Cap.13243Please respect copyright.PENANAPgGntJP37O
“Tenente Flynn visto che ha deciso di rimanere con noi, volevo chiederle se potesse sottoporsi ad una serie di esami, per scoprire perché il capitano ha la febbre, mentre lei sembra non avere alcun problema.” Chiese il dottore ad Andy.
“Basta che non mi sedate e non mi date alcun antidolorifico. Per il resto, se posso aiutare a capire perché Sharon ha febbre e io no, bè … avete tutta la mia disponibilità.”
“Allora avviso il team per predisporre tutto quanto, ci vediamo più tardi.”
Dopo un’ora il dottore rientrò in camera e spiegò a Andy cosa avevano intenzione di fare: volevano applicare degli elettrodi su tutto il suo corpo per 12 ore. Siccome Andy voleva rimanere sveglio, doveva stare tranquillo. Non poteva muoversi dal letto, Andy accettò, così il dottore chiamò gli infermieri e cominciarono a prepararlo. Sharon tornò sul letto e rimase ad aspettare, mentre continuavano ad entrare infermieri con il materiale e i macchinari. Tirarono la tenda, spogliarono Andy e gli applicarono gli elettrodi, applicarono una flebo per idratare il fisico, una fascia al braccio per il controllo della pressione e una fascia addominale per il controllo del cuore. Il dottore disse a Andy che gli avrebbero applicato un catetere, perché non poteva alzarsi, Andy rimase perplesso.
“Dottore non farà male a …” Disse indicando il suo piacere.
“Tranquillo tenente, la sua virilità sarà salva.” Disse il dottore e applicò il catetere ad Andy. Sharon sorrise ascoltando le parole di Andy e del dottore. Misero un lenzuolo per coprirlo e dopo aver controllato che tutto fosse in ordine, il dottore chiese a Andy di rilassarsi e gli diede l’mp3 per ascoltare un po’ di musica e uscì. Silenzio.
“Sharon.”
“Sì Andy. Tutto ok, come ti senti?” Apparve da dietro la tenda, sorrise e si avvicinò al letto, prese la sedia e si sedette vicino. “Grazie per quello che stai facendo.”
“Se stai qui vicino a me, sono convinto che sarò più tranquillo.” Sharon sorrise e gli prese la mano.
“Starò vicino a te.”
“Sei arrabbiata per la discussione che abbiamo avuto prima?” Chiese timoroso.
“Quale discussione?”
“Quella che … cioè che mi ricordavo come eri vestita e tu …”
“Lascia perdere, abbiamo parlato e basta. E’ tutto ok. Sei tranquillo?” Disse sorridendo.
“Felice.” Rispose al sorriso così bello e rassicurante.
Entrò un infermiere, che diede ad Andy una sostanza gelatinosa da bere e uscì.
Trascorsero le ore seguenti insieme, parlando di cucina, di viaggi e musica e scoprirono di avere parecchi interessi in comune. La invitò ancora a cena per mangiare come si deve ed elencando le meraviglie della sua cucina. Sharon rimase sconcertata dal fatto che Andy sapesse cucinare e dalle ricette che vantava di saper fare. Verso ora di cena, portarono il vassoio con il cibo per Sharon.
Andy era a letto già da parecchie ore, con tutti gli elettrodi attaccati, le ventose per il controllo del battito cardiaco e ogni mezzora la fascia al braccio sinistro si gonfiava per misurare la pressione.
La flebo teneva il suo corpo idratato e gli avevano dato da bere una sostanza gelatinosa, che non aveva capito bene a cosa servisse. Era sveglio e tutti i rumori, i suoni delle macchine a cui lo avevano attaccato cominciavano a stressarlo. Continuava a sbuffare, mentre Sharon stava consumando la cena seduta sul letto.
“Sharon.” La chiamò sottovoce.
“Sì Andy.” Rispose dall’altra parte della tenda.
“Come è la cena?”
“Non ti perdi niente, se è questo che vuoi sapere.”
“Quella roba gelatinosa che mi hanno dato, mi ha lasciato un saporaccio in bocca, sono stufo. Mi sto stressando.”
“Non posso darti nulla da mangiare, dopo devi fare degli esami, non vorrei che ti facesse male.”
“Vorrei del budino …”
“Sei sicuro, mi pare che il dottore abbia detto che non dovessi mangiare nulla.”
“Non mi pare abbia detto che non posso mangiare, sì mi faranno degli esami, però … quel gel era disgustoso.”
“Vuoi del budino?”
“Magari…” Disse Andy sorridendo. “Ma sei sicura di volertene privare?” Disse sgranando gli occhi e pregustando di mangiare il budino.
“Tranquillo Andy, mangerò budino vero, quando usciremo da qui.” Disse Sharon alzandosi dal letto e cercando sul tavolo un cucchiaino pulito.
“Il mio budino è molto meglio … però, mi devo accontentare.”
“Ecco, ho preso un cucchiaino pulito. Ecco, … ma riesci ...” Sharon si avvicinò al letto, c’erano parecchi cavi e fili.
“Aspetta … sposta questo filo …”
“Attento Andy, stai schiacciando questo filo … prova … ecco …” Provò a mangiare da solo, ma i cavi lo ostacolavano e anche con l’ago della flebo nella mano, faceva fatica ad impugnare il cucchiaino.
“Mi fa male la mano, non riesco … accidenti!” Disse sconsolato.
“Aspetta, ti aiuto io. Dai a me.” Sharon prese il cucchiaino e si sporse su di lui. “Sposta il filo …”
“Aspetta, stai schiacciando questo …”
Si ritrovarono viso a viso, naso a naso, Sharon era sopra Andy. Sentivano i loro respiri, i loro occhi erano gli uni attaccati all’altro, non volevano staccarsi. Quel momento sembrò durare un’eternità.
“Sharon …” Sussurrò senza fiato. Sharon si alzò, come risvegliata da un momento di catarsi. Sorrise imbarazzata “Scusa Andy, non volevo starti addosso, ma … ecco …aspetta …”
“Cosa vuoi fare?”
“Avanti ti imbocco, non hai fatto così anche tu?” Disse soddisfatta. Andy la guardò perplessa e sorrise: “Ti stai prendendo la rivincita, ammettilo.”
“Perché non stai zitto e mangi il budino? Dai!” Lo imboccò, mangiò un boccone e gustò il sapore dolce del budino.
“Che buono!” Sorrise come un bambino felice.
“Mi fa piacere che ti piaccia, perché c’è solo questo!” Gli diede un altro cucchiaino di budino e sorrise, Andy si stava rilassando, risero insieme e finì tutto il budino. “Questa è l’ultimo cucchiaino, gustalo bene!” Disse sorridendo.
“Grazie.”
Mise il contenitore del budino insieme al resto del cibo sul vassoio e lo depose sul tavolo. Tornò da Andy e si sedette. “Allora sei più tranquillo?”
“Adesso sì, ti ringrazio, parlare un po’ e mangiare il budino mi ha rilassato e messo di buon umore.”
Entrò il dottore per controllare i parametri di valutazione di Andy. “Bene tenente, sta procedendo tutto in maniera perfetta, tra otto ore potremo lasciarla libero, avremo tutti i parametri e i valori che ci servono.
“Posso avere un altro budino?” Chiese candidamente.
“Come un altro budino!? Ha mangiato!? Perché ha mangiato e non ci ha avvisato!?” Chiese il dottore allarmato.
“Senta dottore, volevo solo avere un altro budino, quel gel che mi avete dato mi ha lascito un saporaccio …” Disse Andy perplesso.
“Doveva dirmelo, accidenti!” Disse il dottore contrariato.
“Perché cosa sta succedendo?” Chiese Sharon.
“Non è stata un buona idea, quanto ne ha mangiato?”
“Qualche cucchiaio …” Disse Andy, Sharon lo guardò e lo fulminò con uno sguardo. “Ok, ho mangiato tutto il budino. Ma cosa c’è che non va?” Rispose Flynn preoccupato.
“Le abbiamo fatto assumere un gel, per poter fare in ultimo un esame di contrasto, se ha mangiato, dobbiamo farle una lavanda gastrica per pulire l’intestino e ripetere le somministrazione.”
“Ma è proprio necessario?” Chiese Sharon.
“Temo proprio di sì e non abbiamo neanche molto tempo, altrimenti non servirà più a niente.” Schiacciò il pulsante per chiamare l’assistenza e arrivò subito un infermiere. “Avvisi i suoi colleghi, dobbiamo fare subito una lavanda gastrica al tenente.”
“Sissignore.” Disse L’infermiere.
“Aspetti dottore, parliamo un momento …” Disse Andy.
“Ha scelto di collaborare, quindi deve essere collaborativo, se vuole la sediamo, così sarà più soft la cosa.”
“No, non voglio essere sedato. Dottore, mi farete male? Mi spieghi come funziona.”
“Non le faremo male, però non sarà piacevole. Inseriremo un sottile tubo tramite la bocca, il tubo giunge fino nello stomaco superando il cardias e asporteremo piccole quantità di liquido dallo stomaco per mezzo di un aspiratore. Laveremo lo stomaco con somministrazione di acqua a temperatura corporea. Le daremo del carbone vegetale attivato e la lasceremo riposare per qualche ora. Chiamerò altri infermieri per tenerla immobile durante il trattamento.”
Sharon si avvicinò e disse: “Dottore non servirà fare alcuna sedazione o chiamare gli infermieri, il tenente Flynn possiede un grande autocontrollo e sono sicura che non farà nulla per opporsi a questo trattamento, vero tenente?”
“Ehm … certo capitano.” Rispose poco convinto.
“Io starò qui vicino, per dare la giusta motivazione e rilassarlo. Quindi dottore se vuole procedere. Pronto tenente?” Disse Sharon fissandolo negli occhi. Andy vide quei due occhi verde giada fissarlo e si sciolse, avrebbero potuto toglierli la pelle di dosso, non avrebbe opposto alcuna resistenza. Andy fissò Sharon negli occhi “Certo capitano, sono pronto!” Disse con voce forte e risoluta.
“Bene, allora cominciamo. Infermiere possiamo procedere.” Disse il dottore. Fecero sdraiare Flynn, Sharon si mise vicino al letto, in modo che Andy potesse vederla e prese la sua mano e la strinse senza dare fastidio al dottore.
Andy la guardò, Sharon sorrise, rassicurandolo, gli sussurrò che era un cavaliere senza macchia e senza paura, in quel momento il dottore disse: “Cominciamo!” Inserì il tubo e cominciò il trattamento. Non era nulla di particolarmente doloroso, Andy era abituato a sentire il dolore delle costole inclinate o rotte, del labbro rotto e della testa che aveva sbattuto da qualche parte. Era un fastidio, continuo, interno al suo corpo. Sharon continuava a guardarlo e a fargli coraggio, stringeva la mano. Avevano infilato quasi tutto il tubo, Andy sentiva il corpo estraneo entrare, come un soffio. Questo era fastidioso. Corrucciò la fronte, Sharon gli disse che si stava comportando benissimo e lo incoraggiò ancora. Andy si concentrò e puntò gli occhi su di lei, era davvero bellissima!
Adesso sentiva un liquido tiepido che stava entrando, questo era molto fastidioso e gli faceva un po’ male, d’istinto con la mano sinistra prese il polso dell’infermiere, che si fermò e gli disse: “Calma tenente, mi lasci il polso. Stiamo per terminare.”
Sharon vide la reazione, avvicinò il suo viso al quello di Andy e sussurrò di rilassarsi e di lasciare il polso. Andy lasciò immediatamente la presa, abbassò la mano e la distese lungo il corpo. Sharon sorrise e gli diede un bacio sulla fronte: “Bravo ragazzo.”
Andy si perse in quel tocco, le labbra così morbide e carnose, il calore del respiro, il sorriso e i suoi occhi, in cui avrebbe voluto perdersi per l’eternità.
“Abbiamo finito.” Disse il dottore, tolse il tubo e si complimentò con Andy per l’autocontrollo. Terminata l’operazione, diedero del carbone attivo a Andy, era stanco e provato, nonostante non avesse dimostrato alcuna reazione.
“Adesso aspettiamo un paio d’ore, se tutto va come deve andare, ripeteremo la somministrazione del gel e faremo la radiografia a contrasto. Questa volta non mangerà nulla, vero tenente?”
“E’ anche colpa mia dottore, non avrei dovuto dargli nulla.” Disse Sharon.
“Adesso lasciamolo riposare. Capitano come si sente?”
“Sono un po’ stanca.”
“Si metta a letto, controlliamo la temperatura e tutti i parametri.” Sharon si mise a letto, era stanca. Sistemarono Andy, gli diedero il carbone attivo e lo sistemarono con tutti i tubi e gli elettrodi. Tolsero la fascia per la pressione e per il cuore e lo lasciarono riposare. Silenzio.
Continua …243Please respect copyright.PENANAdodc7ZL8SD