Cap.15 L’anello di sobrietà
170Please respect copyright.PENANAv4PHMvurGc
Il mattino seguente, quando Flynn arrivò alla Crimini Maggiori, vide che Provenza era già alla sua scrivania. Si tolse la giacca e l’appoggiò sulla sedia. Provenza non l’aveva degnato di uno sguardo.
“Buongiorno a te, Provenza!” Disse Flynn.
“Io e te dobbiamo parlare, andiamo a bere un caffè prima che arrivino gli altri.” Disse Provenza, si alzò e si diresse verso la sala ristoro. Flynn lo seguì sbuffando e quando entrò non fece in tempo a dire nulla che Provenza gli disse: “Quindi mi vorresti dire che sei andato a casa tua e che hai lasciato il capitano?”
“Non ho lasciato il capitano, ho semplicemente chiesto a Sharon una pausa. Ho bisogno di raccogliere le idee, tutto qui.”
“Raccogliere le idee? Cosa diavolo stai dicendo?”
“Ho bisogno di restare … da solo …. Tutto qui.” Disse Flynn abbassando lo sguardo.
“Non ci credo …” Disse Provenza allontanandosi da Flynn, lo stava fissando, avrebbe voluto picchiarlo, perché sapeva che stava commettendo un grave errore. “Stai facendo un grave errore Flynn e te ne pentirai!” Disse puntandogli un dito contro. Ci fu un momento di silenzio. Flynn abbassò lo sguardo, poi raccontò a Provenza che il suo corpo aveva reagito in modo strano alla situazione intima con Sharon, la desiderava e voleva fare sesso, eppure il suo corpo non reagiva come doveva, non riusciva a capire. Era confuso e voleva parlare con qualcuno per capire perché aveva reagito in quel modo, perché una cosa del genere non gli era mai accaduta. Aveva un appuntamento con il dr. Joe per il giorno seguente e sperava di risolvere la situazione e riprendere la relazione con Sharon, ma non si sentiva sicuro dei suoi sentimenti e aveva paura.
“Perché non ne hai parlato con Sharon? Vedrai che capirà … è una donna intelligente.”
“Voglio stare da solo. Ho bisogno di riflettere su quello che mi è successo.” Silenzio.
“Non hai sofferto solo tu Andy.”
“Scusa Provenza se mi hanno rapito e poi sono rimasto una notte rinchiuso ad Hyde come un criminale!” Urlò con uno scatto di rabbia.
“Credi che quella donna non abbia sofferto!? Credi di essere stato ferito solo tu!? Adesso le chiedi del tempo per capire cosa non funziona!?” Disse Provenza alzando la voce e avvicinandosi a Flynn.
“Provenza io …” Non si aspettava una reazione così forte da parte dell’amico.
“Credi che vedere le foto di quell’uomo morto bruciato sia stato un bello spettacolo?! Vedergli indosso le tue maledette scarpe italiane, credi che sia stato bello?!” Silenzio. “Senti Andy, guarda che non sei stato male solo tu!” Silenzio. Provenza fissava Flynn che non osava guardarlo, aveva lo sguardo basso. “Sai che eravamo da Morales … è crollata sotto i miei occhi … ti credeva morto! L’ho dovuta consolare e anch’io pensavo che fossi morto!” Silenzio. “Pensi che mi abbia fatto piacere vedere le foto di un uomo morto e avere tutte le prove che dicevano che eri tu!”
“Scusa se mi avevano rapito!” Ribattè Andy con rabbia, non ci stava a fare la figura dello stronzo.
“Maledizione Andy, non capisci?! Non ti sto accusando di questo, dico solo che ti stai comportando da idiota, come il tuo solito!”
“Ah … Grazie.”
“Sei il solito idiota Flynn, ecco qual è il tuo problema! Ti hanno ferito nell’orgoglio?! Ti hanno ferito nel tuo essere supermaschio?! Bè, mi dispiace che le cose siano andate in questo modo, ma quella donna non merita certo di essere trattata in questo modo!”
“Ho chiesto solo un poco di tempo …” Disse Flynn cercando di scusarsi.
“Sei un coglione!” Gridò Provenza e uscì dalla sala ristoro, lasciando Andy senza parole. Si appoggiò al tavolo e sospirò, aveva fatto un bel casino. Adesso ci mancava solo che Provenza fosse arrabbiato, la giornata si presentava lunga e difficile.
/
Andy tornò a casa dopo una giornata pesante al lavoro, il litigio con Provenza aveva reso l’atmosfera pesante e tutto sembrava complicato. Voleva tornare a casa sua e stare tranquillo, forse più tardi sarebbe andato a prendere uno dei suoi incontri. Entrato in casa, si tolse la giacca e si sedette sul divano, sfiancato, avrebbe voluto addormentarsi e non svegliarsi più. Quando ad un tratto suonarono alla porta, Andy scocciato si alzò e andò ad aprire.
“Paul?” Chiese sorpreso di trovare Paul davanti alla porta. Lo guardò imbarazzato e rimase sulla soglia, incerto sul da farsi.
“Posso entrare?” Chiese Paul con un sorriso.
“Certo. Hai parlato con Provenza …?”
“Ultimamente parlo di più con Provenza che con te, qualcosa non torna, non credi Andy boy?!” Disse Paul entrando.
“Vieni accomodati, ti preparo un caffè.” Disse Andy, si diresse alla cucina e cominciò a preparare il caffè per entrambi, era nervoso e ogni tanto lanciava qualche occhiata a Paul.
“Grazie.” Disse Paul rimanendo davanti al divano. “Allora Andy boy, come stai?” Silenzio. Andy si girò a guardare Paul, era imbarazzato “Provenza cosa ti ha detto?”
“L’ho chiesto a te, lascia stare Provenza.” Silenzio. Paul mise le braccia conserte e attese.
“Paul io …”
“Provenza è preoccupato per te e lo sono anch’io. Però vorrei sapere cosa non va, lo voglio sentire da te.” Silenzio. “Vuoi parlare con me?”
“Ok, non ho parlato con Sharon.” Disse Andy sentendosi alle strette.
“Ok.”
“Inoltre le ho chiesto una pausa nella nostra relazione, per questo sono tornato a casa mia. Ecco il tuo caffè.”
“Grazie.” Disse Paul e prese la tazza di caffè. Silenzio. Paul sorseggiò il suo caffè, mentre Andy era andato a sedersi sulla sedia al tavolo e lo guardava. “Ti ho deluso Paul.” Silenzio. Paul appoggiò la tazza sul tavolo “Guarda cosa ti ho portato …” Sorrise e tirò fuori una scatolina verde e la porse a Andy.
“Che cos’è?!” Chiese con curiosità.
“Aprila.”
Andy aprì la scatolina e vi trovò dentro un anello di sobrietà nuovo. Rimase felicemente sorpreso, non si aspettava di ricevere un nuovo anello di sobrietà, il suo ormai era tutto rovinato. “Ma Paul … non dovevi …”
“Ti avevo regalato l’anello per i tuoi dieci anni di sobrietà, so cosa significa per te, quindi, visto come sono andate le cose, ecco un nuovo anello! Sono fiero di te, oggi, come allora. Non hai bevuto e sei rimasto sobrio. In tanti sarebbero caduti di nuovo, ma tu hai retto il colpo, sono fiero di te.” Disse Paul sorridendo.
“Non so cosa dire … Grazie, grazie davvero!” Andy si alzò e andò ad abbracciare Paul.
“Provalo, vediamo se va bene.” Andy indossò l’anello, era perfetto, sorrise contento. Mostrò la mano a Paul “Direi che è perfetto! Grazie! Sentivo che mi mancava qualcosa, ma ora …”
“Sono felice per te, Andy boy. Adesso devo andare.” Disse Paul andando verso la porta.
“Paul aspetta … ehm … io … “Abbassò lo sguardo.
“Andy boy, devi essere tu a scegliere, non io. Hai scelto di non ricominciare a bere e sono felice di questo. Hai scelto di prenderti una pausa dalla relazione con Sharon e questo mi rattrista, però rispetto la tua scelta. Spero vi possiate chiarire.”
“E’ colpa mia, sono un codardo.”
“Uhm … forse. Hai paura. Questo è normale. Quando sarai pronto, prenderai il coraggio a due mani e parlerai con Sharon, ne sono sicuro.”
“Non so quando succederà, forse mai …”
“Ti ricordi cosa ci siamo detti quando sei venuto a casa mia con Provenza?”
“Sì.”
“Allora?”
“Ho paura di parlare con Sharon. Se poi non mi vuole più, ne ha tutte le ragioni.” Disse abbassando lo sguardo.
“Questo non lo puoi sapere.” Disse Paul. Silenzio.
“Ha ragione Provenza. Sono un idiota.”
“Provenza ha le sue ragioni. Comunque è tuo amico, vuole solo che tu sia felice.”
“Me lo ripete continuamente che sono un idiota e che ho fatto male a lasciarla.” Disse sospirando.
“Uhm … forse ha ragione, però questo lo sai solo tu.” Silenzio.
“Non volevi rimproverarmi …”
“Ci ha già pensato Provenza, hai già ricevuto la tua quota. Voglio solo che tu sia felice Andy boy, ma come ti ho già detto, questo lo devi decidere solo tu. Ti auguro una buona giornata. Disse Paul e si avviò verso la porta e uscì.
Andy rimase senza parole.
170Please respect copyright.PENANALfzzrs05FA
170Please respect copyright.PENANAedUX7QVQJe
170Please respect copyright.PENANAr39Bxk4jDi
Continua …170Please respect copyright.PENANA2EBpyr5lvx