Non esiste più un mondo.
La civiltà è ormai in guerra con se stessa per cercarsi da mangiare e difendersi dal freddo.
Sono passati cinque giorni dalla morte di Sita, ieri le scorte di cibo sono finite, seguite poi da quelle di legna, ora non mi resta che il mio Land Rover.
Sono partito stamattina, ho percorso venti chilometri ma credo che quando la neve sarà troppo alta proseguirò piedi.
Sembra che il cielo negli ultimi giorni si sia ulteriormente oscurato, forse a causa di un'altra eruzione vulcanica.
Non so in che direzione andare, non so dove sto andando, so solo che se non riesco a procurarmi qualcosa da mangiare entro la fine della giornata morirò di fame.
Sopra di me lampi e tuoni continuano a illuminare e risuonare repentini nell'aria.
Con me mi sono portato il coltello a scatto con cui ho ucciso l'uomo che ha tentato di aggredire Sita cinque giorni fa, e con esso una foto di quest'ultima, per non dimenticarmi mai di lei.
Sita si è sempre chiesta se l'amore esistesse o viceversa.
Nonostante la bellissima Storia che ho avuto con lei, nutro ancora alcuni dubbi, vediamo se il vedere la sua foto nelle situazioni di disagio mi sarà di qualche aiuto.
Mentre sto guidando sulla strada, a malapena riconoscibile per via della neve e della cenere, il mio corpo è scosso da un tremito incontrollabile a causa del freddo, il vapore mi esce copioso dalla bocca, e mentre lo osservo disperdersi mi rendo conto di quanto sia estrema questa situazione di merda:
-niente cibo.
-non so dove sto' andando.
-ho perso Sita.
Fuori il vento continua a soffiare rabbioso e senza pace, portandosi dietro polvere e neve.
Sono alla periferia del paese, e ora non riesco più a vedere in giro, pochissime case, solo qualche albero morto dalle bassissime temperature e un infinito manto bianco-grigiastro di polveri neve e ghiaccio.
All'improvviso una sagoma scura mi taglia la strada facendomi frenare bruscamente, al punto che le gomme slittano sul nevischio gelato.
Scendo dalla macchina e vedo un cane: un coker spainel smagrito dal tempo e dalla mancanza di cibo.
Quest'ultimo mi viene incontro mentre io mi chino ad accarezzarlo.
Povera bestia, avrà anche lei perso qualcuno in questo mondo divenuto ormai gelido e a stento invivibile.
Poi mentre lo guardo mi accorgo che lui è la mia unica salvezza..
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