Cap. 29
Quattro mesi prima
“Capitano Raydor.” Disse Andy sorridendo.
“Tenente Flynn. E’ già tornato operativo?”
“Ho terminato il colloquio con il dr. Joe. Sono abilitato, però ho preso qualche giorno di ferie. Lei riprenderà subito?”
“Anch’io ho preso qualche giorno di ferie, andrò a trovare i miei figli.” Disse Sharon arrivando davanti agli ascensori. Entrarono entrambi in ascensore, era quasi pieno, arrivato al piano si svuotò leggermente e si chiusero le porte. Al piano successivo entrò parecchia gente, erano pigiati l’un vicino l’altro.
“Scusi capitano …” Disse Andy girandosi per far entrare altre persone, erano l’uno vicino all’altro. Sharon sentiva il calore del suo corpo vicino, sentiva il respiro, la prestanza fisica. Erano viso a viso, la fissò, Sharon sgranò i suoi occhi verde giada, era nervosa, si morse le labbra. Andy fissò le labbra carnose, si avvicinò come per baciarla, Sharon chiuse gli occhi e Andy si allontanò immediatamente. Un brivido lungo la schiena percorse il capitano, che la fece sussultare. Voleva assolutamente scendere, uscire, andare via e scappare. Aveva paura che Andy la baciasse, anche se il suo bacio, ce l’aveva ancora nella testa e nel cuore. Finalmente arrivarono al piano, scese parecchia gente e Andy si allontanò, dandole spazio. Arrivarono al piano del parcheggio, ora in ascensore c’erano solo loro due.
“Tutto bene capitano?” Silenzio.
“Sì … sì, certo tenente.” Disse Sharon imbarazzata.
“Capitano Raydor, ci vediamo.” Disse Andy e uscì dall’ascensore sorridendo.
“Bene … allora … ci vediamo tenente.” Disse Sharon annaspando, era confusa, cosa le stava succedendo? Non riusciva a capire. Si riprese e andò a passo sicuro alla macchina.
Arrivata alla macchina il capitano Raydor cercò di farla partire, ma la macchina non ne voleva sapere. Maledizione! Imprecò tra sé. Aveva chiamato l’assistenza e avrebbero mandato più tardi il carro attrezzi per l’assistenza. Passò il tenente Flynn in macchina e si fermò accanto.
“Ti accompagno a casa?” Chiese con tono sornione.
“Non è necessario, grazie.” Rispose secca.
“La tua macchina non funziona?”
“No. “Silenzio “Chiamerò un taxi.”
Andy scese dalla macchina e andò ad aprirle la portiera “Ti accompagno, prego.” Disse sorridendo.
“Grazie.” Disse Sharon sorridendo e salì in macchina.
“La macchina fa le bizze?” Chiese Andy.
“Pare di sì, maledizione, ora dovrò riorganizzarmi!”
“Cosa ti hanno detto dall’assistenza?”
“Passeranno più tardi a prendere la macchina, domani mi sapranno dire quando la posso ritirare … accidenti!” Imprecò Sharon, era contrariata, ora doveva riorganizzarsi.
“Senti, intanto ti accompagno a casa e se vuoi, domani mattina ti passo a prendere per venire in Centrale.” Propose Andy.
“Ok, grazie.” Disse Sharon sorridendo.
Arrivarono al condominio del capitano, Andy parcheggiò, le aprì la portiera e l’accompagnò fino alla porta. Quando furono davanti all’appartamento Sharon disse: “Senti Andy io …”
“Ehi …sono io. Non dirmi che hai paura di me?”
“No, non ho paura di te … “Silenzio. “Ho paura dei tuoi baci …” Mormorò e abbassò lo sguardo. Andy le sollevò il mento e appoggiò le labbra sulle sue: erano morbide e carnose.
Andy era immobile, davanti a lei, voleva che fosse Sharon a fare il primo passo. La sfiorò un paio di volte con le labbra, Sharon sembrava incerta sul da farsi, finchè non lo baciò con passione. Allora Andy spinse Sharon contro la porta, i loro corpi erano attaccati, sentivano i loro respiri, erano fronte a fronte. Andy rispose al bacio e l’abbracciò. Ripresero fiato e rimasero attaccati, quando Andy si staccò … “Ora devo andare … è meglio, ci vediamo domani mattina.” Disse dolcemente, le baciò la fronte e se ne andò.
Sharon rimase senza fiato, era stordita ancora da quel bacio appassionato. Andy Flynn sapeva baciare una donna, questo era certo, ora doveva capire quanto le piacesse, oltre ai suoi baci.
Sorrise soddisfatta e lo guardò andare via.
/
Una decina di giorni dopo essere usciti dal loro soggiorno forzato, Andy aveva invitato Sharon a cena per farle assaggiare la ricetta segreta dei Flynn e prepararle un budino, degno di questo nome. Sharon aveva accettato volentieri l'invito, stranamente le mancava la presenza di Andy, dopo tutti quei giorni trascorsi insieme, non vederlo e non parlare con lui era sembrata una cosa strana.
Dopo la cena, che definì spettacolare, andarono sul patio, per godersi la serata insieme. Risero ripensando a quello che avevano passato, alle reazioni, ai discorsi e mentre Andy stava raccontando della faccia di Provenza, Sharon lo aveva baciato con passione.
Andy era rimasto interdetto, immobile, non sperava in un bacio così sensuale e appassionato, Sharon si staccò e sorrise. "Ti ho sorpreso tenente..."
"Sei sempre una sorpresa, capitano." L'abbracciò e la baciò con altrettanta passione. Questa volta non si lasciarono, si assaporarono e si baciarono con desiderio. Andy avrebbe voluto portarla in camera da letto e amarla tutta la notte, ma non voleva forzarla, sperava che fosse Sharon a fare il primo passo.
“Anche tu mi hai baciato, sorprendendomi.” Disse Sharon.
“Io?!” Chiese Andy stupito.
“Sì, tu! Prima di lasciare il nostro soggiorno forzato, davanti alla macchina di Gavin!”
“Ah … quello …” Disse sorridendo. Risero entrambi e Andy si fece avanti e la baciò ancora, Sharon non si ritrasse, anzi, lo abbracciò e si strinse a lui. Si staccarono e sorrisero felici. Una brezza leggera si alzò, lei rabbrividì un momento e Andy le disse che era meglio rientrare.
“Se vuoi ti riaccompagno a casa, sei stanca?” Chiese Andy.
“A casa non mi aspetta nessuno.”
“Allora puoi fermarti tutto il tempo che vuoi. Mettiamoci sul divano, saremo più comodi, vuoi guardare un po’ di TV?” Si sedettero sul divano, Sharon si accovacciò a Andy, come era stata una loro abitudine.
“Domani pomeriggio devo incontrare il dr. Joe per la valutazione psicologica.” Silenzio. “Ho paura.”
“Sharon, vedrai che andrà tutto bene.” Disse Andy accarezzandole i capelli.
“Non mi va di raccontare tutto quanto. Non voglio rivivere di nuovo quell’esperienza.” Disse Sharon sospirando. Silenzio. “Se non fossi rimasto insieme a me … forse sarei morta.”
“Non dire così! Saresti guarita e tornata alla vita.”
“Allora perché non te ne sei andato quando ne hai avuto l’occasione?” Si girò e lo fissò negli occhi. Due occhi verde giada tradivano la paura e la tensione.
“Ehi, non abbandono il mio compagno.” Disse Andy cercando di consolarla.
“Scusa, sono un po’ nervosa, volevo andare subito a trovare i miei figli, invece devo fare prima questo colloquio. Mi ha un po’ innervosito, tutto qui.”
“Tranquilla. Se l’ho passato io, figurati tu! Avrai l’abilitazione.” Disse Andy sorridendo.
“Sarà. Ma sono nervosa.”
“Senti, se vuoi, dopo il colloquio ti posso accompagnare dai tuoi figli? Se ti va?” Propose Andy speranzoso.
“Verresti con me?” Chiese Sharon sorpresa.
“Sì.” Disse Andy sorridendo felice.
“Non ti sei stufato di stare con Darth Raydor?”
“Di te non mi stancherò mai … Ehm … scusa.” Disse Andy abbassando lo sguardo. Sharon rimase senza parole. Silenzio. Erano entrambi imbarazzati e si lanciavano qualche occhiata fuggevole.
“Non ti devi scusare … di nulla.” Mormorò Sharon. Silenzio.
“Senti, andiamo con la mia macchina, prima da Ricky e poi se vuoi andiamo a N.Y. insieme a trovare Emily. Adoro il balletto.” Disse Andy candidamente, facendo spallucce.
“Bugiardo!” Disse Sharon picchiettando la mano contro il petto di Andy.
“Lo prendo per un sì. Domani ti aspetto, dopo il colloquio con il dr. Joe partiamo, che ne dici?” Propose Andy, l’idea di stare ancora con Sharon lo rendeva felice.
“Suona bene …” Silenzio. “Andy io …”
“Senti Sharon, ci siamo baciati e ci è piaciuto. Almeno a me è piaciuto, però mi pare che anche tu abbia gradito.”
“Sì ho gradito.” Disse sorridendo.
“Senti, non facciamo promesse … vediamo come vanno le cose. Se succede qualcosa di bello per entrambi …” Propose Andy.
“Non voglio prendere impegni, magari pensi che sia una donna che si approfitta …”
Andy le mise la mano sulla bocca “Sssttt, va bene così. Penso che sei una donna bellissima e vorrei stare con te, solo se tu vuoi stare con me e godere della reciproca compagnia. Tutto quello che verrà lo valuteremo insieme, giorno per giorno.”
“Affare fatto, dire che può andare bene.” Disse Sharon soddisfatta.
Si spostarono in camera da letto, Andy le diede una maglietta dei Dodgers e un paio di pantaloncini, che Sharon indossò per dormire. Sharon si accucciò a Andy, sentiva il respiro, il calore del corpo, la mano che le carezzava i capelli. Avvicinò tutto il suo corpo a quello di Andy e avvolse i suoi piedi con quelli di Andy, erano caldi. Sorrise tranquilla e si rilassò, era felice.
Andy sentì il respiro di Sharon diventare regolare, si rilassò e si addormentò sereno.
Il mattino dopo, Sharon si svegliò e si accorse che Andy stava preparando la colazione, era in boxer e maglietta grigi, era sexy da morire!
“Ti sei svegliata? Ho preparato la colazione.”
“Hai già apparecchiato. Belle queste tazze! Aspetta … ma ci sono …” Disse Sharon prendendo le tazze e guardandole con sorpresa.
“Le ho prese con le iniziali, così non le possiamo confondere, la A per me e la S per te.”
“Allora avevi già premeditato di portarmi a casa tua per colazione!?”
“Ho sperato che succedesse ed è successo, sono un uomo fortunato.” Disse Andy lasciando la padella sul fuoco e abbracciando Sharon, erano vicini, naso a naso. Le diede un bacio e Sharon rispose con un bacio altrettanto carico di passione.
Andy si staccò all’improvviso … “I pancakes! Spero non si siano bruciati!” Tolse la padella dal fuoco e controllò il contenuto “Sono cotti, meno male, non si sono bruciati!”
“Evviva i pancakes!”
“Pronta per una colazione alla Flynn?!” Chiese Andy entusiasta.
“Prontissima!” Fecero colazione insieme e trascorsero il resto della mattina insieme, poi Andy l’accompagnò a casa per cambiarsi e preparare la borsa. Tornò a casa, preparò una borsa e andò in garage a sistemare la macchina per il viaggio. Era felice. Dopo il colloquio con il dr. Joe, Sharon e Andy partirono insieme per andare da Ricky.
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