Cap. 11
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Il giorno seguente, quando Sharon arrivò alla Crimini Maggiori, vide nell’ufficio del capo Johnson l’avvocato Gavin Baker. Era entrata con passo sicuro e rapido, ma avvicinandosi, aveva rallentato, fino a fermarsi davanti alla scrivania del tenente Flynn e del tenente Provenza. Era incerta sul da farsi, non sapeva se aspettare o andare via. Mentre stava riflettendo, Provenza aveva notato l’incertezza e le aveva chiesto se avesse bisogno di qualche cosa.
Sharon rimase immobile, interdetta e non sapeva cosa fare, farfugliò qualcosa e per tutta risposta Andy disse ad alta voce, che non erano i suoi servi e che se avesse avuto bisogno di qualcosa poteva prenderlo di persona, visto che aveva due mani.
Si girarono tutti quanti, sorpresi dalla risposta del tenente Flynn e dal tono che aveva usato, era fuori luogo e maleducato. Sharon rimase di pietra, non riusciva a dire nulla, sgranò gli occhi e cercò di dire qualcosa.
Intanto uscì l’avvocato Baker, che aveva chiesto al capo Johnson di poter intervistare i componenti della Crimini Maggiori, per capire chi fosse la talpa della squadra. Il capo Johnson, malvolentieri, aveva accettato la linea di condotta proposta dall’avvocato Baker e chiese alla squadra la massima collaborazione, perché erano tutti quanti nei guai.
L’avvocato Baker sorrise vedendo il capitano Raydor, propose a tutti i componenti della Crimini Maggiori una chiacchierata informale per capire meglio la situazione e adottare la migliore linea difensiva. Chiese la massima collaborazione e cominciò subito con le interviste, non voleva perdere tempo. Si mise in sala relax e chiese al detective Sanchez di seguirlo per scambiare due chiacchiere.
L’entrata dell’avvocato Baker aveva spostato l’attenzione dalla risposta maleducata di Flynn al capitano Raydor, che era ancora davanti alla scrivania. Sharon si riprese e chiese spiegazioni per quella frase buttata lì in qualche modo. Andy sgranò gli occhi e ammiccò, cercando di far capire a Sharon, che era solo una finta, per far vedere che non andavano d’accordo. Sharon sgranò gli occhi e fece un cenno la testa, aveva capito. Ad alta voce, disse che era il capitano Raydor e che poteva chiedere quello che voleva.
Provenza li stava guardando esterrefatto, non riusciva a capire se stessero facendo gli idioti o se lo fossero veramente. Optò per la seconda possibilità, scosse la testa e continuò a fare le parole crociate, mentre Flynn aveva ripreso a dire scemenze contro il capitano Raydor. Anche il resto della squadra, non prestò più attenzione al battibecco surreale dei due. Il capo Johnson disse a Flynn di smettere di dire cretinate e di cercare una serie di documenti e lo spedì in archivio. Flynn prese la giacca e sbuffò, dicendo a Sharon se fosse compiaciuta di quanto fosse appena successo e andò in archivio.
Il capo Johnson guardò la scena irreale e disse al capitano Raydor di chiarirsi con il tenente Flynn, perché avevano già abbastanza problemi, senza che se ne dovessero inventare dei nuovi. Il capitano Raydor fece spallucce e uscì.
Quando arrivò in archivio, Andy era in fondo al corridoio, continuava a parlare da solo, sembrava un pazzo. Il capitano Raydor alzò la voce, per farsi sentire e lo chiamò, dicendo che non poteva finire in quel modo e ci voleva rispetto. Si avviò verso Andy, che al suono della sua voce le andò incontro.
Si abbracciarono e si baciarono con passione, sicuri che in archivio nessuno li potesse vedere. Rimasero a sbaciucchiarsi e a scusarsi per i termini utilizzati. Quando smisero di baciarsi e ripresero fiato, sorrisero e Andy le accarezzò i capelli, mentre Sharon giocherellava con la cravatta.
“Sono stato credibile?”
“Certo tenente! Irritante e maleducato. Bravo!”
“Colpa tua capitano, mi provochi tutte le volte …”
“Io? Cosa ho fatto?!” Fece finta di essere sorpresa, si stava divertendo.
“Sei entrata alla Crimini Maggiori e hai messo in mostra tutte le tue forme. Ti sei piazzata davanti a me … con questi seni …” Andy le palpeggiò i seni.
“Parli proprio tu, che non mi togli gli occhi di dosso!” Sorrise soddisfatta “Guarda che lo so, che non guardi solo le gambe …” La voce era diventata sensuale.
“Colpa di questo fondoschiena da urlo …”
“Dovrò fare una denuncia per molestie …” Gemette Sharon, al tocco di Andy sul fondoschiena.
“Dovrò farla io … ti stai approfittando del grado, della situazione … “Andy riprese a baciarla senza fiato. Si baciarono e si assaporarono ancora un poco, Andy si allontanò “Devo fare una ricerca per il capo Johnson …”
“Tenente … le ho forse ordinato di smettere? Riprenda subito a baciarmi! Questo è un ordine!” Andy non se lo fece ripetere e riprese a baciarla, finchè senza fiato si staccarono.
“Forse sarebbe meglio se riprendessimo il lavoro …” Andy pose una distanza tra loro, sapeva che non avrebbe resistito. Era accaldato ed eccitato, il suo piacere aveva riempito i boxer. Sharon dapprima rimase perplessa, non capiva perché Andy si stava allontanando, poi le cadde l’occhio e capì. Sorrise maliziosa.
“E’ tutta colpa tua. E’ inutile che continui a sorridere. Lo conosco quello sguardo e non mi piace, smettila Sharon, altrimenti da qui non ne esco vivo!” Andy cercò di ricomporsi e di darsi un tono.
“Non sapevo di fare questo effetto …” Rispose in modo ingenuo, si morse il labbro, era soddisfatta.
“Stai a debita distanza, fem fatal, tentatrice … tu mi vuoi morto, ammettilo, mi vuoi morto …” Sorrise imbarazzato. Si sistemò la cravatta e la giacca. Si infilò la camicia per bene nei pantaloni e riprese fiato.
“Scusa.” Mormorò a bassa voce, ma in fondo era contenta della reazione di Andy.
“Va tutto bene tesoro.” Sorrise “Allora ci vediamo stasera, che ne dici?”
“Dico di sì. Però stai a debita distanza, non vorrei provocare ancora il piccolo Andy. Dai, dobbiamo tornare al lavoro tenente. Dopo ci vediamo in pausa pranzo in sala relax!” Sharon si sistemò la camicetta e tornò alla Crimini Maggiori. Prima di rientrare, passò nel bagno delle donne, era accaldata e le guance erano rosso fuoco, i baci di Andy l’avevano stordita per la passione. La visione del piacere di Andy che gonfiava i pantaloni la riempiva di orgoglio. Sorrise soddisfatta.
Nel bagno delle donne, incontrò il capo Johnson, che si stava sistemando il rossetto. Aveva notato l’agitazione di Sharon e le chiese se si fosse chiarita con il tenente Flynn.
“E’ tutto a posto. Ci siamo chiariti, credo che d’ora in poi potremo lavorare insieme senza problemi.”
“Mi fa piacere capitano Raydor.” Il capo Johnson chiuse il rossetto, si sistemò i capelli e uscì.
Sharon rimase a guardarla, sorrise compiaciuta, ricordando lei e Andy in archivio, se li avesse visti il capo Johnson o il tenente Provenza! Era soddisfatta, fino ad ora erano riusciti a tenere tutto sotto controllo. Si sistemò i capelli e la camicetta e con passo fiero rientrò alla Crimini Maggiori.
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Andy intanto stava finendo la ricerca per il capo Johnson. Sorrise ripensando a Sharon … quella donna lo faceva impazzire! Rimase in archivio ancora per una decina di minuti, poi raccolse tutto il materiale che il capo aveva chiesto e tornò soddisfatto alla Crimini Maggiori.
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Continua …
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