Cap.33
Due mesi prima
“Sarai soddisfatto!?”
“Sharon … io …”
“Cosa Andy? Sei un bastardo come tutti gli altri! Me lo sarei aspettato da Provenza, da Sanchez … Ma da te … da te …” La voce si spezzò tra le lacrime. Sharon tirò un ceffone a Andy, che rimase immobile, sapeva di meritarlo.
“Scusami, ti prego.” Mormorò.
“Dalla squadra avrei potuto aspettarmelo, ma da te …”
“Sharon …”
“Non hai capito nulla, maledizione!”
“Sharon …”
“Tutto il tempo che abbiamo passato insieme e …. Bastardo!” Sharon lo schiaffeggiò un paio di volte, Andy rimase immobile, ma quando lei cominciò ad agitarsi e a prenderlo a pugni contro il petto e al viso, tentò di evitare i colpi, le prese i polsi e la bloccò con un abbraccio. Sharon continuava ad agitarsi e a gridargli contro che era uno stronzo, finchè le grida divennero un lamento e si accasciò in ginocchio, piangendo. Andy si rese conto che l’aveva ferita profondamente. Non immaginava che uno stupido disegno potesse fare tanto male. Si sentiva di merda, perché le aveva fatto tanto male, proprio lui, che diceva di amarla più della sua vita.
Lo stress e la pressione sul lavoro l’avevano colto impreparato, si era dimenticato dei commenti dei colleghi, delle allusioni di Provenza, del disprezzo che provavano per il capitano Raydor. Inoltre negli ultimi casi c’era state tante discussioni, divergenza di opinioni e i nervi erano tesi.
Alle continue discussioni che avevano avuto, Provenza rincarava la dose in ogni momento, aumentando la tensione e l’acredine verso il capitano Raydor. Andy era nel mezzo e spesso si trovava dalla parte della squadra a sparlare di Sharon. Aveva combinato un bel casino, gli si spezzava il cuore a vederla in quel modo, sapendo che era tutta colpa sua.
Sharon pianse tra le sue braccia e quando si calmò si alzò e gli disse che voleva andare a casa e rimanere da sola. L’accontentò, la riportò a casa e riuscì a malapena a darle un bacio sulla fronte, prima che Sharon chiudesse la porta dell’appartamento e quella del suo cuore.
Nei giorni successivi Andy aveva provato a chiamare Sharon, ma non rispondeva alle chiamate. Aveva provato a mandare degli sms e a lasciare messaggi in segreteria: non era servito a nulla, non aveva ottenuto alcuna risposta.
Passarono alcuni giorni, Andy aveva appena intravisto Sharon in Centrale e su una scena del crimine a cui stavano lavorando. Non lo aveva degnato neanche di uno sguardo e si comportava come se lui neanche fosse presente.
Quel giorno dopo il lavoro, Andy prese il coraggio a due mani e decise che le avrebbe parlato. Attese che il capo Johnson dimettesse tutta la squadra e andò al parcheggio, sapeva dove Sharon parcheggiava la macchina e l’aspettò.
Dopo una ventina di minuti, sentì il suono dei tacchi precedere il suo arrivo. Quando Sharon lo vide, si fermò, scosse la testa e riprese a camminare. Arrivò davanti alla macchina, lo guardò e schiacciò l’apertura elettronica, voleva andare via il prima possibile. Andy si mise in mezzo tra lei e la portiera, Sharon lo guardò e scosse la testa.
“Sharon aspetta, ti prego, parla con me!” Supplicò Andy.
“Tenente Flynn le ricordo che ci sono le telecamere nel parcheggio. Dovrei andare, se mi lascia passare …”
“Parlami, per favore. Non escludermi dalla tua vita, parla con me.” La supplicò Andy.
“Non abbiamo nulla da dirci. Devo andare tenente!” Salì in macchina senza guardarlo in faccia, il suo viso era di pietra, Andy si scansò, era ancora ferita e molto arrabbiata, doveva darle tempo.
Passarono altri giorni, Andy aveva mandato dei fiori a Sharon, scusandosi per quanto aveva fatto. Le aveva inviato sms e lasciato messaggi in segreteria telefonica, ma lei non aveva dato alcuna risposta. Andy riusciva a vederla solo al lavoro, era sempre più sexy e bellissima, aveva due gambe mozzafiato! Alcune camicette lo lasciavano senza fiato, Andy si era trovato a parlare con Sharon di un caso: era imbarazzato, tanto che Provenza lo aveva preso in giro, perché aveva balbettato. Il capitano Raydor si rivolgeva a Andy parlando solo di lavoro e anche se lui cercava un qualsiasi motivo per parlare con lei da solo, Sharon riusciva a sfuggire sempre via.
Andy era sempre più nervoso, sentiva che la stava perdendo. Tra loro non c’era più alcun contatto, sembravano due estranei.
/
Jack Raydor era tornato da Las Vegas, aveva finito i soldi ed era senza un posto dove stare. Tentò di ripulirsi al meglio e decise di andare dall’unica persona che poteva aiutarlo: Sharon.
Si presentò a casa di Sharon una sera, era un po’ tardi, ma tentò la fortuna e Jack Raydor si sentì fortunato, perché Sharon aprì la porta e ascoltò la sua storia. Non era la prima volta che Jack tornava da Sharon, sempre con belle parole e grandi promesse, che tutte le volte smentiva con il suo comportamento. Quella sera Jack vide che Sharon era vulnerabile, sembrava ferita e quindi sfoggiò il suo miglior viso da poker per farsi ospitare e cercare di riallacciare i rapporti con i figli. Jack rimase a casa di Sharon, era sorpreso di poter dormire sul divano, era un bel passo avanti, sapeva che poteva manipolarla e trarne un buon vantaggio. Jack frequentò gli incontri AA e preparò la cena per Sharon tutte le sere, aspettandola anche quando faceva tardi. Si era comportato bene e diceva di voler fare ammenda con Ricky e Emily e chiese a Sharon il permesso di contattare i ragazzi e di organizzare una cena tutti insieme, come una vera famiglia. Quella era l’unica buona notizia in un momento in cui al lavoro Sharon si sentiva a disagio, fuori posto. Sapeva che la squadra della Crimini Maggiori la detestava e questa cosa le pesava molto. Sapeva che Andy la fissava ogni giorno che si vedevano al lavoro e sperava di non vederlo, per non incrociare i suoi occhi, il suo sguardo. Sapeva che l’aspettava al parcheggio e controllava che arrivasse a casa sana e salva, ma era ancora arrabbiata.
La cena con Ricky ed Emily aveva reso Sharon felice, le sembrava di aver ancora una famiglia. Jack era stato adorabile con i ragazzi e aveva promesso loro che si sarebbero rivisti molto presto. Jack disse a Sharon che aveva fatto dei colloqui per cercare un lavoro e aveva visto una serie di appartamenti da prendere in affitto, però aveva bisogno di una caparra. Sharon si offrì per aiutare Jack economicamente, le era stato molto vicino e avevano trascorso alcune serate, che lei stessa si sorprese a definire piacevoli.
Finchè una sera, Sharon tornò dal lavoro provata, aveva discusso con il capo Johnson e aveva avuto uno scontro verbale con il tenente Flynn e il tenente Provenza. Era distrutta, demoralizzata, si sentiva infelice.
Jack la consolò, le aveva preparato una cenetta romantica e Sharon si era lasciata andare, bevendo qualche bicchiere di vino in più per rilassarsi. Jack aveva colto il momento giusto per tornare nel letto di Sharon, la coccolò e la fece sentire molto desiderabile, finchè lei non cedette alle sue lusinghe e fecero sesso. Sharon ne aveva bisogno, voleva sentirsi viva, dopo aver fatto sesso, Jack si alzò e andò a fumare una sigaretta in balcone, aveva una gran voglia di bere, ma doveva fare il bravo ragazzo. Sharon sapeva di aver ceduto per l’ennesima volta alle lusinghe di Jack, ma era arrabbiata ancora con Andy. Cominciò a sentirsi in colpa per aver fatto sesso con Jack, temeva che tutto finisse come le altre volte. Continuava a ripetersi che suo marito era cambiato e quando una sera rientrò a casa, trovò un biglietto di Jack che diceva che era confuso e doveva chiarirsi le idee. Aveva bisogno dei suoi spazi e di po’ di tempo per capire i suoi sentimenti. Sharon si accorse di essere stata una stupida e di essere caduta per l’ennesima volta nel giochetto di Jack. Controllò i contanti che aveva lasciato perché Jack potesse dare la caparra di tre mesi per fermare un appartamento e si accorse che erano spariti. Sorrise amaramente, c’era cascata ancora una volta come stupida e come una stupida era rimasta da sola.
/
Dopo qualche settimana, il tenente Flynn portò dei documenti da firmare per il capo Johnson al capitano Raydor. Entrò nell’ufficio del capitano Raydor, che non si era accorta che fosse entrato. Andy diede un colpo di tosse, per attirare l’attenzione e quando Sharon alzò lo sguardo rimase di ghiaccio, non si aspettava di vederlo. Era così elegante nel completo grigio chiaro con la cravatta blu e le bretelle dello stesso colore che si intravedevano sotto la giacca. Era sexy e trasudava sesso da tutto i pori della pelle, una magnifica visione! Sharon rimase incantata a guardarlo, mentre Andy gentilmente le stava dicendo che il capo Johnson gli aveva ordinato di portare i documenti che aveva in mano e di farli firmare. Quando smise di parlare, Sharon rimase ancora a fissarlo, deglutì e si svegliò come da un sogno.
Flynn sapeva che l’ultima volta che aveva parlato con il capitano Raydor, avevano discusso per delle prove, per decidere di chi fosse la competenza. Avevano litigato e anche Provenza si era intromesso. Sapeva che Sharon era ancora arrabbiata e ne aveva tutte le ragioni.
“Per favore, mi può firmare i documenti capitano Raydor?” Chiese Flynn educatamente. Non ottenendo risposta, ripetè la domanda e attese.
“Certo tenente Flynn, certo.” Disse sporgendo la mano per prendere i documenti. Andy le porse i documenti e si sfiorarono le dita. Sharon fremette al tocco e il suo volto non riuscì a mascherare la paura, che aveva di stare di fronte a lui. Si sentiva in colpa, aveva lasciato la loro relazione in sospeso e aveva fatto sesso con Jack. Si sentiva in colpa e non aveva il coraggio di guardarlo in quegli occhi marroni, che la stavano squadrando da quando era entrato in ufficio.
“Grazie tenente.” Disse Sharon, sperando che Andy se ne andasse. Andy stava per girarsi e andare via, quando le disse con dolcezza: “Ti prego di perdonarmi Sharon, per tutto quanto. Spero di poter parlare con te, da solo, non solo per lavoro.”
“Andy ho bisogno di tempo, ti prego dammi un po’ di tempo.”
“Sharon so che ti ho ferita e mi dispiace. Prenditi tutto il tempo che ti serve, ma ricordati che io sono qui, ad aspettarti. Non escludermi dalla tua vita, per favore.”
“Tenente è meglio che porti i documenti al capo Johnson.”
“Certo. Arrivederci capitano Raydor.”
“Arrivederci tenente Flynn.”
Continua …236Please respect copyright.PENANAQ9Oha5ExB7