A inizio della lezione, il coach disse che si sarebbe dovuto allontanare per un po’ di tempo, insieme agli altri coach che erano presenti. In quella fredda mattinata di dicembre erano presenti le prime due classi, compresa la mia, e la Prima Squadra rossa ad allenarsi. Fu il team di Rory a prendere momentaneamente il posto del nostro allenatore.
Roberto ci invitò a iniziare con i giri di corsa, da fare tutti insieme. Se prima le ragazze temevano i suoi occhi severi, adesso non ne avevano più il timore. Così mi dissero in confidenza mentre correvamo fianco a fianco. Alla fine dei giri, iniziarono i soliti esercizi da fare. Erano esercizi che facevamo spesso, ma alcuni ragazzi e ragazze approfittarono per chiedere aiuto o di far controllare se andassero bene o meno. Io e Clarissa ne approfittavamo per commentare tale situazione mentre facevamo gli addominali in coppia.
«Guarda come si approfittano anche di Rory» Le dissi sottovoce quando avevamo i visi abbastanza vicini da poterlo dire senza il rischio di essere ascoltata. Rory stava aiutando una ragazza con la sua serie di addominali, tenendole fermi i piedi.
Clarissa mi guardò ridendo. «Ma a lui interessa solo svolgere il suo compito. Quindi non ci pensare».
Avrei voluto avere Rory qua, ma poco dopo si avvicinò Roberto che ci consigliò di incrociare le gambe, piuttosto che i piedi. Tenne ferme le nostre gambe.
«Meglio così, no?» Disse poi.
«Molto meglio, grazie Rob» Gli risposi. Ci chiese come stavamo, ne approfittò per fare due chiacchiere con noi.
«Non vediamo l’ora di averti in team, Rei»
Gli sorrisi, poi lui mi disse: «Preferiamo che sia tu a prendere il posto di Alessandro, non una persona qualsiasi».
Era da tanto che non sentivo dire il suo nome. Lo ringraziai e gli accarezzai i capelli. Roberto, Angela e Michela era come una seconda famiglia per Rory, in quei momenti ne capivo il motivo. Pian piano iniziavo a sentire lo stesso. Loro, Clarissa e Mirko erano la mia seconda famiglia.
«E abbiamo anche la nostra dolce Clarissa» Aggiunse poi. Lei arrossì.
Roberto venne poi chiamato da Angela, ci disse di continuare così ancora per un po’. Rory ne approfittò per venire da noi.
Lo fulminai con lo sguardo, lui mi guardò.
«Clari, sai cos’ha la nostra Rei?» Domandò.
Io e lei ci scambiammo sguardi complici, poi ridemmo. Gli tirai la guancia. «Te lo farò sapere stasera a cena» Gli dissi.
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Finimmo gli allenamenti un po’ prima del solito. Negli spogliatoi c’erano ragazzi e ragazze dell’altra classe, commentarono a voce bassa cose incomprensibili. Sentii bisbigliare tra di loro un “Reina Williams, la sorella di Rory. Quella che è tornata dal portale” o un qualcosa di simile. Clarissa disse di ignorare. Entrò anche Luciana poco dopo, che ci salutò.
Poi una ragazza di quel gruppetto si avvicinò, era la ragazza che chiedeva sempre aiuto Rory durante la lezione. Era parecchio più alta di me. Mi squadrò in modo curioso, poi disse:
«Sei Reina Williams, giusto?» Domandò.
Confermai e chiesi il motivo di quella domanda.
«Ti abbiamo visto con il team di Prima Squadra prima a lezione. E pensiamo te la stia tirando un po’ troppo, solo perché sei la sorella di Rory e perché sei uscita da un portale non ti sembra di fare troppo la civetta?».
Feci una faccia interdetta al seguito di quella frase, speravo di aver sentito male.
«Scusami?» Domandai. Luciana e Clarissa si guardarono interdette altrettanto.
«Hai sentito bene, dovresti imparare a volare basso».
«Io so chi sei. Sei Elaina Carrel, ho sentito parlare di te» Intervenne Luciana «Non porti una bella reputazione, ti piace giocare a fare il capo nella tua classe e prima di venire qua, non sei stata una degna cittadina».
Guardai Luciana, poi mi avvicinai ad Elaina.
«Mi dispiace di averti turbata, non so chi sei, non ti conosco. Non sapevo di esser tornata all’asilo, ma fidati che quando sarai sotto l’orda di demoni di classe alta, non penserai più a chi fa la civetta né con chi» Risposi, quella situazione mi stava facendo irritare «E per la cronaca, io sono la sorella di Rory e Spike, e in quel team ci sono i miei amici. Te e le tue amiche dovreste prendere seriamente la situazione»
Elaina rimase in silenzio, non seppe cosa dire. Le sarebbe piaciuto mettere i piedi in testa a qualcuno di nuovo, ma in quel momento si spaventò nel vedere i miei occhi. La vidi tremare.
«Cos’hai nei tuoi occhi?»
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Mi girai verso Clarissa, quest’ultima diceva che avevo gli occhi totalmente neri. Era spaventata e preoccupata, ma riuscì a gestire la situazione. Poggiò le sue mani sulle mie spalle, cercando di calmarmi. Disse a Luciana di chiamare Rory, poi invitò le ragazze ad allontanarsi.
«Clari?» Non capivo che stesse succedendo. Mi strofinai gli occhi, sentii uno strano fastidio, poi udii una voce. La testa sembrava esplodermi, mi sembrava di aver sentito la voce di Azahal.
«Piccola umana» Era la frase che sentii, sembrava udire un lontano eco. Sentivo la pelle tirare, avevo voglia di urlare. Elaina disse alle sue compagne di uscire, mentre lei restò. Sebbene spaventata.
«Ci penso io Rei, mi senti?» Penso fosse la voce di Clarissa questa.
«Clari, che succede?» Forse questa era la voce di Rory. Sembrava di vivere l’incubo della scorsa notte.
Qualcuno mi fece sedere sulla panchina, sentii delle mani accarezzarmi il viso. Ma avevo la vista offuscata in quel momento, sentii la voce di Azahal una seconda volta.
«Ho paura sia stata colpa mia, ho attaccato Reina e detto cose idiote»
«Non è stata colpa tua, ma dovevi evitare comunque!» Clarissa.
«Hai fatto una bambinata che potevi evitare» Luciana.
«Non è il momento di discutere ragazze, ne parliamo dopo» Una voce maschile. Rory. Mi stava chiamando. Riuscii a tornare in me, avevo davanti il viso di Rory, si era preoccupato. Mi accarezzava quasi tremando.
«Rory» Dissi. Lui tirò un sospiro di sollievo, poi mi abbracciò. Mi baciò tra i capelli almeno un centinaio di volte.
Quando si staccò da me, lo guardai. Poi notai che c’erano le mie amiche, insieme a Elaina. Lei mi guardò dispiaciuta. Rory la guardò, poi guardò le altre ragazze. Domandò cosa fosse successo, Elaina tentò di spiegarlo. Ammise di aver fatto una stupidata.
«Hai detto che fa la civetta con il team, Elaina» Specificò Luciana. Rory spalancò gli occhi a tale affermazione.
«Lasciamo perdere. Luciana, tu ed Elaina è meglio che andiate. Devo parlare con mia sorella e Clarissa» Disse infine Rory.
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Una volta che uscirono, ringraziai entrambi di esserci stati.
«Lo sai che al primo posto ci siete tu e Spike» Disse Rory, sorridendomi e accarezzandomi «E ovviamente anche Clarissa».
Lo guardai stupita, Clarissa fece uguale. Per lui fu un pensiero naturale.
«Fai parte della nostra famiglia anche tu, soprattutto ora che stai con Spike» Disse.
Spostai una ciocca dei capelli di Clarissa dietro l’orecchio, la guardai fiera. Per Rory, Clarissa aveva sempre fatto parte della nostra famiglia, ma ne era sempre stato distaccato. Sapere e vedere che ora ci teneva davvero, mi rendeva felice.
«Grazie Rory, davvero. Voglio bene a entrambi» Disse felice «Ma ora vi lascio un po’ soli». Quando uscì, Rory mi chiese cosa le avessi detto di noi.
Feci finta di nulla, scherzando.
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