Dopo aver indossato la mia divisa, io e Rory raggiungemmo l’aula dove si tenevano le riunioni d’emergenza. In quell’aula si decidevano sempre le nuove direttive riguardanti le missioni, le novità, le nuove scoperte e quant’altro. Era una sorta di quartier generale dell’Istituto I.
L’aula era già piena. I capisquadra delle Prime Squadre, i docenti rappresentanti e Spike avevano già preso il loro posto. Spike si alzò avvicinandosi a me non appena mi vide.
«Il sangue è in fase di analisi, ti farò sapere appena avrò i risultati» Disse Spike.
«Grazie Spike» Dissi sorridendogli «Ci sono tutti?»
«Sì, non manca nessuno»
Il professor X mi invitò ad andare a capo tavola e iniziare a comunicare tutto quello che avevo bisogno di comunicare.
«Cara, lasciamo a te la prima parola, raccontaci tutto» Disse la docente di Alchimia.
«Prima di tutto, vi ringrazio per essere qua. Quello che sto per raccontarmi ha dell’inverosimile e temo stiamo combattendo una guerra che non avrà pace. Ma ho bisogno di raccontare tutto dal principio»
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Raccontai di cosa vidi appena catapultata dentro il portale, della vasta landa deserta con il cielo rosso come il sangue. Raccontai di essermi ritrovata in mezzo a un’orda di demoni, che furono fermati da un demone particolare, spaventoso, da far gelare il sangue soltanto alla vista. Raccontai del Re dei Demoni, Azahal. Raccontai di come quel demone mi aveva portato al suo palazzo, che mi aveva fatto cambiare da un altro demone simile. Era una sua serva, spiegai. Raccontai nel dettaglio di com’era fatto quel demone, raccontai di come Azahal mi aveva spiegato il motivo per cui ci avevano fatto guerra.
«Quindi era come alcuni credevano. Dietro a tutte le invasioni c’è una mente che architetta ogni attacco» Disse il professor X.
«Sì, esatto! Un demone con le stesse capacità di noi umani. Parlare, ragionare, ascoltare. Riesce a comprendere le nostre lingue. Ma sempre con la mentalità di un demone, di un mostro! E non vi ho ancora detto tutto, c’è altro»
Spiegai che non era l’unico, che c’erano altri Re dei Demoni. E un popolo di demoni, oltre ai mostri che affrontiamo ogni giorno, spiegai. Spiegai e parlai anche della differenza di percezione del tempo. Che per me erano passate solo due ore massimo, ma qua son passati quasi due mesi.
«Questo è destabilizzante» Disse la docente di Alchimia, guardando poi Rory e Spike. Poi guardò me «Troverete il modo per rimediare a tutti, soprattutto tu Rei» Le sorrisi.
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Poi dissi la cosa più terribile e minacciosa.
«Ricordo perfettamente alcune delle ultime parole che mi ha detto prima di spedirmi di nuovo qua. Azahal mi disse “Dirai loro che siete spacciati, perché presto saremo noi a farvi visita. Non appena riacquisteremo i nostri poteri. Perché i demoni che invadono le vostre città, le vostre case, sono legati a noi. Basta che mangino un pezzetto della vostra carne per mandarci un pezzetto di potere” » Ripetei le stesse parole del demone, le dissi tremando. Rory, che era accanto a me, mi strinse la mano.
Erano tutti visibilmente scioccati, con le mani tra i capelli. Alcuni si erano alzati e giravano intorno alla stanza.
«Siamo spacciati» Disse il professor X.
«Dobbiamo crederle, Williams? È tutto vero? » Domandò un docente.
«Sì, è tutto vero» Risposi.
«Oh, Gesù…»
«Allora entriamo da loro e tagliamo il problema alla radice. Mandiamo a fuoco il loro regno» Intervenne un professore.
Magari fosse così facile, pensai.
«Non possiamo. C’è un’ultima cosa importante. Non so quanto sia vero ciò che mi ha detto, ma…» Esitai, ma dovevo trovare il coraggio di dire quello che stavo per dire.
Spiegai che solo chi aveva sangue di demone poteva attraversare il portale, senza morire. Ne bastava anche un solo goccio.
«Ma tu non puoi avere sangue di demone. Tu non sei un demone» Disse Spike.
Per fortuna i professori sapevano che non ero davvero loro sorella di sangue; quindi, non avevo problemi di spiegare alcuni dettagli.
«Il demone mi ha detto che non ricordandomi dei miei primi cinque anni di vita, potrebbe essere possibile qualsiasi cosa. Lui è convinto, perché sono entrata nel portale senza morire» Dissi piangendo.
«Non è possibile» Disse Rory «Te l’avrà detto per mettere terrorismo a te e a noialtri. Dicendo così sa che noi non entreremo per fargli guerra».
I professori iniziarono a preoccuparsi e a guardarmi in modo preoccupato. Pensavano di avere davanti un possibile mostro. Ad eccezione, il professor X che intervenne subito.
«Io non credo che la nostra Reina sia discendente di un qualche demone. Spike, sbaglio o state analizzando il sangue di questo re dei demoni, Azahal, o come diamine si chiama?» Spike annuì «Bene, analizza il sangue di tua sorella e vedi se trovi qualcosa che li possa collegare, ma ne dubito»
Il professore mi guardò, come se volesse dirmi che credeva in me. Riuscì anche a far tornare la calma nell’aula.
«Sarà fatto» Disse Spike.
«Bene, se questo è tutto, direi di iniziare ad avvertire i piani alti. A questo punto dobbiamo farlo. Non possiamo nasconderlo e abbiamo bisogno di metter su un piano di emergenza. Bisogna avvertire non solo l’Italia, ma l’intero mondo» Aggiunse infine il professore.
I professori acconsentirono, dichiararono chiusa la riunione. Alcuni di loro mi abbracciarono, felici di riavermi tra loro. Il caposquadra di Rory si avvicinò e mi disse che si sarebbe aspettato grandi cose da me, dopo tutti questi avvenimenti. Lo ringraziai, ma gli dissi che non stavo facendo nulla di grandioso.
«Stai solo dando una piccola speranza all’umanità. Secondo me non siamo spacciati, ma abbiamo il vantaggio di sapere adesso» Aggiunse.
Lo ringraziai e lo salutai. Spike poi mi chiamò per seguirlo in laboratorio.
«Dovrò prelevare il tuo sangue» Disse, mettendomi una mano sulla schiena.
Rory decise di venire con noi.
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Arrivati in laboratorio, Spike ci accompagnò nella stanza dove venivano fatti i prelievi. Mi fece accomodare sull’apposita poltrona, mi invitò a togliere la giacca e la camicia. Seguì la procedura per il prelievo, mi trattò dolcemente. In quel momento vedevo un ricercatore serio e professionale, ma allo stesso tempo vedevo il mio premuroso fratello maggiore. Rory osservava di fronte a me, in lui non riuscivo più a vedere solo il fratello che mi aiutava a dormire quando avevo paura, ma vedevo qualcosa di più.
«Non posso immaginare quel che ti è successo. Non voglio immaginarlo. Mentre noi eravamo qui, tu eri lì, con quello schifoso demone che ti ha toccata, ti ha minacciata. Poteva ucciderti. E noi non potevamo fare nulla, potevamo non sapere nulla» Disse Rory, non l’avevo mai visto così arrabbiato «Per colpa di quella merda l’umanità soffre da secoli, per colpa sua ho perso il mio migliore amico» Continuò a dire, stringendo i polsi.
«Rory, calmati. Provo una rabbia incredibile anche io, ma non è il caso adesso. Dobbiamo mantenere la calma» Disse Spike, finendo di prelevare il mio sangue. «Ecco, ho fatto. Come ti senti?» Domandò, accarezzandomi il viso.
«Tutto nella norma» Dissi, mentre Spike mi mise il cerotto.
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Spike si diresse in laboratorio delle analisi a portare la provetta, poi tornò da noi che stavamo aspettando nella Hall dell’edificio. Rory ed io stavamo spaparanzati sui divanetti, guardando dalla grande vetrata la neve che scendeva. Son passata dal vedere le foglie colorate dell’autunno al vedere la neve di dicembre in sole due ore.
«Non avremo i risultati fino a domattina, direi che meritiamo un po’ di riposo» Disse Spike quando arrivò.
«Io non ho più la mia stanza» Dissi. Mirko aveva rubato la mia camera.
«La docente di alchimia ha detto che puoi dormire nella stanza di Rory per stasera. Domani ti verrà segnata una nuova stanza o ti faranno tornare con Clarissa, si vedrà. Purtroppo, io lavorerò fino a tardi stasera, quindi non vi raggiungo per dormire con voi» Aggiunse Spike.
«Tranquillo, ci penso io a nostra sorella» Disse Rory. Lo guardai.
Mi aspettava un’intera notte con Rory, da soli.
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