Cap. 28
Andy si svegliò e si accorse di non essere nel suo letto, aveva le braccia di Sharon intorno al petto e le gambe incrociate nelle sue. Sentiva il corpo di Sharon attaccato al suo e appena fece un movimento, Sharon mormorò: “Dove credi di andare?”
“Devo fare pipì.”
“Ti accompagno.” Disse con voce impastata dal sonno, si spostò, si alzò, aspettando che Andy si alzasse. Era lento nei movimenti, doveva essere molto dolorante. Si alzò e respirò a fatica e lentamente si diresse verso il bagno, con Sharon che lo scortava a debita distanza.
“Posso andarci da solo, so dove è il bagno.”
“Ti accompagno.”
“Ok.”
Aspettò fuori che finisse e quando uscì, Andy trovò Sharon davanti alla porta ad aspettarlo.
“Hai paura che scappi via?” Chiese con un mezzo sorriso.
“Ti aspetto. Ti reggi in piedi a fatica, volevo accertarmi che stessi bene. Torniamo a letto.”
“Sharon non è una buona idea, adesso mi sono riposato, mi sento meglio e posso tornare a casa mia.”
“Casa tua è semi distrutta, la porta non si chiude e non puoi rimanere da solo. Quindi, vieni torniamo a letto.”
Si sdraiarono l’uno vicino all’altro, Andy era turbato, non si sentiva a proprio agio. Sharon sentiva l’inquietudine di Andy, si girò e appoggiò il braccio sul petto.
“Sharon … non è una buona idea … quando mi sono svegliato eri abbracciata a me. Non vorrei che tu …”
“Lasciati amare Andrew Flynn …” Disse Sharon baciandolo leggermente, Andy rimase immobile.
Lo baciò ancora, aspettando una risposta. Dopo averlo baciato, due tre volte, Andy rispose timidamente al bacio, allora Sharon si fece audace, prese le braccia di lui e le portò sopra la testa, lo bloccò ai polsi. Andy rimase sorpreso, sorrise stupito e riprese a baciarla con maggiore passione. Allora Sharon si sdraiò sopra di lui e disse: “Ti amo Andrew Flynn, ti amo maledettamente e non posso fare a meno di te! … Non sai quanto mi sono mancati i tuoi baci …” Gemette Sharon. “Non sai quanto ti voglio … Ti desidero più dell’aria che respiro …”
“Oh Sharon …” Sussurrò Andy.
Fecero l’amore fremendo ad ogni tocco, gemendo per ogni bacio. Andy si sentì vivo, come non lo era mai stato da quando Sharon lo aveva lasciato. Sentiva il fuoco della passione che lo divorava, il tormento della paura di perdere l’amore che gli aveva trafitto il cuore. Era spaventato e nello stesso tempo eccitato perché si sentiva vivo e sapeva di essere amato.
Sharon era affamata di Andy, le era mancato terribilmente, sentiva che le era mancata la sensazione di essere amata come l’unica donna al mondo. Era spaventata e nello stesso tempo eccitata, fare l’amore con Andy era una cosa che la faceva sentire viva e completa.
Quando le ondate di piacere che si regalarono l’un l’altro terminarono, crollarono entrambi sudati ed esausti e si addormentarono, come non accadeva da parecchio tempo.
Dopo qualche ora, Sharon si svegliò, si girò e trovò Andy accanto a lei. Sorrise, appoggiò la testa sul gomito e rimase a guardarlo.
“E’ da tanto che mi stai guardando?” Disse Andy con voce assonnata.
“Da un po’. Sei carino quando dormi.”
“Carino …” Sorrise, chiudendo gli occhi.
“Senti Andy, so benissimo che fare l’amore con te non cambia quello che è successo ...”
Andy sorrise, senza dire nulla. Sharon continuò: “So che non mi hai perdonato per quello che ho fatto, però vorrei che sapessi che tengo a te e vorrei che restassimo amici.” Andy scosse la testa e Sharon continuò “So che ti sto chiedendo parecchio … e se mi dici di no, bè lo capisco.” Silenzio. “Mi sembra giusto che tu vada avanti con la tua vita. Mi sta bene, ogni cosa che deciderai, ecco, tutto qui.” Silenzio.
“Senti Sharon … sono un po’ confuso. Non mi dispiace fare l’amore con te, sei una donna bellissima e … però … non credo di considerare la nostra relazione, come una buona amicizia. Non vado a letto con gli amici. Non voglio sembrare quello che si approfitta … perché ti senti in colpa.” Silenzio.
“Prenditi tutto il tempo che vuoi, non voglio metterti pressione. Voglio che stia bene e che tu possa contare su di me, per ogni cosa.” Disse Sharon sorridendo.
“Ti ringrazio di questo. Ci penserò.” Andy sorrise “Questa volta sono io a chiederti un po’ di tempo.”
Lei sorrise “Vorrà dire che ti aspetterò, come tu hai fatto con me.” Silenzio.
“Sharon … forse le cose non torneranno come prima.”
“Le cose non torneranno come prima, questo è sicuro, infatti ti chiedo di ricominciare una nuova storia con me. So che è una richiesta difficile, pensaci, aspetterò la tua risposta.”
“Adesso vorrei vestirmi e andare a casa mia, rimettere a posto tutto quanto.”
“Ti accompagno.”
“Sharon non è necessario.”
“Insisto tenente.”
Andy la guardò, sapeva che non avrebbe mollato la presa, quindi acconsentì ed entrambi andarono a casa sua. Sharon lo aiutò a rimettere a posto le cose e a ripulire il disastro che quegli uomini avevano lasciato. Sistemarono tutto quanto e sfiniti si sedettero sul divano.
“Abbiamo fatto un bel lavoro! Adesso sì che ha cambiato faccia, si può definire casa.”
“Grazie Sharon, non dovevi.”
“Mi ha fatto piacere. Preparo un thè caldo, che ne dici?”
“Dico che è una buona idea.” Silenzio.
“Andy, posso farti una domanda? Riguarda l’indagine.” Annuì con il capo. “La mia è solo una teoria, te la butto lì così … “
“Ti ascolto …”
“Hai mai pensato che Jeff potesse essere corrotto?” Silenzio. Sharon lo fissò, sapeva che stava dicendo una cosa poco piacevole.
“No. Lo escludo categoricamente.” Disse Andy con tono risoluto.
“Perché ne sei così sicuro?”
“Ho cominciato con Jeff e mi ha insegnato ogni cosa, su come fare l’agente sotto copertura. Ho trascorso con lui parecchio tempo, ho conosciuto la sua famiglia, i genitori e abbiamo condiviso nottate intere in appostamento. Non ci credo che fosse corrotto, non hai prove, come fai a dirlo?”
“Il modo in cui è stato ucciso … come il tenente Sully.” Disse Sharon.
“Quindi anche Sully era corrotto?”
“Forse. Non lo so.”
“E’ solo una teoria la tua.” Disse Andy.
“Qualche dubbio lo avevi anche tu, vero Andy? Ho letto i tuoi appunti, qualche dubbio ti è venuto, perchè non riuscivi a spiegare tante cose.” Disse Sharon fissandolo negli occhi.
“Cosa vuoi dire?” Chiese Andy, adesso era confuso.
“Dico che quando ti fidi ciecamente di una persona, bè, non vedi le cose in maniera obiettiva e se di questa persona hai una grande opinione, tutto ti sembra lecito.”
“Vuoi dire che non mi sarei accorto se Jeff avesse sottratto dei soldi o della cocaina?”
“Eri alle prime armi, lo hai detto anche tu, eri all’inizio…”
“Abbiamo passato tanto tempo insieme, sempre insieme. Potevamo essere una coppia …” Disse sorridendo, poi un velo di tristezza coprì i suoi occhi. “Era convinto di quello che stavamo facendo. Per me era un esempio, un uomo integro, retto. No, non poteva essere corrotto. Non poteva essere …no, non ci credo.” Disse scuotendo la testa.
“Ok.” Silenzio. “Posso farti un’altra domanda?” Annuì ancora con il capo, sorseggiando il thè. “Secondo te perché hanno ucciso Jeff e Sully nello stesso modo?” Chiese Sharon.
“Dovevano dare un messaggio.”
“Che tipo di messaggio?”
“Sharon non lo so … sono dei sadici?! Sono dei bastardi?! Che razza di essere umano appende un uomo e lo lascia morire dissanguato?!” Andy si stava arrabbiando.
“Calmati Andy …” Silenzio. “Ricordati che ci sono in ballo molti soldi, molta droga e il comando dello spaccio su tutta L.A.”
“Che sia gente pronta a tutto, lo so.”
“Per questo non devi escludere nessuna pista tenente, mente aperta Andy, mente aperta.” Disse Sharon fissandolo negli occhi.
Continua …257Please respect copyright.PENANAZQvC3JxSTZ