Mi chiamo Alessio.
Oggi è il primo agosto, ma solo sul calendario.
Fuori piove a dirotto, e le temperature toccano i diciannove gradi, mentre sopra i 2000 metri di altitudine sono apparse le prime cime innevate a fresco.
Sono le quattro del pomeriggio e sto aspettando Sita che dovrebbe arrivare a momenti.
Negli ultimi giorni la nostra storia è andata approfondendosi sempre più.
Io amo lei, lei ama me. (Almeno spero)
Stamattina al telegiornale hanno trasmesso l'eruzione dei due vulcani Mono Lake e Mono Craters: Los Angeles, San Francisco, e Sacramento sono nel raggio di caduta delle loro polveri, che non hanno tardato a fare oltre una quarantina di vittime.
Persone che soffrono perlopiù di problemi respiratori o di asma.
Dalle sovrappopolate metropoli si è messo in movimento un migliaio di persone che si stanno trasferendo verso sud per sfuggire al degrado che le polveri stanno portando nelle ultime settimane.
Al momento, il pericolo più grande è temuto per una terza e più potente eruzione da parte della caldera di Long Valley che negli ultimi giorni non sta dando alcun segno di miglioramento riguardo un suo imminente risveglio.
Il trillo del campanello mi riporta alla realtà, rapido vado ad aprire e il sorriso di Sita stimola involontariamente il mio.-
-Ciao!!-
-Ciao, come va?-
-Se non piovesse sarei mille volte più felice, ma il solo fatto di essere venuta qui è più che sufficiente per mettermi il buon umore-mi risponde lei.
-Che fai, entri o vuoi restar fuori?-
La faccio entrare e prima che io possi proferir parola, lei giunge le mani alla base del mio collo e accosta le sue labbra alle mie in un appassionato bacio che mi coglie alla sprovvista.
La sua bocca si dischiude seguita dalla mia in un gesto incondizionato.
Quando ci distacchiamo l'uno dall'altra, Sita mi sorride.
Come prevedibile, qualche minuto dopo siamo nella mia camera da letto a fare ciò che voi sapete già.
Lei è sotto e io sopra, come la prima volta che l'abbiamo fatto.
Il suo bacio è casto e dolce, poi via via sempre più intenso e desideroso.
Lentamente entro in lei. facendola gemere mentre con le labbra assaggio l'incavo del suo collo per poi salire agli angoli.
Le sue mani si portano dietro la mia schiena, e mentre mi muovo avanti e indietro dentro di lei, lasciano i solchi rossi delle sue unghie lunghi fino alle mie spalle.
-Continua così, non ti fermare!!-
Stento a riconoscere la sua voce, intrisa com'è di piacere misto a dolore.
Mi muovo avanti e indietro su di lei, sempre con maggior vigore, a tratti baciandola lievemente sulle labbra.
-Ti amo.-
Queste parole sono solo aria, in confronto a ciò che proviamo fisicamente entrambi sul proprio corpo.
-Ti amo anch'io Sita!!-
Tiro un profondo sospiro.
Non faccio in tempo parlare che lei mi tira a se baciandomi intensamente.
Le sue labbra arrossate si muovono dolcemente sulle mie con le sue.37Please respect copyright.PENANAv1A0x7ibAr
"Ti amo, Sita".
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