La scommessa
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Cap.8
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Era da parecchio tempo che Andy non trascorreva una serata serena e piacevole con una donna. Aveva notato che Sharon era simpatica e colta. Aveva parecchi interessi e non sembrava Darth Raydor che tutti temevano. In realtà, fuori dal lavoro era un’altra persona. Sembrava togliesse quella corazza che indossava quando erano al lavoro, adesso era emersa la vera Sharon: divertente e intelligente.
Gli occhi verde giada avevano trafitto il cuore di Andy dall’inizio della cena, era come incantato da quelle labbra carnose e sexy, che raccontavano tanti aneddoti divertenti. Avevano mangiato bene e la compagnia era stata ancora più piacevole, Andy sperava che quella sera non finisse mai. Terminata la cena, accompagnò Sharon a casa, era bellissima nel suo tubino grigio perla, semplice e maledettamente sexy. Un paio di tacchi da urlo, con quelle scarpe lilla e le gambe … Flynn durante il tragitto, aveva buttato qualche occhiata a Sharon, che faceva finta di guardare fuori dal finestrino. L’accompagnò alla porta, aveva detto per essere sicuro di portarla a casa, al sicuro. Rimasero in un silenzio imbarazzante e poi sorrisero.
“Bè … allora io ...” Balbettò Andy.
“Ti ringrazio per la bellissima serata.”
“Sono io che ringrazio te, sono stato bene.” Andy abbassò lo sguardo. Quella donna riusciva a metterlo in difficoltà, gli toglieva il fiato, faceva fatica a parlare e a respirare, sembrava un adolescente impacciato alla prima uscita, con la ragazza più bella della scuola.
“Allora, dovremo ripetere una bella serata così …” Propose Sharon e subito arrossì per la proposta audace, mise la mano davanti alla bocca, forse aveva esagerato.
Andy annuì. Durante tutto il viaggio aveva pensato che per salutare Sharon ci sarebbe stato bene un bacio, senza troppo trasporto, senza lingua, senza impeto, un bacio tranquillo … un bacio tra amici. Mentre Andy pensava se farsi avanti oppure aspettare, Sharon si sporse in avanti e avvicinò le labbra a quelle di Andy. Si sfiorarono leggermente, Andy si fece un poco più avanti e baciò più forte Sharon. Sentì le labbra morbide e carnose, il calore del suo respiro, la tensione, era come la sua. Chiuse gli occhi, quel momento sembrò interminabile, infinito e bellissimo. Fu un bacio dolce e delicato, Sharon lo aveva desiderato tutta la sera e sperava, che non finisse più.
Andy sperava che Sharon non lo mandasse via solo con un semplice saluto tra amici, sperava in qualcosa di più e arrivò quel bacio così delicato e semplice, ma intenso e folgorante per entrambi. Era stordito da quelle labbra e anche Sharon non voleva lasciare il contatto. Quando dovettero riprendere fiato, si staccarono e sorrisero, imbarazzati e felici come due adolescenti alla prima uscita. Stava per salutarla, per andare via, quando Sharon prese la cravatta e l’attirò a sé in un bacio profondo. Andy rimase perplesso solo un secondo, poi l’abbracciò, avvicinando il corpo di Sharon al suo e sentendola vibrare.
Sharon si era fatta avanti, audace. Voleva ancora quelle labbra sulle sue, le voleva con bramosia e desiderio. Quando si erano sfiorati, con un bacio per sbaglio aveva sentito una scossa lungo tutto il corpo, era stato un istante, ma lo ricordava così bene, che avrebbe voluto approfondire il bacio. Lo desiderava da tempo, desiderava i baci di Andy, voleva ancora sentire le labbra sulle sue. Questa volta sentì la lingua di Andy, voleva esplorare la sua bocca e dopo un momento di indecisione, la sentì con bramosia e desiderio. Le sue mani vagavano sul suo corpo, che vibrava di desiderio.
“Sharon …” Chiese Andy, mordendosi le labbra e sperando che non lo mandasse via.
“Andiamo dentro … vieni …” Sharon aprì la porta. Appena furono dentro, Andy chiuse la porta e riprese a baciare Sharon, intanto le mani stavano cercando la cerniera del vestitino, Sharon si tolse i tacchi e cominciò a slacciare la cravatta di Andy. Si era tolto la giacca e la stava aiutando a sbottonare la camicia. Abbassò le bretelle e abbracciandola prese la cerniera e le sfilò il vestito, che cadde ai piedi, per terra. Era una splendida visione: reggiseno di pizzo nero, slip di pizzo e autoreggenti velate. Andy deglutì a fatica, riprese a respirare, il cuore batteva a mille: quella donna era bellissima!
Sharon tolse la camicia ad Andy e sbottonò i pantaloni, che caddero ai piedi di Andy, che velocemente si tolse scarpe e calze.
“Sei sicura …” La voce tradiva il desiderio.
“Andiamo …” Lo prese per mano e l’accompagnò nella camera da letto. Era da parecchio tempo, che un uomo non entrava nella sua camera. Gli ultimi incontri erano durati solo una notte.
“Vieni, mettiamoci sul letto …” Sharon si sdraiò. Le luci erano soffuse, due corpi si muovevano nella penombra. Sharon sentiva il profumo della colonia di Andy, era inebriante. Andy la vide sdraiarsi sul letto, di lato, sorridendo e invitandolo a sdraiarsi, si tolse la maglietta e i boxer.
Sharon si allungò sul comodino: “Credo che ti serva questo …”
“Hai pensato a tutto, tesoro …” Prese il preservativo e lo indossò, sorrise e si avvicinò alle gambe, cominciando a baciarle e a toglierle le autoreggenti. Più saliva verso le cosce, più sentiva Sharon gemere di piacere. Si allungò fino a baciarla, mentre le sue mani sganciavano il reggiseno di pizzo nero e lo sfilavano dalle braccia. Sharon sorrise, guardando Andy, che era eccitato, sentiva il suo piacere pronto a farla godere. Andy cominciò a baciarla, scendendo verso i seni, che palpeggiò delicatamente e poi li succhiò uno per uno, fino a farli diventare duri.
Scese ancora lungo l’addome, fino all’ombelico, arrivò agli slip. Li accarezzò con bramosia, guardò Sharon, si stava mordendo il labbro, le tolse gli slip e cominciò a baciarla. I gemiti divennero sempre più intensi, sensuali, finchè non l’accarezzò nel suo centro e sentendola bagnata, capì che era pronta. Sharon gemette al tocco, si inarcò e aprì ancora di più le gambe.
“Oh Andy … “Mormorò di lussuria “Ti prego … non resisto …”
“Sei una splendida visione tesoro …” Premette due dita contro il centro di Sharon e facendola inarcare ancora di più. Tolse le dita ed entrò dentro di lei, piano, aprì ancora di più le gambe e la sentì gemere di piacere. Si allungò sopra, la sentì gemere di piacere, sorrise e riprese a baciarla con desiderio. Quando le spinte si fecero più forti e serrate, si staccò dalle labbra di Sharon, che aveva inclinato la testa all’indietro, con le mani l’aveva afferrato sulle spalle e lo stava graffiando con le unghie, pronunciando lentamente il suo nome, come a volerlo scrivere sulla pelle. Andy sentì il brivido delle unghie, che lo graffiavano, il dolore della stretta, le ondate di piacere, che facevano vibrare tutto il corpo.
Quando le ondate di piacere sfiancarono i due corpi, che sembravano una cosa sola, terminarono sdraiandosi l’uno accanto all’altro, esausti. I loro respiri affannosi si stavano calmando, avevano bisogno di recuperare, Sharon si addormentò subito, Andy rimase a guardare il soffitto soddisfatto, con un sorriso stampato sul volto.
Dopo un paio di ore, Andy si svegliò. Era avvolto tra le braccia di Sharon. Sorrise. Pensò a quanto quella donna gli piacesse. Pensò alla scommessa e rimase perplesso, perchè era stato quello il motivo, che l’aveva portato nel letto di Sharon.
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Continua …
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