Cap. 30
Quattro mesi prima
“Quindi c’è un cambio di programma?!” Chiese Andy. Sharon mise via il cellulare, aveva appena parlato con Emily.
“Beh direi che così è meglio! Sono contenta che Emily abbia preso qualche giorno per raggiungere Ricky a San Diego, così riusciremo a vederli entrambi. Non vedo l’ora!”
“Il viaggio non sarà molto lungo, sono solo 200 km scarsi fino a San Diego, arriveremo nel tardo pomeriggio, traffico permettendo.”
“Ci aspettano per cena, ho detto loro che un amico mi accompagnerà …”
“Wow, sono passato di livello … ora sono tuo amico.” Disse abbracciandola “Vorrei essere molto di più, per te … se lo vorrai ...”
“Cominciamo così Andy, poi vedremo.” Propose Sharon, non voleva affrettare i tempi.
“Bene allora andiamo! Sei più tranquilla, il colloquio è andato bene?!”
“Sì, mi sono tolta un peso! E’ andato tutto bene, sono contenta e ora voglio solo riabbracciare i miei figli.” Disse Sharon felice di partire.
“Allora si parte!” Esultò Andy.
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Quando arrivarono da Ricky ed Emily fu una grande emozione per Sharon, la paura più grande era quella di non rivedere i suoi figli. Aveva parlato con loro un paio di volte durante il soggiorno forzato con Andy, poi aveva preferito che Gavin li aggiornasse per non piangere davanti a Andy e al capo Johnson. Sharon aveva presentato Andy come il collega che non l'aveva abbandonata in una situazione difficile e delicata. Si erano aiutati l’uno l’altro e adesso era felice di presentarlo ai suoi figli. Sia Ricky che Emily avevano ringraziato Andy per essere stato vicino alla loro madre, dicendo che era il primo amico, che veniva presentato, dopo Gavin. Trascorsero insieme una bella serata, cenando insieme e i ragazzi raccontarono a Sharon tante cose su quello che stavano facendo: gli studi, i progressi, i nuovi amori. Andy era felice per Sharon, gli occhi le brillavano ascoltando i suoi figli, erano dei bravi ragazzi.
Sharon era più serena dopo avere visto Emily e Ricky ed era rilassata. I ragazzi aveva accolto Andy come un buon amico della madre, cosa molto rara, perché sapevano che il suo lavoro, le inimicava le persone. Erano felici di vedere la loro madre contenta di una presenza vicina e cordiale e sospettavano che fosse qualcosa di più, anche se Sharon ripeteva che erano solo colleghi e buoni amici. Forse però cercava di convincere più sé stessa, che gli altri.
Dopo un paio di giorni insieme, Emily dovette rientrare a N.Y. per le prove del balletto e anche Ricky non aveva più molto tempo a disposizione, doveva riprendere i suoi ritmi di studio e lavoro. La pausa di Sharon con i suoi figli era terminata, ma era felice. Andy l’aveva vista ridere fragorosamente, sentire la sua risata era una cosa nuova ed entusiasmate, l’aspetto di madre di Sharon l’aveva colpito per la dolcezza e la determinazione di una donna che aveva cresciuto da sola i suoi figli. L’ammirava tanto e ogni volta che la guardava, vedeva una sfumatura di Sharon Raydor di cui non si era mai accorto.
Sharon e Andy si stavano avvicinando sempre di più, per tornare a L.A. avevano deciso di fermarsi a Monterey per qualche giorno insieme, “Per capire i loro sentimenti.” Così aveva detto Sharon, davanti ad Andy che era incredulo.
Tra Sharon e Andy c'era stato qualche bacio, certo erano sempre più caldi, i loro abbracci erano avvolgenti e i loro corpi sembravano attrarsi.
Sharon aveva chiesto a Andy di prendere le cose con calma, molta calma e lui aveva rispettato questo suo desiderio, stava aspettando che fosse Sharon a fare il primo passo.
Arrivati a Monterey, in hotel Sharon aveva chiesto una camera matrimoniale e Andy non aveva opposto alcuna obiezione. L'hotel scelto da Sharon aveva la spa, alcune volte ci andava con il procuratore Hobbs e Gavin per rilassarsi e quindi lo conosceva bene. Andy fu felice di quella scelta, potevano davvero rilassarsi e rigenerarsi. Non sentiva la mancanza dei suoi incontri AA, anzi aveva scritto vari messaggini a Paul e a Provenza, che stava bene e che presto sarebbe rientrato a L.A. Paul sapeva che era con Sharon, mentre Provenza sapeva che aveva conosciuto una donna e pensava che il suo amico volesse rilassarsi in dolce compagnia.
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“Quali sono i programmi?”
“Vorrei portarti a vedere il porto da Cannery Row fino all’Old Fisherman’s Wharf. Sai che John Steinbeck trascorse qui un po’ di tempo? La fabbrica di sardine che dava la puzza a questo posto però non c’è più.”
“Pe fortuna!” Disse Andy ridendo.
“Ora ci sono tanti ristoranti carini e sale di degustazione.” Sharon si interruppe un momento “Scusa Andy … non volevo ...scusami.” Il volto divenne subito triste.
“Sharon portarti a degustare un buon bicchiere di vino è solo un piacere per me.” Disse Andy sorridendo.
“Ma non vorrei che ti sentissi …”
“Con te mi sento felice e non ho voglia di bere, se è questo che ti preoccupa.” Disse Andy rassicurandola.
“Ok. Poi vorrei portarti in spiaggia, sono bellissime!”
“Direi che è un ottimo programma!”
“Ho prenotato un trattamento per due alla spa. Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Mi hai accompagnato e sei stato insieme ai miei figli … ecco non pensavo …” Disse Sharon abbassando lo sguardo, i modi educati e rispettosi di Andy l’avevano colpita molto.
“Non mi devi nulla, se non la tua compagnia.” Disse sorridendo.
“Bene allora cominciamo!” Disse Sharon entusiasta.
Trascorsero insieme un paio di giorni girando e esplorando ogni luogo di Monterey. Pranzarono in spiaggia e in un piccolo ristorante inerpicato sulla collina. Trascorsero ore in spiaggia a giocare con le onde e a prendere il sole. Rimasero a guardare il tramonto abbracciati e felici.
Il trattamento scelto da Sharon era un massaggio di coppia, con tisana rilassante e bagno in acqua calda. Parlarono e risero insieme, dimenticando tutto e tutti, Andy si sentiva in paradiso, non credeva di poter stare con lei. Sharon era rilassata e serena, più tempo passava con Andy, più le piaceva stare con lui. La loro camera aveva una poltrona che dava sul balcone e quando c’era il tramonto si sedevano insieme, Sharon in braccio a Andy, a gustare quella dolce e romantica visione.
Quella sera, cenarono a lume di candela nel ristorante della spa. Avevano trascorso la giornata facendo shopping tra i negozietti, comprando souvenirs. Dopo cena, andarono in camera e guardarono il tramonto, erano seduti sulla poltrona che dava sul balcone. Verso sera, rinfrescò e decisero di rientrare in camera, si misero sul grande divano.
Si sedettero e Sharon si accovacciò ad Andy. Lui stava cercando qualcosa da vedere in televisione, quando Sharon si voltò e cominciò a slacciargli i bottoni della camicia.
“Sharon …” Gemette, sorpreso di vederla baciare il suo petto.
“Uhm …” Mormorò Sharon.
“Sei sicura? …” Sussurrò Andy ancora immobile, non sapeva cosa fare, era incerto, finchè Sharon cominciò a sdraiarsi su di lui, arrivò fino al viso e cominciò a baciarlo con desiderio. Andy non attese a rispondere al bacio con altrettanto desiderio, lasciò cadere il telecomando, l’avvolse in un abbraccio e con le mani cominciò a vagare sul corpo di Sharon.
“Andiamo sul letto …” Sussurrò Andy, la prese in braccio e la portò in camera. La depose sul letto e le tolse la camicetta, le sfilò i jeans con a seguire le calze sportive.
Andy si slacciò velocemente i pantaloni e se li sfilò via con annessi boxer e calzini e scarpe e si distese nudo accanto a lei, che era in intimo di pizzo. Che splendida visione mozzafiato! Due gambe da urlo, un seno morbido in cui perdersi. L’abbracciò portandola su di lui e le slacciò il reggiseno di pizzo, ora i suoi seni erano liberi, erano pelle a pelle. Sharon gemeva di piacere, le piaceva come Andy la toccava, senza fretta, sensuale, ogni tocco un fremito, un brivido lungo la schiena.
La fece rotolare sul lato e con due dita sfilò le mutandine, lei lo aiutò con un movimento delle gambe, che gli fece sgranare gli occhi, vedeva il paradiso. Cominciò a baciarla, dalle gambe fino ad arrivare alle cosce, toccò il suo interno coscia e Sharon rabbrividì.
Andy sorrise e si portò sopra di lei. Le baciò il pube e l’ombelico, salì fino ai seni e le succhiò i capezzoli, facendola gemere di piacere. Salì fino al collo e dietro l’orecchio, Sharon stava impazzendo, la strinse a sé e entrò dentro di lei, lentamente e lasciò che lei si aggrappasse con le gambe.
Sharon gemeva di piacere a sentire i loro corpi attratti l’uno dall’altro, ora erano così vicini che ne formavano uno solo. Andy cominciò a spingere piano, facendola gemere. Le spinte divennero più forti e ritmiche, le ondate di piacere non si placarono, finchè anche Andy aveva dato le ultime spinte di puro piacere. Si sdraiò accanto a lei, i loro respiri erano affannati e si stavano calmando, stavano tornando regolari. Sharon sorrise, era felice e Andy l’abbracciò, stringendola a sé, era l’uomo più felice del mondo.
Continua …244Please respect copyright.PENANA6yr3gxzgoe