Cap.18
Il giorno dopo si ritrovarono alla Crimini Maggiori: il capo Taylor, il capo Morrison, il capo Johnson e la squadra al completo. Si era unita anche a loro il capitano Raydor, doveva fare da balia alla Crimini Maggiori, per controllare che rispettassero il regolamento.
Flynn era nervoso, era accanto a Provenza e stavano guardando la lavagna, mentre Mike stava spiegando le foto e i riscontri che avevano trovato. Flynn continuava a fissare il capo Morrison, che stava facendo lo stesso, c’era qualcosa in quell’uomo, ma Flynn non riusciva a trovare il legame. Quella voce gli ricordava qualcosa, non riusciva a mettere insieme i pezzi, era sicuro di aver già visto il capo Morrison, ma per ora, era solo una sensazione.
Quando Mike terminò, lasciò la parola al capo Taylor, perché era arrivato sulla scena del crimine per primo. Dopo le solite frasi di circostanza, disse di avere il verbale di Morales, diceva che la causa della morte era per dissanguamento e l’ora del decesso doveva essere intorno al tardo pomeriggio, circa quattro ore prima del ritrovamento. Il compagno di Sully era in sala interrogatori 2, con un delegato sindacale, il caso adesso era della Crimini Maggiori e il capo Johnson voleva capire cosa stesse succedendo. Lasciarono la squadra continuare i vari riscontri, poi il capo Johnson chiese a Flynn di seguirla in sala interrogatori 2.
Perché il capo vuole me e non Gabriel? Perché mi sta coinvolgendo, se ieri sera mi ha detto di starne fuori? Pensò tra sé Flynn. “Capo è sicura, non vuole che venga Provenza o Gabriel?” Chiese Flynn al capo Johnson, che lo guardò e candidamente gli chiese se fosse ancora in grado di seguire un interrogatorio, essendo un tenente della Crimini Maggiori e senza attendere risposta si recò in sala interrogatori 2. Flynn la seguì, dopo aver dato uno sguardo a Provenza, che lo sgridò, con il solo cenno del viso.
L’intervista con il collega della vittima si svolse senza troppo sorprese, il detective Salinas non sapeva perché Sully era andato in quel posto e con chi. Avevano finito il turno e Salinas era tornato a casa. I casi che stavano seguendo non erano nulla di particolare, il capo Morrison aveva consegnato tutti i files al capo Johnson e stava assistendo all'interrogatorio dalla sala elettronica, insieme al resto della squadra. Quanto detto da Salinas, infittiva ancora di più il mistero sul perché il tenente Sully era andato da solo e disarmato ad un appuntamento con qualcuno che presumibilmente, conosceva. Il cellulare era sparito e non dava più segnali, erano ad un punto morto. Il capo Johnson decise di lasciare andare Salinas e di concentrarsi su Sully e sulla sua vita privata. Uscì dalla sala interrogatori con il tenente Flynn e raggiunse il resto della squadra in sala elettronica, per dare nuove disposizioni. Il capo Morrison, vedendo Flynn gli chiese di scambiare due parole su tutta l’indagine. “Tenente Flynn posso parlarle, in privato?”
“Non ho nulla da nascondere, può parlare davanti al capo Johnson e ai miei colleghi, capo Morrison.” Rispose Flynn con ostilità, quell’uomo non gli piaceva, non gli piaceva a pelle.
Perché il capo Morrison vuole parlare con me? Perché quella voce mi sembrava familiare?
“Conosceva il tenente Sully?” Chiese il capo Morrison. Silenzio. “Allora tenente Flynn, conosceva il tenente Sully?!”
Flynn si riprese di colpo dai suoi pensieri “Diciamo di sì.”
“Quando lo ha conosciuto?”
“Parecchi anni fa.”
“Eravate in buoni rapporti?”
“Perché me lo sta chiedendo, sono un sospettato? Non mi piace il suo tono, capo Morrison.” Disse Flynn scocciato.
Il capo Johnson era curiosa e lasciò che Morrison continuasse a stare addosso a Flynn, la sera prima era stato reticente a rispondere alle domande.
“A me non piacciono le sue risposte tenente Flynn.” Incalzò il capo Morrison.
“Mi sta accusando di qualcosa?” Chiese Flynn agitandosi.
“Conoscevo Jeff Reison e so come è morto, cioè come il tenente Sully. Tenente Flynn era sulla scena del crimine di 12 anni fa e lo era anche oggi.” Disse il capo Morrison.
Flynn rimase sorpreso da questa rivelazione … “Allora tenente Flynn, cosa mi risponde?” Incalzò ancora il capo Morrison.
“Ero in servizio con i miei colleghi quando il tenente Sully è stato ucciso!” Disse Flynn nervosamente.
“Questo non vuol dire nulla.”
“Sono accusato di qualcosa, signore? Perché se mi vuole accusare, davanti ai miei colleghi, chieda a loro dove ero, cosa ho fatto! Faccia un’accusa formale, se ne ha le prove, signore!” Flynn si stava innervosendo parecchio.
“Basta così signori!” Intervenne il capo Johnson “Dobbiamo scoprire cosa è successo al tenente Sully. Capo Morrison vorrebbe raggiungermi nel mio ufficio, credo che dobbiamo parlare e le ricordo che l’indagine è in capo alla Crimini Maggiori.”
“Bene capo Johnson.” Disse Morrison conciliante.
I due si avviarono nell’ufficio del capo Johnson e rimasero lì per un paio di ore. Flynn nel frattempo era nervoso, irascibile, tanto che Provenza per ben due volte lo aveva ripreso, finchè non lo aveva portato in sala ristoro per staccare un momento.
“Che diavolo ti prende Flynn?!”
“Lo chiedi a me? Quel bastardo di Morrison mi fa il terzo grado e nessuno dice nulla?!”
“Hai qualcosa da nascondere?”
“No, Provenza cosa dici? Non ho nulla da nascondere né oggi, né dodici anni fa, se è questo che vuoi sapere. Perché la verità è che quella maledetta storia sta ritornando ancora a rovinarmi la vita!”
“Non permettere a nessuno di rovinarti la vita Flynn. Cosa ti è successo? Da due mesi a questa parte sei cambiato, non sei più l’Andy che conoscevo. Sei tenebroso, vuoi stare sempre per i fatti tuoi, vuoi …
“Faccio il mio lavoro e me ne torno a casa, ok.” Rispose Andy secco.
“Perché non vuoi più uscire in compagnia? Perché non vuoi che usciamo una sera e incontriamo delle belle ragazze?”
“Non mi interessa.”
“Perché non andiamo a vedere una partita allo stadio?”
“Non mi interessa.” Disse Andy abbassando lo sguardo.
“Vuoi che usciamo con un po’ di gente e ci rilassiamo.”
“Non mi interessa.”
“Cosa vuoi fare? Vuoi solo lavorare? Vuoi andare ai tuoi incontri?”
“Se così fosse, che problema hai? Faccio bene il mio lavoro, sono felice così, ok!” Alzò lo sguardò e fissò Provenza con i pugni stretti.
“Non sei felice, vero?” Silenzio. “Cosa ti ha detto, che non ti ama più? Le donne dicono tutto e il contrario di tutto, quindi Andy, magari cambia idea.” Disse Provenza in tono conciliante.
“Non cambierà idea, mi ha lasciato. Fine della storia.” Disse Flynn in tono serio.
“Mi dispiace Andy, però il mare è pieno di pesci.” Silenzio. “Ok, adesso ti senti di merda, ma vedrai che con il tempo tutto ti sembr …”
“Ho bevuto.” Silenzio.
“Cosa!?” Chiese Provenza, sgranando gli occhi. Adesso era seriamente preoccupato.
“Ieri sera ho bevuto un bicchiere di whiskey.” Silenzio. “Mi dispiace Provenza.” Mormorò Andy. Provenza scosse la testa, adesso era furioso con Andy, lo fissò negli occhi senza dire una parola. Silenzio.
“Mi dispiace …” Mormorò Andy abbassando lo sguardo.
Provenza gli si avvicinò “Sei un coglione!” uscì dalla sala ristoro, sbattendo la porta. Flynn rimase immobile a guardare l’amico andare via. Sia appoggiò al bancone, sapeva di aver deluso Provenza e di aver buttato via anni di sobrietà. Una lacrima scese rapida dal volto, l’asciugò in fretta, si sistemò la cravatta e tornò alla scrivania.
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Il capo Johnson stava parlando con il capo Taylor, voleva sapere qualcosa di più su quanto accaduto 12 anni fa e voleva la sua versione, visto che ognuno raccontava una storia diversa. Il capo Morrison le aveva raccontato la sua storia e ora voleva sentire la versione di Taylor.
Taylor raccontò la sua versione dei fatti accaduti allora e il capo Johnson chiese perché di rapporti e verbali c’erano solo due fogli striminziti con delle banalità, che non servivano a nessuno. Taylor le rispose che nel trasloco degli archivi nel nuovo palazzo, alcuni scatoloni erano andati perduti. Probabilmente i fascicoli erano in quegli scatoloni e quindi non avevano verbali e dichiarazioni di quanto avvenuto 12 anni fa. Solo la memoria dei testimoni dell’epoca poteva aiutare e lui era tra quelli. Il capo Johnson era sorpreso da quanto sentito da Taylor, però i fatti erano quelli e le carte su cui lavorare erano ancora meno. Ascoltò cosa avesse da dire, ascoltò la versione dei fatti e lo lasciò andare.
Dopo aver ascoltato il capo Morrison, il capo Taylor e il tenente Flynn, il capo Johnson si era accorta che di quella brutta storia di 12 anni fa, ognuno raccontava una sua verità. Il caso a cui stavano lavorando, anche se legato a quel fatto, doveva venir risolto e dovevano scoprire chi aveva ucciso il tenente Sully.
Il capo Johnson tornò nella sala centrale e chiese a Mike i riscontri sul tenente Sully, chiese di poter incontrare la moglie e di verificare i rapporti con i colleghi. Dopo aver dato ordine alla squadra, tornò nel suo ufficio, questo caso si prospettava molto complicato.
Quando il capo Taylor uscì dall’ufficio del capo Johnson, Flynn lo stava aspettando davanti agli ascensori.
“Allora Taylor, perché non dici anche a me, quello che hai detto al capo Johnson e spiegami perché non volevi che vedessi la scena del crimine?”
“Tenente Flynn lascia perdere, ok. Comunque il capo Johnson sa quello che deve sapere, niente di più, niente di meno. Senti Flynn, a ficcarti nei guai ci riesci bene da solo, non hai bisogno del mio aiuto. Era così 12 anni fa e lo è ancora!”
“Va al diavolo Taylor! Jeff è morto e non ha pagato nessuno!” Gridò Flynn avvicinandosi minacciosamente verso Taylor.
“Devi solo ringraziare che sei qui, hai capito!” Rispose Taylor a muso duro.
“Dimmi chi devo ringraziare!” Disse Flynn avvicinandosi a Taylor minacciosamente.
“Lascia il passato al passato Flynn, ti conviene!”
“Forse conviene più a te!”
“Ci sono problemi signori?” Disse il capo Johnson alzando la voce, per attirare l’attenzione dei due uomini. Silenzio.
“No capo, stavamo solo parlando … ora devo proprio andare. Se volete scusarmi.” Disse Taylor e entrò nell’ascensore. Silenzio.
“Tenente Flynn vuole dirmi qualcosa?” Chiese il capo Johnson.
“Ho già detto tutto quanto capo, non ho più nulla da dire.” Disse guardandola fissa negli occhi.
“Tenente Flynn la mia porta è sempre aperta, non lo dimentichi.”
Continua …251Please respect copyright.PENANAzdkuf0B33m