravi soldatini e chiudiamola qui.” Silenzio.
“Parli facile, perché non devi subire le angherie di quello stronzo.” Andy alzò lo sguardò e fissò Provenza.
“Spiegami cosa hai concluso oggi, Flynn?”
“Non abbiamo fatto nulla di male?!”
“Dimmi cosa hai ottenuto?”
“Stavamo solo ridendo, tenente.”
“Lo so Julio. Sono d’accordo con voi, non era niente di che. Ma quell’idiota l’ha presa male, quindi? Risultati?! Sfiancati e distrutti! Non avete detto una sola parola durante la cena, Mike ha cucinato e nessuno gli ha detto grazie!”
“Tenente Provenza non è necessario …” Mike sorrise, lo aveva fatto volentieri per i suoi colleghi che erano stanchi dalla dura giornata.
“Mike scusa … grazie per la cena, era buonissima.”
“Grazie Mike.” La squadra ringraziò Mike in mille modi, quasi a metterlo in imbarazzo.
“Dobbiamo restare uniti e concentrati. Quindi niente eroi, facciamo quello che dobbiamo fare e torniamo a casa.”
“Sì, ma Provenza vorrei vedere te, con quello …” Andy non ci stava a fare la figura dell’idiota.
“Il tenente Provenza ha ragione.” Sharon aveva ascoltato tutti i pareri e adesso aveva detto la sua opinione. Silenzio. Provenza sgranò gli occhi, era compiaciuto, ma non soddisfatto.
“Seguiamo il suo consiglio.” Sharon lo fissò negli occhi e annuì.
“Ok, forza andate a riposare. Buonanotte a tutti!” Provenza invitò la squadra ad andare a riposare, per oggi ne avevano avute abbastanza.
/
Il mattino seguente, John aveva preparato per la squadra un percorso molto impegnativo. Oltre allo zaino, aveva dato alla squadra dei fucili mitragliatori scarichi, cioè, solo altro peso da portare. Li portò a correre allontanandosi parecchio dal campo base. Si fermarono in una radura e fece fare altri esercizi. Dopo un paio di ore, tornarono di corsa al campo base. Erano distrutti, sfiancati per il peso e la fatica.
Il capo John li fece mettere in riga, andò davanti a Flynn e lo fissò negli occhi. Ordinò alla squadra di andare a riposare, tranne Flynn, perché doveva ancora terminare l’allenamento. Flynn era incazzato nero, sapeva che questa era la vendetta del capo John, perché si era intromesso tra lui e Sharon. Non proferì una sola parola, fissò lo sguardo beffardo del capo John.
“Avanti Flynn, di corsa!”
Si avviarono, John fece rifare il percorso di sopravvivenza, poi aveva ripreso con le flessioni e con gli addominali, per terminare con la corsa per un’altra ora. Flynn era sudato fradicio, il volto era stravolto e non aveva neanche la forza, per rispondere alle continue vessazioni del capo John.
“L’esercizio fisico fortifica la mente, lo sapevi tenente?” John si stava divertendo “Dopo questa esperienza, sono sicuro che mi ringrazierai. Voi della Crimini Maggiori siete dei rammolliti, sai cosa dicono di voi ai piani alti? Dicono che ve la tirate! Forza tenente, alza quelle ginocchia, non ho detto di fermarti, sei senza fiato?”
Andy scosse la testa, non sapeva se fosse più faticoso eseguire gli esercizi fisici oppure ascoltare le cazzate del capo John che continuava a parlare ininterrottamente. Andy si concentrò a respirare e a terminare il prima possibile quella prova.
Quando tornarono al campo stava quasi per imbrunire, John lasciò Flynn davanti alla casetta degli uomini e tornò alla roulotte, soddisfatto di aver sfiancato Andy, che si era seduto in veranda. Aveva i muscoli indolenziti e gli era passata la fame da quanto era stanco. Vide Provenza uscire dalla casetta comune e andare verso di lui. Sapeva che si sarebbe preso l’ennesima romanzina, scosse la testa, sperando che lo lasciasse in pace.
“Sei ancora vivo Flynn?!” Provenza si fermò davanti a lui. Flynn fece cenno di sì con il capo, era talmente stanco che faceva fatica a parlare.
“Sei un idiota. Dai vieni a mangiare qualcosa. Ti aiuto a toglierti questa roba di dosso.” Provenza aiutò Flynn a togliersi lo zaino e lasciò il mitragliatore sulla veranda. Insieme andarono nella casetta comune, dove avevano lasciato un piatto di zuppa vegetariana. Quando entrò, lo guardarono tutti, era in condizioni pietose. Si sedette e iniziò a mangiare.
“Allora gente, mentre il nostro eroe si riprende, venite a guardare la cartina, perché Mike ha scoperto qualcosa di interessante.” Provenza attirò l’attenzione di tutti e si portarono al tavolino accanto, dove avevano allestito una sorta di stratego. Solo Sharon andò a sedersi accanto a Andy e gli chiese se stesse bene. Andy sorrise, lo sguardo preoccupato di Sharon gli scaldò il cuore e la mano che aveva appoggiato sulla sua spalla, lo rendevano l’uomo più felice del mondo. Provenza gettò uno sguardo ai due idioti, era contrariato, stava succedendo qualcosa che non sarebbe riuscito a gestire. Mike intanto continuava ad illustrare ai compagni, la strategia da attuare per terminare la loro sfida.
Il capo John aveva fornito una serie di informazioni per trovare la famosa bandiera e vincere il gioco. Le indicazioni illustravano un percorso, ma secondo Mike era possibile tagliare una buona fetta di strada e raggiungere lo stesso l’obiettivo. Aveva studiato più volte la cartina e non capiva il perché il capo John volesse allungare così tanto la strada. Comunque proponeva quel percorso, almeno si sarebbero risparmiati parecchia strada. La soluzione di Mike venne approvata dalla squadra all’unanimità.
Provenza disse di andare a riposare, vide Sharon accompagnare Andy alla casetta, li vide parlare insieme e sorridere. Non era contento per niente, no, per niente.
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Continua …
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