Cap.39
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Sharon stava osservando Andy mentre dormiva nel suo letto. Aveva il respiro regolare, lo sbuffo del russare leggero, la fece sorridere. Osservò la ferita sul petto, il segno del pugnale che il capo Morrison aveva lasciato. Non era una ferita grave, ma sarebbe rimasta la cicatrice, a ricordo di quella sera, in cui avevano rischiato di perdere entrambi la vita.
“È la mia ferita in battaglia.” Aveva detto Andy sorridendo, non voleva che si preoccupasse, ma sapeva che quella cicatrice avrebbe ricordato per sempre quella storia, che aveva avuto un triste epilogo. Appoggiò leggermente la mano, sentì il respiro, percorse il profilo della ferita, intorno ai cerotti chirurgici.
“Sopravviverò anche a questa ferita …” Mormorò Andy, si era svegliato.
“Scusa, ti ho svegliato.”
“Non importa. Da quanto tempo mi stai osservando capitano?”
“Da un po’.” Silenzio. “Mi dispiace Andy per come sono andate le cose.”
“Doveva andare così. Mi dispiace aver creduto nell'amicizia, nell'onore, nella lealtà. Ammiravo Jeff, lo stimavo, per me era di esempio. Sono stato uno stupido.”
“No, non sei stato stupido. Hai dei valori e ci credi, facendo di tutto per difenderli. Tutto questo ti fa onore.”
“Quando chi credevo un amico ti tradisce, rimani male, sei ferito quasi a morte. Ma ti rialzi e vai avanti. Ora non importa più. Ho trovato altri amici veri, Provenza, Paul e i ragazzi della squadra. Il mio orgoglio si riprenderà.”
“E il tuo cuore?!” Chiese Sharon speranzosa. Silenzio.
“Il mio cuore ormai non mi appartiene più. Quando ho avuto paura di perderti, ho capito che ti amavo e avrei fatto di tutto per essere insieme a te. Insieme al mio cuore ho trovato anche il tuo.”
“Per questo hai disobbedito ai miei ordini?”
“Sì, capitano.”
Sorrise, prese le braccia di Andy e le portò sopra la testa, immobilizzandolo. Sharon salì sopra di lui, “Allora vorrà dire che dovrai rimediare in qualche modo.”
“Avrei già in mente qualcosa …” Disse Andy sorridendo e baciandola con passione.
Si amarono tutta la notte come se il mondo finisse e non arrivasse al giorno dopo. Il mattino seguente si svegliarono l’uno tra le braccia dell’altro e sorrisero felici al nuovo giorno.
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Quella mattina il capo Johnson era soddisfatto, aveva appena terminato la conferenza stampa davanti alle televisioni e aveva dichiarato di aver concluso il caso di omicidio del tenente Sully e di aver anche concluso un caso di omicidio ancora aperto avvenuto 12 anni fa. Aveva detto che stavano procedendo le indagini per risolvere la corruzione scoperta all'interno del Dipartimento di Polizia e in particolare nel distretto di Hyde e all’interno del FID.
Orgogliosamente il capo Johnson aveva consegnato l'encomio al tenente Flynn per essersi distinto ed essere riuscito a dare una svolta alle indagini e a risolvere entrambi i casi. Davanti alle telecamere il capo Pope, insieme al capo Taylor e al capo Johnson avevano dato l'encomio al tenente Flynn. Questa volta non si era potuto opporre e si era presentato in divisa per ritirare il premio.
Tutta la squadra della Crimini Maggiori era presente alla cerimonia che si svolse nel Dipartimento della Centrale, con i giornalisti della carta stampata e delle televisioni.
Provenza era contento per il suo amico, perché era riuscito a risolvere il caso di 12 anni fa e aveva scoperto la verità, seppur amara, ma aveva capito come erano andate le cose. Sperava che Flynn riuscisse a chiudere quella pagina della sua vita e andare avanti.
Insieme a tutta la squadra della Crimini Maggiori c'era anche il capitano Raydor, anche lei aveva partecipato attivamente alla risoluzione del caso, aveva dato una spinta con il suo contributo personale e le indagini al FID. Il capo Johnson era molto contento strinse la mano al Tenente Flynn e disse che poteva chiederle qualunque cosa.
Dopo tanti sorrisi e tante strette di mano si concluse la cerimonia, alla spicciolata tutti tornarono al lavoro. Rimase in fondo alla sala solo il capitano Raydor ad aspettare il tenente Flynn, che stava parlando con il tenente Provenza. Si stava congratulando con l'amico e gli stava dicendo che quella sera stessa nel solito bar dove andavano, avrebbero fatto un piccolo festeggiamento. Provenza salutò Flynn lasciandolo solo con il capitano Raydor.
“Sono contenta che ti abbiano dato l'encomio, lo meritavi.” Disse Sharon sorridendo.
“Veramente questo encomio l'ho ricevuto anche grazie a te. Sono riuscito a concludere questo caso grazie alle tue indagini e nessuno le ha formalmente citate e ti ha ringraziato pubblicamente.”
“Non ti devi preoccupare, sono abituata a lavorare nell'ombra. Lascia pure che sia così, non c'è alcun problema, sono soddisfatta e sono contenta che tu sia riuscito a chiudere il caso di Jeff.” Sharon abbassò lo sguardo “Anche se la risoluzione credo non sia andata secondo i tuoi piani.”
“Ho chiuso quella storia, indipendentemente da come siano andate le cose. Adesso voglio solo andare avanti.” Flynn prese la mano di Sharon “Senti, questa sera, ci sarà una piccola festicciola, perché non partecipi anche tu?”
“Non so Andy, sai la squadra non mi ha ancora accettato … però ci penserò. Grazie.” Disse Sharon abbassando lo sguardo. “Adesso dobbiamo tornare al lavoro.”
“Ok, ci vediamo.”
Flynn capì che questa volta il capitano Raydor era stata messa da parte e non lo meritava, quindi si recò nell'ufficio del capo Johnson e chiese, quello di cui aveva bisogno, come gli aveva detto.
Dopo aver terminato gli ultimi verbali e concluse tutte le operazioni, il capo Johnson licenziò la squadra e disse che potevano andare a casa. Prima che il capitano Raydor si allontanasse, il capo Johnson le chiese se potesse parlarle in privato in ufficio.
“Mi dica pure capo Johnson.” Disse il capitano Raydor chiudendo la porta.
“So benissimo che i nostri rapporti non sono idilliaci, non sono i migliori, ma volevo chiederle se questa sera potesse partecipare insieme a noi ai festeggiamenti per l'encomio del tenente Flynn. Ci terrei particolarmente che sia presente, capitano, perché parte della chiusura di questo caso è merito suo.”
“Capo Johnson non credo sia il caso che partecipi a questa serata …”
“Non accetto nessuna risposta negativa! Ci saranno il capo Pope e Taylor.” Silenzio. “Ci tengo che lei sia presente, Sharon, davvero. L'aspetto questa sera alle 20, ci vediamo.” Senza dare tempo di rispondere il capo Johnson uscì dall'ufficio, lasciando il capitano Raydor a bocca aperta.
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“Ciao Paul”
“Ciao Provenza, a cosa devo la tua visita, tutto ok?”
“Sì Paul, tranquillo. L’idiota è tutto intero e sta bene.”
“Bene.”
“Senti, volevo dirti che questa sera al Bootleg, sai il bar dove andiamo noi della Crimini Maggiori, ci sarà una piccola festicciola per l’idiota, che ha ritirato l’encomio.”
“L’ho visto in televisione, era emozionato … povero Andy boy …”
“Sarà felice di vederti questa sera, sai è una cosa tra amici … è alle 20.”
“Ci sarò di sicuro, grazie per avermi invitato.”
“Grazie per essere stato vicino all’idiota …”
“Ammettilo Provenza, gli vuoi proprio bene a Andy.”
“Ah …. Lascia stare. Ci vediamo stasera. Ciao Paul.” Disse Provenza andando via.
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Al Bootleg c’erano già tutti i ragazzi della squadra e anche il capo Pope e Taylor erano arrivati. Il capo Johnson si chiese se il capitano Raydor sarebbe andata e dopo qualche minuto la vide arrivare insieme all’avvocato Gavin Baker. Sharon aveva chiesto a Gavin di poterla accompagnare, non se la sentiva di andare da sola. Si chiedeva perché il capo Johnson avesse insistito così tanto alla partecipazione di quella serata. Però il capitano Raydor era felice dell’invito del capo Johnson, perché adesso si sentiva parte della squadra con cui aveva lavorato negli ultimi tempi.
Sharon indossava una camicia viola e un paio di jeans attillati con tacchi da urlo, come le aveva detto Gavin, quando era andato a prenderla. Andy vestiva una polo lilla e dei jeans, quando entrò, era emozionato e appena fece la sua entrata nel bar, ci furono applausi e grida di benvenuto.
Sorrisi e strette di mano seguirono per tutta la serata, congratulazioni e battute e tutto quanto fu davvero piacevole e divertente. Gavin era felicemente sorpreso di vedere come capitano Raydor fosse così interconnessa non solo con il tenente, ma con tutta la squadra della Crimini Maggiori, era felice per la sua amica. Era bello vedere Sharon far parte di un gruppo nel quale aveva lavorato duramente. Dopo un breve discorso di Pope, cominciò un po' di musica e tutti quanti si staccarono e si misero a chiacchierare e qualcuno timidamente si mise in pista a ballare. Andy vide che c’era anche Paul e andò incontro per salutarlo. “Paul, che bella sorpresa!”
“Ciao Andy! Sai il tuo amico Provenza non ha resistito e mi ha invitato.”
“Sono felice che tu sia qui.”
“E’ una bella festa. Ti ho visto in televisione, complimenti tenente!”
“Grazie.”
“Vedi che sei uno forte!” Disse Paul sorridendo “Stai andando alla grande, bravo Andy boy!”
“Grazie Paul, non sarei riuscito …”
“Non dire altro, goditi la serata e soprattutto ti sei accorto che la bella signora non ti ha tolto gli occhi di dosso?”
“Ma cosa dici Paul …”
“Lo sai di cosa sto parlando … adesso goditi la serata.” Disse Paul e si allontanò, andando a salutare Provenza.
Provenza aveva fatto notare a Paul, che Andy e Sharon erano vestiti abbinati allo stesso modo e si chiedeva se fosse solo una coincidenza. Paul sorrise.
Andy si avvicinò al capitano Raydor, era contento che avesse accettato l’invito del capo Johnson.
Sharon non gli aveva tolto gli occhi di dosso da quando era entrato nel bar, lo trovava molto sexy.
Il capitano Raydor si avvicinò a Andy e chiese:” Posso ballare con il festeggiato? Mi inviti?”
“Qui, difronte a tutti?!” Chiese sorpreso.
“Sì, perché?”
Andy sorrise, sapeva che stava chiedendo una cosa veramente difficile, voleva dire rendere ancora più esplicito il fatto che loro fossero insieme.
“Sì andiamo a ballare in mezzo alla pista, dove tutti ci possono vedere.” Disse Sharon sorridendo. Andy non se lo fece ripetere due volte e andarono in mezzo alla pista dove tutti potevano vederli ballare.
La musica era molto soft, dopodiché cominciò un lento. Allora si abbracciarono ancora di più, si strinsero avvicinandosi l’uno all’altro. Il capo Johnson diede un'occhiata furtiva, ma in fondo sapeva quello che ora era chiaro a tutti.
Julio sorrise e disse agli altri di pagare la scommessa, il resto della squadra diede i 20 dollari a Julio, aveva indovinato che Andy e Sharon si sarebbero messi insieme quella sera.
Il capo Pope guardò il capo Taylor e sorrise, sembravano una coppia davvero ben affiatata.
Andy e Sharon continuavano a ballare, sembrava che intorno a loro non ci fosse più nessuno, c'erano solo loro, la musica e nient'altro.
Andy sorrise e disse che era veramente felice, era quello che avrebbe voluto fare da tantissimo tempo. Sharon disse che avrebbe inviato una mail ai superiori, dicendo che aveva intrapreso una relazione con un ufficiale della Crimini Maggiori. Sorrise felice.
“Ti amo Sharon.” Mormorò Andy con la testa nei capelli di Sharon, respirò il suo profumo e desiderò di rimanere così per sempre.
“Ti amo Andy Flynn e non ti libererai tanto facilmente di me.” Disse Sharon stringendo ancora di più Andy vicino a sé. Andy alzò la testa e sorrise, non credeva che Sharon fosse così audace e rimase ancora più sorpreso quando lei mise le mani intorno al viso e lo baciò con passione. Lui rispose al bacio con altrettanta passione.
Qualcuno sorrise, qualcuno scosse la testa, altri alzarono il bicchiere per celebrare la nascita di una nuova coppia e di un nuovo amore.
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Fine
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Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia fino alla fine. Ringrazio per ogni recensione e spero vi abbia divertito.
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