La scommessa
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Cap.3
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Sharon era a cena con gli amici Gavin e Andrea. Aveva appena scommesso con Gavin, che sarebbe riuscita a portarsi a letto il tenente Flynn della Crimini Maggiori.
“Questa è difficile, Gavin tu vuoi vincere facile!”
“Lo vedremo, Andrea, lo vedremo …” Sharon era risoluta, voleva vincere la scommessa.
“Allora accetti?” La incalzò Gavin.
“Certo che accetto!”
“Bene! Se riuscirai a portarti a letto il tenente Flynn … ti regalerò la borsa Gucci, che c’è in vetrina in Rodeo Drive … altrimenti … la comprerai tu a me!” Propose Gavin e porse la mano a Sharon.
“Testimone il procuratore Andrea Hobbs! Bene, affare fatto!” Sharon e strinse la mano a Gavin per concludere la scommessa. Era soddisfatta, voleva proprio dimostrare al suo amico che poteva portarsi a letto chi volesse. Gavin sorrise, l’amica era caduta nella sua trappola, voleva che si divertisse e godesse la vita. Continuarono la cena, ridendo e scherzando e al termine, Gavin accompagnò a casa Sharon e dopo il procuratore Hobbs.
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“Gavin, non hai esagerato con la storia della scommessa …”
“Andrea, tesoro. La nostra Sharon ha bisogno di svagarsi e di divertirsi, prende la vita troppo seriamente. Già il lavoro la rende seria, deve divertirsi e una storia d’amore non può che farle bene.”
“Come fai a sapere che sarà una storia d’amore? Il tenente Flynn è uno sciupafemmine …”
“Credo nell’amore … e se non sarà così … bè … mi ringrazierà, per aver trascorso una notte sexy con un bell’uomo.”
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Tornata a casa, Sharon aveva ripensato alla scommessa, forse aveva esagerato, si era lasciata prendere la mano. In realtà, sembrava che Gavin la volesse provocare e forse c’era riuscito. Adesso non era più sicura di sè stessa. Una scommessa: portarsi a letto il tenente Flynn. Forse aveva fatto una stupidata, lo conosceva appena. Certo, era un tipo elegante, brillante e affascinante, non sembrava il suo tipo … scosse la testa.
Sharon era convinta di essere una donna attraente e capace di godersi la vita e anche di portarsi a letto chiunque. Gavin credeva che fosse una santa, bè, non era proprio così e lo avrebbe dimostrato! Rimase un momento perplessa, si mise a letto e ripensò alla Crimini Maggiori, sospirò, il giorno dopo sarebbe stata una giornata difficile. Era curiosa, il tenente Flynn non lo aveva mai visto al FID, questo almeno, voleva dire che era un poliziotto modello. Scosse la testa, cercando di mandare via l’immagine del tenente Flynn che le offriva il caffè, ma non ci riuscì. Si addormentò, ricordando la sua gentilezza ed eleganza.
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La mattina seguente, alla Crimini Maggiori sembrava fosse tutto tranquillo, il capitano Raydor stava prendendo appunti e continuava a fissare, senza farsi vedere, il tenente Flynn.
Il tenente Flynn era alla scrivania, ogni tanto si girava a parlare con Provenza di alcuni indizi e lanciava delle occhiate al capitano Raydor. Era incantevole: aveva i capelli leggermente raccolti, qualche ciocca ribelle, le cadeva sulla camicetta rosa di seta che le segnava le forme. La gonna scura con la giacca la slanciava e i tacchi, oh … quei tacchi erano uno schianto, come le gambe!
Il ticchettio dei tacchi preannunciava l’entrata del capitano Raydor, che Flynn non voleva perdersi. Ogni mattina si metteva vicino allo schedario e attendeva che entrasse. Le squadrava le gambe: bellissime! Dava anche un’occhiata al fondoschiena, bello sodo e sorrideva. Poteva dire, che cominciare in quel modo la giornata, non era male.
Provenza aveva capito che l’amico non cercava nulla nello schedario, ma la posizione era tattica per ammirare al meglio le forme del capitano Raydor, bisognava ammettere che era una bella donna. Sul carattere c’erano alcuni problemi, voleva avere sempre ragione, sciorinando regolamenti e leggi, con gli occhiali da maestrina, risultava insopportabile e saccente. Purtroppo però, spesso aveva ragione, la squadra non rispettava le regole, dovevano darsi una regolata, per non dare sempre ragione a quella donna!
Sharon aveva notato, che quando entrava alla Crimini Maggiori, aveva addosso gli occhi del tenente Flynn, mentre gli altri facevano fatica a sollevare il capo, per salutarla. Entrando si guardava intorno e spesso lanciava delle occhiate verso il tenente, seduto alla scrivania che parlava con Provenza. Era sempre elegante, distinto, con le bretelle abbinate alla cravatta e quando si avvicinava, sentiva il profumo dell’acqua di colonia, inebriante e sexy. Un uomo davvero affascinante!
Nel pomeriggio il capo Johnson, ordinò alla squadra di andare sulla scena del Crimine e Provenza era curioso di vedere come se la sarebbe cavata sul campo Mrs. Rulebook.
Arrivati sulla scena del Crimine, Provenza cominciò a dare ordini agli uomini, che scattarono all’istante, il capitano Raydor era impressionato dall’autorevolezza del tenente, sapeva che era il più esperto e spalleggiava il capo Johnson. Sharon decise di rimanere a guardare come operava la squadra, rimase in disparte e prese appunti, senza perdere di vista il tenente Flynn.
Flynn era insieme a Sanchez a controllare il perimetro. Fecero tutte le rilevazioni, scattarono le foto, Buzz fece una ripresa e quando il capo Johnson disse di rientrare, la squadra si riorganizzò e rientrò alla Centrale. Provenza aveva assegnato i compiti e tutti si attivarono per terminare i verbali e i rapporti. Sharon era impressionata dalla competenza di Provenza e della squadra, erano davvero in gamba, certo, rispettare un poco le regole e compilare qualche pezzo di carta in più, avrebbe fatto del loro lavoro qualcosa di impeccabile.
Mentre era assorta nei suoi pensieri, con in mano il blocco per gli appunti, le si avvicinò il tenente Flynn “Posso offrirle del caffè, capitano?” Le fece strada verso la sala ristoro, le aprì la porta e attese che entrasse.
“Grazie tenente Flynn.”
Andy entrò e preparò il caffè, Sharon lo squadrò: era in camicia grigio perla, con cravatta e bretelle abbinate. Il pantalone grigio scuro calzava a pennello e metteva in mostra il fondoschiena, bello sodo. Sharon lo fissò, il tenente si girò e le porse la tazza con il caffè. “Prego, il caffè.”
“Grazie tenente.” Sorseggiò il caffè e poi fissò Andy, quei due occhi marroni e quel ghigno sexy, aveva ragione Gavin: quell’uomo era sexy! “La ringrazio per la cortesia.”
“E’ la benvenuta.” Fece un cenno con il capo.
“Non la pensa così il capo Johnson.”
“La politica …” Andy sorseggiò il caffè, guardando quei due occhi verde giada, che lo fissavano. Silenzio. Rimasero a guardarsi, senza dire una parola, erano imbarazzati, sorrisero del silenzio e del reciproco imbarazzo. Quando entrò Provenza:” Sei qui Flynn?!”
“Sì Provenza sono qui.” Flynn si ricompose, mettendosi quasi sull’attenti. “Ho preparato il caffè …”
“Cosa aspetti a portarlo di là …?!” Provenza guardò il capitano Raydor “Capitano.” Fece un cenno e uscì.
“Anche il tenente Provenza mi odia.” Disse Sharon guardando la porta chiudersi. Flynn sospirò, prese la brocca con il caffè “Torniamo al lavoro.”
Ripresero il lavoro, le interviste ai sospettati, i verbali, i riscontri trovati dalla scientifica. Sulla lavagna c’erano una serie di foto di persone sospette. Quando la lavagna fu piena di appunti, foto, schemi, foto segnaletiche, il capo Johnson ordinò a Tao e Sanchez di andare a prendere il sospettato principale e di portarlo in sala interrogatori 2.
Dopo un interrogatorio durato un paio d’ore, il sospettato crollò e confessò di aver ucciso la moglie per gelosia. Il capo Johnson aveva ottenuto la confessione e chiuso il caso.
“E’ sempre il marito! E’ sempre il marito!” Concluse Provenza, con l’approvazione di tutta la squadra. Il capo Johnson era contenta di aver chiuso il caso in breve tempo, disse alla squadra che il giorno dopo avrebbero concluso le scartoffie e i verbali, potevano andare a casa, per oggi avevano fatto un buon lavoro. Provenza propose una birra da Joe, dove andavano abitualmente, per festeggiare la chiusura del caso. Tutti sorrisero felici, radunarono le loro cose e si avviarono.
Il tenente Flynn si avvicinò al capitano Raydor e le chiese di unirsi a loro per bere qualcosa, Sharon tentò di declinare l’invito, ma Flynn insistette, dicendo che se doveva controllare le procedure che la Crimini Maggiori utilizzava, allora doveva vedere come concludevano i casi. Sharon sorrise e accettò l’invito, Flynn le disse che l’avrebbe accompagnata con la sua macchina, tanto beveva solo soda ai mirtilli, quindi sarebbe rimasto sobrio.
Sharon lasciò che l’accompagnasse, era contenta che ci fosse qualcuno che teneva ad avere la sua presenza e accettò volentieri. Quando arrivarono al bar, la squadra era seduta al solito posto e il cameriere stava servendo da bere. Provenza vide arrivare Flynn e il capitano Raydor, scosse la testa, continuando a bere la sua birra. Flynn e il capitano si sedettero vicini, ordinarono la soda per Andy e un martini rosso per Sharon. Trascorsero la serata a chiacchierare, come se si conoscessero da tempo, risero insieme e ogni tanto Provenza lanciava qualche occhiata ai due, non gli piaceva, no, non gli piaceva davvero Mrs. Rulebook!
Quando la serata si concluse, tutti rientrarono verso casa, Flynn si offrì di accompagnare a casa il capitano Raydor, lo disse sorridendo e Sharon non seppe dire di no a quel fantastico sorriso. L’accompagnò fino alla porta, voleva essere certo che fosse al sicuro, risero entrambi e rimasero un momento in silenzio, in imbarazzo, gli occhi si incrociarono, le labbra si mossero lentamente, avrebbero voluto baciarsi. Sì, un bacio ci sarebbe stato bene, ma Flynn non voleva sembrare maleducato, sorrise, le accarezzò i capelli e la salutò.
Sharon avrebbe voluto baciarlo e scompigliare quei capelli sale e pepe, era tremendamente sexy! Si morse il labbro e si lasciò accarezzare, un brivido le scese lungo la schiena, sorrise imbarazzata e guardò Andy andare via. Il giorno dopo si sarebbero visti alla Crimini Maggiori, ma Sharon lo sognò tutta la notte.
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Continua …
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