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Andy tornò a casa dopo la giornata di lavoro, dove non avevano concluso molto. Si era lasciato male con Provenza, la loro discussione lo aveva scosso e voleva scusarsi con Provenza.
Prese il cellulare e provò a richiamare Provenza. Aveva già lasciato dei messaggi, ma sembrava che volesse ignorarlo. Dopo l’ennesima telefonata a vuoto, si sdraiò sul divano, era stanco, sfiancato. Sospirò, guardando il soffitto, aveva fatto solo casini e soprattutto, era in un bel casino.
Sono un idiota! Disse tra sé. Pensò che riparlare con Taylor, potesse aiutarlo a sistemare il puzzle che aveva in testa. Si alzò e decise di andare a casa di Taylor. Arrivò dopo una mezzoretta, sapeva dove abitava, anche se non c’era mai stato. Parcheggiò la macchina dal lato opposto e si avviò davanti alla casa. Era un quartiere tranquillo, la maggior parte delle persone era già rientrata a casa, non c’era in giro nessuno. Aprì il cancelletto e si avviò lungo il vialetto, quando vide la porta della casa aprirsi e Taylor uscire, andandogli incontro.
“Che diavolo ci fai a casa mia?!” Chiese Taylor andandogli incontro.
“Lo sai. Voglio risposte Taylor e tu sai dove andare a cercarle, vero? Sai più di quanto dici.” Disse Flynn insistendo.
“Tesoro tutto a posto? La cena è quasi pronta!” Si sentì una voce dall’interno della casa, doveva essere la moglie di Taylor.
“Arrivo cara, dammi solo un momento.” Disse Taylor per rassicurare la moglie. Silenzio. Si avvicinò a Flynn e lo prese per un braccio: “Vattene Flynn e la chiudiamo qui. Rischi grosso.”
“Dimmi cosa cercare Taylor e sparisco dalla tua vista.” Chiese Andy speranzoso. Taylor si guardò intorno, fece un colpo di tosse e disse: “Cerca un tenente di Hyde, un certo Fischer, dovresti conoscerlo … qualcosa sa. Adesso sparisci!” Disse sottovoce Taylor e si avviò verso la porta. “Eccomi, arrivo tesoro.”
“Grazie Taylor!” Andy tornò di corsa alla macchina, mise in moto e andò via. Rientrò verso casa, rimase in macchina e fece una serie di telefonate, qualcuno che poteva aiutarlo lo avrebbe trovato. Dopo un paio di chiamate riuscì a sapere dove trovare il tenente Fischer. Aveva chiesto qualche favore, ma ne valeva la pena. Prese la macchina e andò senza indugio a parlare con il tenente Fischer.
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Il tenente Flynn entrò nel bar e si avvicinò lentamente verso un uomo che sembrava essere, l’uomo che stava cercando.
il tenente Fischer stava bevendo con alcuni colleghi a fine giornata e stavano ridendo e bevendo insieme, quando girò lo sguardo e riconobbe il tenente Flynn.
Fischer guardò fisso negli occhi il tenente Flynn. Abbassò il bicchiere e si scusò con i colleghi e si avvicinò lentamente.
“Tenente Flynn non è un piacere vederla. Soprattutto dopo tanti anni.” Si voltò a guardare i suoi colleghi, che li stavano fissando. “Cosa ci fa in un bar di Hyde? E’ fuori dalla sua giurisdizione e soprattutto è fuori dai suoi soliti giri.”
“Qualcuno che viene agli incontri AA mi ha detto che ti avrei trovato in questo bar e così sono venuto perché ho bisogno di parlarti.” Disse Flynn a bassa voce.
“Non ho nulla da dire, tenente Flynn, quello che avevo da dire l'ho detto 12 anni fa, quindi la storia è chiusa.”
“Qualcuno mi ha detto che non è chiusa, così come dici tu. Ci sono ancora tante cose che non sono state dette e che nessuno vuole più sentire, però io sto cercando la verità, quindi vorrei parlare con te.”
“Tenente Flynn vattene sarà meglio per te!” Disse alzando la voce il tenente Fisher in modo che tutti potessero sentirlo.
“Non ci penso minimamente, sarò la tua ombra finché tu non vorrai parlare con me e lo sai benissimo.” Mormorò Flynn a denti stretti fissando Fischer.
Allora il tenente Fisher disse ad alta voce: “Andiamo fuori, sistemiamo le cose da uomini!”
“Non ho alcun problema.” Disse Flynn, si alzarono e andarono fuori.
Quando furono davanti alla porta del locale, il tenente Fisher prese Andy per un braccio: “Vieni da questa parte presto, cosa sta succedendo, Andy? Qui le cose stanno tornando come 12 anni fa e non voglio entrarci dentro. Non ci sono voluto entrare dentro 12 anni fa e non ci voglio entrare adesso. Sappi che da parte mia, non dirò nulla.”
“Sai qualcosa che mi possa aiutare a scoprire chi ha ucciso Jeff?”
“Andy non so nulla. So solo che da quando il tenente Sully è stato ucciso in quel modo, le acque si sono agitate e bisogna fare attenzione. Girano voci che qualcuno 12 anni fa aveva pagato con della cocaina la vita di un detective, mentre questa volta no. Fai attenzione a Morrison, non piace a nessuno rinvangare il passato. Ti posso solo dire che questa cosa ha smosso parecchio, perchè il collega di pattuglia di Sully, era semplicemente un rimpiazzo, il suo collega storico, Waters, due settimane fa, si è suicidato con una pallottola alla testa. Il capo Morrison ha messo in coppia Salinas con Sully, che non sa nulla di quanto accaduto 12 anni fa. La pista giusta è indagare sul suicidio del collega di Sully, Patrick Waters, che si sarà sparato alla testa, ma la moglie continua a sostenere che non è un suicidio. Sembra che Waters stesse indagando da solo, su una vecchia storia. Il suicidio è stato archiviato in fretta, qualcosa che non funziona. Non ti ho detto niente e anche davanti a un giudice, non ho detto niente, non so niente e per quanto mi riguarda questa discussione non c'è mai stata. Mi dispiace tenente …” Fisher sferrò un pugno a Flynn che lo fece cadere a terra dall'altra parte del vicolo. Adesso erano sul marciapiede, vicino alla porta del bar.
“Ehi … ma che ti è preso?!” Annaspò Flynn asciugandosi il sangue che usciva dalla bocca.
“Sei un gran bastardo! Non osare parlare così dei miei colleghi e del distretto di Hyde! Sei solo un bastardo!” Continuava a gridare il tenente Fischer ad alta voce perché tutti potessero a sentirlo. “Colpiscimi o finirà male!” Disse Fischer sottovoce a Flynn, che si rialzò e gli diede un pugno in faccia e lo fece cadere dall’altra parte del marciapiede.
Fischer sorrise si alzò e si lanciò con tutto il suo corpo contro Flynn, caddero entrambi rotolando per terra e continuando a prendersi a pugni. Andarono contro i bidoni dell'immondizia, scatenando un gran fragore.
Gli avventori del bar uscirono, alcuni con delle bottiglie in mano, altri cominciarono a gridare: “Forza! Dai! Dagli dentro, colpisci! Colpisci!”
“Forza Fischer rompigli il culo!”
I colleghi di Fischer facevano il tifo, mentre Flynn tentava di difendersi meglio che potesse.
In fondo non si stavano facendo un gran male, quando ad un tratto il gestore del bar un uomo molto grosso e robusto, uscì con in mano una mazza da baseball, si mise in mezzo ai due uomini e gridò: “Smettetela! Basta! Non voglio rogne davanti al mio locale! Se volete prendervi a pugni andate da un'altra parte!”
I due, vista la stazza dell’uomo e la mazza da baseball, si allontanarono l’uno dall’altro. Fischer si avviò verso l’entrata del bar “Prova a parlare male del capo Morrison e te la vedrai molto male! Torna nella tua squadra d’élite … Crimini Maggiori … e non farti più vedere! Vattene, grandissimo bastardo!” Fisher fece per rientrare nel locale. I suoi colleghi cominciarono a dargli delle pacche sulle spalle. “Bravo, gli hai dato una bella lezione a quello stronzo!” “Sei stato bravissimo!” “Hai fatto bene a dirglielo! Viva al capo Morrison! Viva al capo Morrison!”
Flynn rimase a guardare la scena, si ripulì la giacca e tornò a casa, adesso sapeva che era sulla buona strada.
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Quando tornò a casa, trovò Provenza ad aspettarlo, seduto sul divano. “Finalmente sei tornato!”
“Perché non hai risposto alle mie chiamate?” Chiese Andy.
“Ero impegnato.”
“Davvero?! Ti ho mandato una valanga di messaggi.” Disse scocciato.
“Dove sei stato?” Chiese Provenza.
“Sembri mia madre … “Disse Flynn sedendosi su una sedia e slacciandosi la cravatta.
“Prima ero impegnato a smaltire l’arrabbiatura che avevo, poi ero preoccupato per un idiota! Dove sei stato Andy? Hai bevuto?”
“No, non ho bevuto!” Silenzio. “Sono andato a schiarirmi le idee e ho fatto quattro chiacchiere con il tenente Fischer del distretto di Hyde.”
“Cosa? Devi lasciare in pace quelli di Hyde, lo sai che sono incazzati con te!” Lo sgridò Provenza.
“Bè e io sono incazzato con loro, quindi?”
“Quindi cosa hai scoperto?”
Andy raccontò quanto successo con Fischer e cosa gli aveva detto, disse a Provenza le sue sensazioni e cosa ne aveva dedotto. Si alzò e aprì un cassetto della credenza, da sotto delle tovaglie prese un quaderno rovinato dal tempo. “Senti Provenza, vorrei che questo lo tenessi tu.” Disse Andy “In questo quaderno ho copiato i miei appunti e quanto avevo scoperto 12 anni fa sul caso della morte di Jeff. Tienilo tu e se ci capisci qualcosa, magari mi puoi aiutare …”
“Sei un idiota Andy! Ti avevo già detto di lasciare perdere. Dai a me, così magari la smetti di indagare su un caso di 12 anni fa e sul quale sai benissimo che stai rischiando grosso.”
“Dovrei lasciar perdere?!”
“Dico che per ora le acque sono troppo agitate, rischi di farti male.” Silenzio.
“Può darsi. Però lo devo a Jeff.”
“Il blocco dei tuoi appunti lo hai consegnato vero?”
“Ho consegnato tutto 12 anni fa. Ho seguito le regole. Questo è il quaderno dove ho ricopiato i miei appunti e ho segnato alcune idee che mi erano venute in mente, perché qualcosa non quadrava allora e non quadra adesso.” Disse Flynn fissando negli occhi Provenza.
“Tengo i tuoi appunti Andy, però niente stupidate, ne hai già fatte abbastanza.”
“Pensavo fossi dalla mia parte!”
“Voglio solo che tu rimanga vivo e tutto intero, questa è gente pericolosa. Con, e senza divisa, ricordalo.” Silenzio.
“Grazie Provenza. Sei un amico.”
“Ok.” Silenzio “Hai messo un po’ di ghiaccio su quei colpi? Domani sarai tutto un livido.” Disse Provenza e prese dal freezer del ghiaccio e lo diede a Andy.
“Grazie.” Andy mise il ghiacciolo sui colpi che aveva preso e fece una smorfia di dolore, adesso cominciava a sentire il dolore.
“Hai mangiato?”
“Sto bene, Provenza.”
“Ok, non insisto. Cosa farai adesso?”
“Mi faccio una doccia, mi cambio i vestiti e prendo un incontro AA.”
“Va bene. Allora ci vediamo domani in Centrale. Ciao e stai fuori dai guai.” Disse Provenza andando verso la porta.
“Ci vediamo domani Provenza!” Disse Andy salutando l’amico e guardandolo andare via. Aveva rischiato grosso, l’amicizia di Provenza era importante. Adesso doveva andare ad un incontro AA, doveva avere la mente impegnata, altrimenti si sarebbe perso lungo la strada.
Continua …291Please respect copyright.PENANAsT3BBb2qxo