Cap.14
Il giorno dopo, dopo aver fatto colazione tornarono a riposare entrambi, erano ancora stanchi. Dopo un po’ di ore erano tutti e due svegli.
“Sei silenzioso tenente, tutto ok?”
“Sì certo.”
“Ok.” Silenzio.
“Andy, perché mi stai fissando?” Silenzio. “Risponda alla domanda tenente!”
“Sei così bella, non ti avevo mai visto così. Ti ho visto sempre con gonna, o in completo, camicetta e tacchi, uno schianto e ora vederti così ... Sei molto bella.”
“Andy smettila, sono tremenda, questi vestiti sono orrendi e sono brutta.”
“Non è vero.”
“Non devi essere gentile, ok, va bene così.”
“Mi dispiace per tutte le idiozie che ti ho detto e per tutte le volte che mi sono comportato da stronzo.”
“Scuse accettate.” Silenzio. “Ora vuoi dirmi perché mi fissavi?”
“Da quando sono qui, in questo letto e dormo con te, non ho più incubi. Dormo come un bambino felice e sono tranquillo. Non ho più voglia di bere.”
“Sono contenta che tu sia più tranquillo.”
“Sei tu che mi calmi.”
“Va bene. Non credevo di essere un tranquillante per un uomo.” Disse sorridendo.
“Dai, non intendevo il mio quel senso, anzi, tu faresti impazzire qualsiasi uomo.”
“Tenente stai flirtando?!” Chiese sorpresa, non si aspettava una frase del genere.
“No, sto solo dicendo la verità. Sei una bella donna, sei desiderabile e attraente, anche senza gonna e tacchi.” Disse Andy fissandola negli occhi.
“Grazie, ma basta complimenti, mi farai arrossire.”
“Scusa, non volevo metterti in imbarazzo.” Disse Andy abbassando lo sguardo. Silenzio. “Gavin è venuto a trovarti?”
“Sì. Tu eri a fare gli accertamenti.”
“Hai potuto parlargli con calma.”
“Sì.”
“Ci sono novità? Riuscirà a farci uscire?”
“Bè, tu saresti potuto uscire, ma sappiamo come è andata. Finchè ho la febbre e non si viene a capo da cosa è causata, non si parla di dimissione. In compenso hanno arrestato tutti i presunti attentatori e stanno continuando le indagini, per capire se la bomba fosse davvero una eco-bomba e con quali presupposti.”
“Perché pensano che la bomba scatenasse un agente patogeno?”
“Ci sono molti dubbi, i dati a disposizione sono pochi e si sprecano le teorie … insomma, per ora siamo blindati qui. Gavin sta cercando di forzare la mano con l’FBI, ma per motivi di sicurezza, tutto passa in secondo ordine.” Disse Sharon sconsolata.
“Avete parlato di altro?”
“Sì, ma non ne voglio parlare.”
“Ok.” Silenzio. “Ha sentito i tuoi figli?”
“Andy non voglio parlarne, per favore.”
“Ok. Anche se credo che ti possa aiutare a stare meglio. Comunque, come vuoi tu, non ti voglio forzare.” Silenzio.
“Sì, abbiamo parlato dei miei figli. Stanno bene, però sono preoccupati. Non sono due stupidi, hanno capito che qualcosa non funziona, comunque Gavin è riuscito a tranquillizzarli.”
“Dovresti chiamarli e parlare con loro.”
“Andy … non me la sento …” La voce tremò, l’argomento la metteva in difficoltà, le si inumidirono gli occhi.
“Scusa …” Mormorò Andy “Non sono affari miei.”
“Preferisco non parlarne, scusami.” Disse Sharon e andò a sedersi sul letto. Rimasero in silenzio, Sharon seduta sul letto, Andy sdraiato sul letto.
Sharon ripensò alla conversazione con Gavin. Era strano, perché Gavin ad un certo punto le aveva detto: “Tesoro stai parlando solo di Andy … devi dirmi qualcosa che non so?”
Era rimasta interdetta, non si aspettava una domanda del genere e non pensava di aver parlato solo di Andy. In effetti ripensandoci, aveva parlato solo di Andy: come si era comportato, come lei lo aveva difeso, come si era preoccupato per lei e per l’intesa che si era instaurata tra loro. Intesa, insomma adesso non litigavano più, non discutevano più, riuscivano a parlare e Andy era stato anche affettuoso nei suoi confronti. Sharon aveva avuto dei momenti di smarrimento e di difficoltà, questa esperienza era emotivamente molto forte e ne stava risentendo, era parecchio tempo che non stava da sola con un uomo. Aveva persino dormito con il tenente Flynn, l’aveva scaldato con il suo corpo e si era lasciata coccolare. Il forte abbraccio l’aveva scaldata e fatta sentire al sicuro, sembrava che Andy volesse proteggerla, ma da cosa?
Sharon era indipendente, forte, non aveva bisogno di Andy, anche se … bè era contenta che non se ne fosse andato, disubbidendo agli ordini del capo Johnson e ai suoi. Una volta tanto era d’accordo con il tenente Flynn, rimanere insieme a lei in quel soggiorno forzato, era stato un atto molto coraggioso. Le tornarono alla mente le parole di Gavin di qualche ora prima: Gli opposti che si attraggono e che non si poteva fare nulla per cambiare lo stato della fisica.
Il problema non era la fisica, era come mantenere i giusti equilibri. Sharon si sentiva come un equilibrista, doveva mantenere tutto e tutti in equilibrio e pur facendo del suo meglio, sapeva che qualcosa sarebbe caduto e si sarebbe rotto in mille pezzi. Se Gavin l’avesse vista ora, tra le braccia del tenente testa calda, come chiamava Andy! Si sarebbe stupito del modo in cui il tenente Flynn era attento nei suoi confronti.
“Andy.”
“Sì Sharon.”
“Scusa per prima. Sono stata maleducata.”
“Avevi ragione, non sono affari miei.” Silenzio.
“Senti perché non ascoltiamo un po’ di musica che ti ha dato Paul, sembra molto rilassante e credo di averne bisogno.” Propose Sharon.
Andy si alzò e le porse l’mp3 “Ecco, ascolta pure tu.”
“Mi piacerebbe che fossi vicino a me, dai vieni a sdraiarti qui.” Si spostò e fece spazio nel letto, Andy sorrise e si sdraiò accanto. Sharon gli diede una cuffietta e l’inserì nell’orecchio, si accomodò meglio e prese tra le braccia Sharon, stringendola a sé. Andy sorrise, sereno e felice.
“Allora faccio partire la musica …” Disse Sharon sorridendo.
“Ok.” Rispose Andy guardandola in quegli occhi verdi giada che lo avevano stregato e sorridendo alla donna più bella che avesse tra le braccia.
Ascoltarono la musica che Paul aveva caricato per Andy, erano tutti brani musicali per rilassarsi, per raggiungere la pace interiore. Dopo una lunga serie di brani di musica da sottofondo, cominciò una canzone, che nessuno dei due si aspettava. Andy si mosse leggermente, la guardò, baciò i suoi capelli, inspirò il suo profumo e ascoltò la canzone, era felice.
Being Alive di Stephen Sondheim
Someone to hold me too close.264Please respect copyright.PENANAtOMK2Ozn7F
Someone to hurt me too deep.264Please respect copyright.PENANA0PXyZ3Q3ZY
Someone to sit in my chair,264Please respect copyright.PENANASGw4XmFCsj
And ruin my sleep,264Please respect copyright.PENANAievHRv02dS
And make me aware,264Please respect copyright.PENANAIZcG28MsaZ
Of being alive.264Please respect copyright.PENANAKyPGr5kq8W
Being alive.
Somebody need me too much.264Please respect copyright.PENANASCNj70AsKn
Somebody know me too well.264Please respect copyright.PENANAZ4A3VwFcXe
Somebody pull me up short,264Please respect copyright.PENANA3MCNdegqaX
And put me through hell,264Please respect copyright.PENANAjW4wPO1xgE
And give me support,264Please respect copyright.PENANAfYOZSJhGiQ
For being alive.264Please respect copyright.PENANArk6xYL3KOr
Make me alive.264Please respect copyright.PENANAi2oQ4H1t3v
Make me alive.
Make me confused.264Please respect copyright.PENANAJCsseCxZQA
Mock me with praise.264Please respect copyright.PENANAXWEnNIQuEk
Let me be used.264Please respect copyright.PENANAyc5PWykN0F
Vary my days.
But alone,264Please respect copyright.PENANApcTHDkqPwM
Is alone,264Please respect copyright.PENANA7y14JIopeD
Not alive.…
But alone,264Please respect copyright.PENANAgHq6I5HvdA
Is alone,264Please respect copyright.PENANA8INNAgjUgd
Not alive.
Somebody crowd me with love.264Please respect copyright.PENANAtcn8l4OThF
Somebody force me to care.264Please respect copyright.PENANA7n9FCOOjMy
Somebody let me come through,264Please respect copyright.PENANApgMEXTxul6
I'll always be there,264Please respect copyright.PENANALaUDnYXy94
As frightened as you,264Please respect copyright.PENANAyJCJj9F39P
To help us survive,264Please respect copyright.PENANAeuBxlFFsCF
Being alive.264Please respect copyright.PENANAqgDu1BzYIZ
Being alive.264Please respect copyright.PENANAYZkNLU9SUW
Being alive!
Essere vivi di Stephen Sondheim
Qualcuno che mi stringa troppo forte.
Qualcuno che mi ferisca troppo profondamente.
Qualcuno per sedersi sulla mia sedia,
E rovinarmi il sonno,
E mi renda consapevole,
Di essere vivo.
Di essere vivo.
Qualcuno ha troppo bisogno di me.
Qualcuno mi conosce troppo bene.
Qualcuno mi tira su di morale,
E mi ha fatto passare l'inferno,
E dammi il tuo sostegno,
Per essere vivo.
Rendimi vivo.
Fammi vivere.
Rendimi confuso.
Prendetemi in giro con le lodi.
Lasciatemi usare.
Variare i miei giorni.
Ma da solo,
E' da solo,
Non vivo ...
Ma da solo,
E' da solo,
Non vivo.
Qualcuno mi affolla d'amore.
Qualcuno mi costringe a prendermi cura di me.
Qualcuno mi faccia passare,
Io ci sarò sempre,
Spaventato quanto te,
Per aiutarci a sopravvivere,
Essere vivi.
Essere vivi!
Terminata la canzone, Andy spense l’mp3. Silenzio. “Una bella canzone, non trovi?” Disse Andy con noncuranza. Silenzio. “Paul è un inguaribile romantico.” Silenzio. “Ti è piaciuta la canzone?” Silenzio.
“Andy sei imbarazzato?”
“No. Perché?”
“Continui a parlare, invece di lasciare che la musica …”
“Parli al nostro posto ...” Disse Andy. Riaccese l’mp3 e partì una musica rilassante. Rimasero abbracciati, finchè Sharon si addormentò tra le sue braccia. Quella canzone parlava di loro e della loro situazione, era buffo, ma era proprio in questo modo. Andy le tolse gli auricolari e rimase a guardarla, sospirando tra sé, si stava mettendo nei guai, lo sentiva, si stava mettendo seriamente nei guai.
Continua …
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