Cap. 1 - La dottoressa Jean
325Please respect copyright.PENANAUHGm04zW5Q
Dopo l’incidente avvenuto a causa di Jack, il tenente Flynn era stato ricoverato in ospedale per guarire dalla caduta occorsa alla schiena e per riprendere l’uso della vista.
“Sono qui da una settimana e non capisco perché non mi dimettono?” Chiese Andy scocciato, erano tre settimane che era ricoverato in ospedale e aveva ripreso a vederci abbastanza bene, gli occhi stavano migliorando di giorno in giorno.
“Cerca di stare tranquillo, devi riprenderti e qualche giorno in più in ospedale non può che farti bene.” Disse Sharon cercando di tranquillizzare Andy.
“Ha ragione la sua fidanzata. Gli occhi si stanno riprendendo bene e anche la schiena, ma ha bisogno di riposo assoluto.” Disse la dottoressa Jean.
“Dottoressa, aveva detto ancora qualche giorno … invece sono ancora qui!” Protestò Andy.
“Venga a sedersi su questo sgabello.” Andy si alzò dal letto e lentamente andò a sedersi sullo sgabello, che la dottoressa aveva messo nel centro della stanza. La dottoressa si alzò e abbracciò da dietro Andy, stringendo la presa.
“Arghhh ….” Gemette Andy, faceva ancora male la schiena, il dolore fu una fitta intensa lungo tutto il corpo.
“Sente dolore vero?” Chiese la dottoressa Jean.
“Un po’.” Ammise Andy senza fiato.
“Adesso proviamo un altro movimento.” La dottoressa mise una mano sul petto di Andy e lo spinse all’indietro, doveva cercare di rimanere in equilibrio, ma appena si sporse all’indietro, mise le mani su quelle della dottoressa per fermare la presa.
“Aspetti ...” La voce tremava.
“Ok.” Disse la dottoressa “Con calma, tenente.” Andy si risedette meglio sullo sgabello, era deluso. Sospirò e riprese fiato, appoggiando le mani sulle ginocchia, era stanco.
“Ci vorrà del tempo, però sta facendo progressi.” Disse la dottoressa sorridendo.
“Questo cosa vuol dire? Quando dovrò rimanere ancora qui?” Chiese Andy con ansia.
“Se è d’accordo, le propongo una serie di sedute per la riabilitazione alla schiena. Inizieremo in ospedale e farò pressione per farla dimettere, però dovrà concludere le sessioni nel mio studio.”
“Per me va bene, basta uscire da qui.”
“Allora cominceremo domani mattina e poi vediamo come vanno le cose. Adesso in piedi, andiamo a fare un giro! Forza!”
“Ecco, un’altra donna che mi dà ordini!” Disse Andy scherzando.
“Smettila di lamentarti Andy!” Disse Sharon sorridendo.
“Andiamo tenente, si appoggi a me e alla sua fidanzata.”
“Può chiamarmi Sharon.”
“Bene, allora tenente andiamo a fare un giretto con Sharon.” Andy si alzò lentamente e andarono a fare una piccola passeggiata lungo i corridoi del piano dell’ospedale.
Quando rientrarono, Andy era stanco, si mise a letto a riposare e parlò con Sharon della possibilità di proseguire le sedute dalla dottoressa Jean. La salute stava migliorando ed erano entrambi rilassati. Sharon non aveva ancora ripreso il lavoro a tempo pieno, voleva seguire Andy nella riabilitazione perché si sentiva in colpa per quello che era successo.
La mattina seguente Andy si preparò per cominciare la riabilitazione con la dottoressa Jean. In sedia a rotelle lo portarono nella piccola palestra riabilitativa che c’era nell’ospedale. Erano una serie di stanzette con degli attrezzi e delle panche. Entrò nella stanza dove la dottoressa lo stava aspettando. Lo aiutò a scendere dalla sedia a rotelle e cominciarono a fare i primi esercizi.
“Oggi Andy ti farò sudare parecchio, quindi preparati!” Disse la dottoressa Jean sorridendo, era contenta di essere finalmente sola con Andy.
“Se questi esercizi mi aiuteranno ad uscire da qui, sono pronto a sudare molto di più.” Disse Andy con entusiasmo.
“Bene, questa positività gioverà alla guarigione, hai raggiunto degli ottimi risultati in pochissimo tempo, sono molto soddisfatta!”
“Grazie! Merito suo e della sua pazienza!”
“Forza Andy, risparmia il fiato!” Andy iniziò con gli esercizi, sotto l’occhio vigile della dottoressa.
“Bene, molto bene.”
Per tutti i giorni a seguire della settimana, ogni mattina Andy trascorreva quasi quattro di ore in palestra riabilitativa. Faceva parecchio esercizi e conversava amabilmente con la dottoressa Jean. Erano passati a darsi del tu, erano Andy e Casey, lavorando tutti i giorni insieme per quattro ore. La schiena era guarita quasi totalmente e si era fatto anche un po’ di muscoli e vederlo lavorare con i pesi a petto nudo era un bel vedere. La dottoressa Jean era soddisfatta dei risultati. La sua soddisfazione fu ben presto vanificata dal dottor Parker, che voleva dimettere Andy.
Gli occhi rispondevano a tutti gli stimoli e non aveva più bisogno degli occhiali scuri per proteggerli, per il dottore poteva tornare a casa, dove sicuramente sarebbe stato meglio. La dottoressa Jean cercò di ritardare il più possibile la dimissione di Andy, finchè alla fine non riuscì più ad opporsi e arrivò il giorno della dimissione dall’ospedale. Andy era felice di tornare a casa, era stufo di stare in ospedale e voleva riprendere a lavorare il prima possibile.
La dottoressa Jean fissò una serie di appuntamenti con Andy presso il suo studio per finire la sessione riabilitativa della schiena. Andy accettò volentieri, si trovava bene con la dottoressa Jean, anche se non aveva notato che spesso lo guardava sempre più con occhi diversi da dottore-paziente.
Rimase perplesso durante una seduta, la dottoressa lo aveva palpeggiato dal petto alla schiena, fino a scendere al fondo schiena e si era sentito in imbarazzo, sembrava che il tocco non fosse così professionale, ma potesse essere qualcosa di personale. Aveva espresso a Sharon le sue perplessità, che gli aveva risposto che se doveva fare riabilitazione, doveva toccarlo per forza, ma che avrebbe chiesto al dottor Morales se la procedura fosse quella, oppure se potevano esserci dei secondi fini.
Andy era sempre più perplesso, ma in fondo mancavano solo due sedute, quindi si era detto di continuare e terminare le sessioni, forse l’immaginazione aveva fatto dei voli pindarici.
La dottoressa Jean era una bella donna, bionda, con i capelli lunghi e con un carattere molto forte e risoluto. Non era troppo alta di statura, ma era molto forte, tutto un fascio di nervi, aveva parecchia forza nelle braccia e nelle gambe. Conosceva bene il corpo umano e sapeva come fare il suo lavoro, era una delle migliori. Godeva di un’ottima reputazione e aveva parecchi pazienti, sia uomini che donne. Andy aveva ottenuto ottimi risultati e poteva dirsi soddisfatto, riusciva a fare quasi tutti i movimenti senza avere dolore. Però sentiva che ad ogni seduta la dottoressa lo squadrava, lo rimirava e aveva sempre gli occhi puntati addosso. Nelle ultime sedute, la dottoressa Jean aveva provato delle prese su Andy che sembravano audaci, quasi provocanti. Inoltre gli aveva chiesto di mettersi in pantaloncini e rimanere a petto nudo. Gli fece fare una serie di torsioni e piegamenti, Andy faticava e sudava sempre di più, la dottoressa lo aiutava con i movimenti e spesso il tocco tradiva qualcosa di più.
La dottoressa Jean Casey sapeva che le sedute con Andy sarebbero terminate, ma non voleva rinunciare alla sua presenza, al suo sorriso, al suo corpo. Aveva fatto di tutto per trattenerlo in ospedale il più possibile, per poterlo avere tutto per sé nelle sue sedute riabilitative. Adesso non voleva perderlo, erano passati a darsi del tu e sentiva che c’era una certa sintonia. Certo i tempi non erano maturi per esprimere l’amore verso Andy, ma Casey era sicura che avrebbe ricambiato il suo amore.
Ogni sera, quando tornava a casa, accendeva una candela profumata davanti alla sua parete preferita, la chiamava così. Era una parete sulla quale aveva appeso delle foto di Andy che aveva preso dai giornali, scaricato dal sito della polizia e una serie di foto di Andy, che aveva “rubato” mentre faceva gli esercizi, vederlo a petto nudo era un bello spettacolo! Inoltre c’erano dei ritagli di giornale che parlavano della Crimini Maggiori, con alcune foto di Andy e Provenza e altre foto che aveva scattato.
Aveva pensato a lungo al suo piano, non voleva rinunciare a Andy, voleva vedere ancora il viso, il sorriso, l’espressione imbronciata di Andy. Lo desiderava e voleva che fosse solo suo, non voleva dividerlo con quella fidanzata perfettina che dava ordini a tutti. Casey conosceva dove Andy andava a fare la spesa, spesso lo aveva seguito e aveva anche visto che tipo di spesa faceva, si vedeva che sapeva cucinare, Andy le aveva parlato delle ricette culinarie che adorava preparare per Sharon. Parlava spesso di Sharon, tanto che una volta aveva risposto in modo piccato e Andy era rimasto sorpreso dalla reazione, allora Casey aveva fatto una battuta stupida per sdrammatizzare, ma in fondo sapeva di odiare Sharon, perché lo aveva tutto per sé.
Casey aveva un vicino di casa, Peter, un sempliciotto, sempre squattrinato che faceva dei lavoretti per arrivare a fine mese. Pensando a come potesse avere Andy solo per sé, decise di parlare con Peter e di offrirgli un lavoro facile. Peter accettò, sembrava una cosa semplice e disse di avere un amico, Mark che avrebbe potuto aiutarlo. La dottoressa Jean era felice, aveva organizzato tutto nei minimi particolari, sapeva che avrebbe passato tanto tempo con Andy e di questo era felicissima, non vedeva l’ora che arrivasse l’ultima seduta di riabilitazione di Andy, così da quel momento in poi, sarebbero stati insieme per sempre!
325Please respect copyright.PENANAwAovBomFVG
Continua …325Please respect copyright.PENANA5mn9kS3ZsZ