Cap.11243Please respect copyright.PENANAfwu0c2HTYU
Il giorno dopo si svegliarono vicini, abbracciati l’uno all’altro. Sharon si mosse un poco.
“Sei sveglia?” Chiese Andy.
“Sì, buongiorno.” Disse sorridendo.
“Buongiorno, come stai?”
“Un po’ meglio.” Disse Sharon e Andy le tastò la fronte.
“Sei fresca, forse non hai più la febbre.” Silenzio. “Chissà che ore sono. Sembrerebbe mattina.” Disse guardando verso la finestra. Silenzio.
“Posso farti una domanda Andy?”
“Certo.”
“Chi è Jeff?” Chiese Sharon. Silenzio. Andy cambiò l’espressione del volto, divenne cupo e triste.
“Perché … vuoi sapere di Jeff?” Chiese, sentendosi a disagio.
“Se non vuoi, non sei obbligato a rispondere. Quando dormi e sei agitato, sono già un po’ di volte che pronunci il suo nome, o almeno questo è quello ho capito ...” Silenzio.
“Quando sono stressato per il lavoro, oppure per altri problemi con la mia ex moglie, non riesco più a dormire. Non è che non riesco a dormire … spesso ritorna un incubo, legato a quello che mi è capitato parecchi anni fa.” Silenzio. “Questo non c’è scritto nel mio fascicolo. Lo sanno solo poche persone.” Silenzio.
“Ok Andy, va bene così.” Disse Sharon. Silenzio. Andy cominciò a raccontare: "Serviva una faccia nuova per accompagnare Jeff Riason, un poliziotto infiltrato in una banda di spacciatori e io, da giovane poliziotto, volevo dimostrare il mio valore, così mi sono offerto come volontario. Siamo andati dagli spacciatori, Jeff li conosceva bene e mi aveva introdotto nell’ambiente. Abbiamo preso i contatti, acquistato la droga, insomma erano tutti pronti per far partire l'operazione di cattura e chiudere il caso. Ci abbiamo lavorato per un paio di mesi, loro si fidavano di noi, noi di loro e speravamo di chiudere presto l’operazione e tornare alle nostre vite. La sera prima di concludere, ci hanno chiamato e ci hanno detto di recarci al porto e per non destare sospetti, ci siamo andati. Sembrava tutto tranquillo, una chiamata come le tante che avevamo ricevuto in quei giorni, niente di sospetto. Presero Jeff e lo portarono via, mentre io sono rimasto ad aspettare. All’improvviso mi hanno legato. Gli ho chiesto dove era Jeff, gli ho chiesto cosa volessero, ma nessuno rispondeva.
Dopo un po' sono arrivati Jeff, con Ronnie Bonton, il capo banda. Hanno preso Jeff e lo hanno appeso a testa in giù, lo hanno ferito con dei coltelli e lo hanno lasciato morire dissanguato davanti ai miei occhi. Ci ha messo quattro ore a morire.” Silenzio. La voce di Andy divenne ancora più grave. “Pensavo facessero lo stesso con me. Ronnie ha ricevuto una telefonata e mi ha detto di aver cambiato idea, non mi avrebbero ucciso, così ha deciso di lasciarmi lì. Non so chi lo avesse chiamato, però è andata così. Ronnie ha detto ai suoi uomini di divertirsi un po’, così mi hanno rotto tre costole, ho avuto una lieve commozione celebrale e una spalla rotta. Pensavo di morire e invece la polizia mi ha trovato il giorno dopo, grazie ad una soffiata, mi sono svegliato in ospedale tre giorni dopo, con Taylor che gridava che eravamo due idioti, che se la erano cercata. Voleva sapere perché eravamo andati da Ronnie, gli ho detto che decideva Jeff, io ero solo di appoggio, non sapevo nulla di più. Mi ha risposto che ero uno stupido fortunato. Sono rimasto in ospedale per due mesi. Uscito da lì, ho ripreso a lavorare, ma nessuno voleva lavorare con me, così ho cominciato a bere. Pensa che ho anche scritto quello che era successo, un quaderno intero, una specie di memorandum, con tutte le mie riflessioni e le mie teorie sull’indagine, ma nessuno voleva saperne. Dopo un paio di mesi è arrivato Provenza, l’unico che aveva accettato di avermi come compagno. All'inizio riuscivo a tenere il bere sotto controllo, ho conosciuto Sandra e ci siamo sposati. Dopo un anno abbiamo avuto Nicole e sono cominciati un po’ di problemi, così ho ripreso a bere. Lavoravo parecchio, i soldi non bastavano mai. Alla fine Sandra è tornata dai suoi genitori ed ha cresciuto Nicole da sola. Jeff mi aveva insegnato come fare l’infiltrato, come gestire situazioni difficili dai balordi fino a quelli di più alto livello. Jeff non era uno sprovveduto, sapeva con chi aveva a che fare, per me lo hanno venduto, qualcuno che sa, qualcuno dall’interno ci ha venduti, capisci? Tutti mi dicevano che non era vero niente, eravamo stati troppo spericolati, avevamo rischiato troppo e ci era andata male. No, non ci era andata male, qualcuno aveva parlato e aveva parlato con Ronnie, per non farmi ammazzare. Qualcuno aveva telefonato per farmi trovare, c’erano troppe coincidenze, ma l’inchiesta che hanno fatto successivamente, non è arrivata a capo di nulla. Fine della storia.”
Silenzio.
“Mi dispiace Andy.” Mormorò Sharon.
“Ormai non si può cambiare quello che è successo. E’ andata così.” Disse Andy sospirando. Silenzio.
“Ho voluto mantenere il cognome Raydor, quello di Jack, perché così non avrei destato ulteriori pettegolezzi nel Dipartimento. So di non essere simpatica a molte persone e non volevo altri motivi per sparlare alle mie spalle.” Silenzio. “In realtà ho sempre sperato che Jack tornasse, non per me, ma per i nostri figli. Lo so che Jack è uno stronzo e non merita niente, ma rimarrà per sempre il padre dei miei ragazzi.”
“Mi dispiace Sharon.” Silenzio.
“Posso farti una domanda?” Chiese Sharon.
“Certo.”
“Quando hai conosciuto Jack?” Silenzio. “Perché lo conoscevi già da prima, vero?” Silenzio. “Se non vuoi rispondere non importa.”
“Sharon …”
“E’ una mia curiosità, se non vuoi parlarne …” Disse girandosi e guardandolo negli occhi.
“L’ho conosciuto una quindicina di anni fa, io e Sandra ci eravamo lasciati, era tornata dai suoi genitori. All’epoca bevevo forte e una sera ho conosciuto Jack, per la prima volta, in uno dei tanti bar che frequentavo. Non so come, forse mi aveva preso in simpatia, così abbiamo bevuto insieme per varie serate. Una volta si è presentato con due prostitute e mi ha chiesto se ne volevo una. Mi ero appena separato da mia moglie, … bè ho accettato. Jack era uno così, magari ti offriva da bere per tutta la sera. Mi chiedevo come facesse per avere così tanti soldi, però sapevo che era un avvocato, quindi pensavo guadagnasse bene. All’inizio non mi ha mai parlato della sua famiglia, pensavo fosse uno scapolone. Poi Jack è sparito per un po', l'ho rivisto qualche mese dopo, mi aveva detto che era stato a Las Vegas e abbiamo bevuto insieme. Una sera era veramente ubriaco e mi ha parlato di sua moglie, dei figli e poi è sparito di nuovo.”
“Allora eri tu, uno dei suoi compagni di bevute.”
“Mi dispiace Sharon, non sapevo che fosse sposato e che tu eri sua moglie. L’ho scoperto molto dopo, quando avevo già smesso di bere.”
“Quando hai deciso di smettere di bere?”
“Una mattina mi sono presentato ubriaco al lavoro e allora Provenza, mi ha buttato nelle docce del Dipartimento, mi ha dato un caffè e mi ha portato alla chiesa dove si tengono gli incontri AA. Mi ha detto che se volevo parlare con lui ed essere suo amico, dovevo disintossicarmi. Era il mio unico amico e compagno di pattuglia, così ho smesso di bere. Grazie a Provenza sono sobrio da 12 anni 7 mesi e 18 o 19 giorni, qui ho perso il conto dei giorni. Successivamente io e Provenza siamo stati assegnati alla Crimini Maggiori e dopo sei arrivata al FID.” Silenzio. “Mi dispiace Sharon, sono uno stronzo come Jack.”
“Però hai smesso con la bottiglia, Jack non ci ha mai provato veramente. Ogni tanto tornava a casa, ma della sua famiglia non gli importava nulla e per questo alla fine l’ho messo alla porta. Non vede i suoi figli da anni e mi rammarico solo per questo, per il resto non ho nessun dispiacere nei suoi confronti. Quindi, come vedi, non sei come Jack.”
“Non sapevo che fossi la moglie di Jack, l'ho capito quella sera, ti ricordi quella sera che sono venuto al FID per la prima volta?” Silenzio.
“Sì, me lo ricordo Andy. Come potrei dimenticarlo.”
“Eri maledettamente sexy … con quella gonna …”
“Andy!” Alzò la testa per guardarlo fisso negli occhi “Non dirmi che ti ricordi come ero vestita?!”
“Non lo dimenticherò mai: gonna nera, tacchi neri, per non parlare della camicetta rosa, wow! Due gambe mozzafiato! Eri sexy da impazzire!” Disse come se la stesse vedendo davanti.
“Tenente Flynn!”
“Una visione angelica. Però quando hai iniziato a parlare … di angelico non avevi più nulla! Mi hai fatto un culo pazzesco, per cosa poi? Per due stronzi che si erano lamentati del trattamento della polizia … erano solo due balordi!”
“Andy erano due sospettati, a uno dei quali avevi rotto il naso, dicendo che si era opposto all’arresto.”
“Bè era andata più o meno in questo modo!”
“Andy …”
“Ok, forse avevo esagerato. Però non avevi visto come quei due stronzi avevano ridotto quella povera ragazza. L’avevano stuprata Sharon, cazzo poteva essere mia figlia!”
“Potevano meritare anche l’inferno, ma non siamo noi a giudicare tenente. Noi dobbiamo rispettare le regole e ...”
“Certo le regole e bla bla bla. Non sai cosa si vede in strada! Troppo facile dire ci sono le regole, bisogna rispettare le regole e questo e quello.”
“Ok, forse non conosco bene il lavoro operativo, però il mio lavoro al FID è quello! Cerco di farlo al meglio.”
“Sei la migliore, se ti può consolare.”
“Detto così, non sembra un complimento.” Disse con tono rassegnato.
“Una tua indagine può rovinare la carriera di una vita di un poliziotto.” Disse Andy con amarezza. Silenzio.
“Questo non lo metto in dubbio. Sono anche consapevole che mi odiano tutti, ma questo è il compito che mi hanno affidato e questo è quello che faccio, finchè non mi daranno un'altra assegnazione. Credi che mi faccia piacere essere odiata da tutto il Dipartimento? Credi che non sappia degli sguardi, dei bisbigli, dei cenni quando passo per la Centrale? Ma soprattutto credi che mi faccia piacere esaminare la vita professionale di un poliziotto e indagare, indagare per evitare al Dipartimento cause milionarie? Perché alla fine è questo quello che mi chiedono, cosa credi Andy, che ai piani alti interessi se tu hai pestato uno stronzo stupratore? No, a loro interessa che nessuno ci faccia causa e che la vinca, portando via un indennizzo milionario. Quindi la morale non farla a me.” Disse Sharon in tono risoluto, voltando lo sguardo per non guardarlo in faccia.
Silenzio.
“Vorrei solo che ti mettessi nei miei panni, che provassi quell’impotenza e quel senso di profonda ingiustizia, che sempre più spesso dobbiamo subire nei confronti di quei bastardi che delinquono. A volte l’orrore che vedi in strada, la follia dell’uomo, la brutalità … ti lasciano senza fiato. Vorrei solo che capissi che difendersi da tutto questo non è semplice. Questa è la rabbia, la frustrazione che scorre nelle mie vene a fine giornata. Tutto qui. Quando non hai una donna o una famiglia, che ti aspetta a casa, diventa difficile non impazzire.” Silenzio. “Vorrei che ci fosse qualcuno che mi possa difendere da tutta questa follia, che mi possa amare per quello che sono, con i miei difetti e i miei pregi.” Silenzio. “Solo l’amore ci può salvare.” Silenzio.
“Solo l’amore ci può salvare, hai perfettamente ragione tenente.” Disse Sharon sospirando. Silenzio.
Continua …243Please respect copyright.PENANAXebsD37ccZ