Cap.4 I sequestratori
La macchina giunse ad una villetta isolata, i sequestratori parcheggiarono nel vialetto, presero Andy dal portabagagli e lo portarono nel seminterrato. Era ancora svenuto, lo legarono con delle manette ad una sedia, due legacci ai piedi e gli bendarono gli occhi. I due uomini, indossarono le maschere e aspettarono l’arrivo il capo.
Dopo una buona mezzora, Andy riprese conoscenza, aveva un forte mal di testa, per il colpo che aveva preso. Cercò di muoversi, ma capì subito che era legato mani e piedi. Cercò di parlare, di attirare l’attenzione e di identificarsi come agente di polizia. In tutta risposta gli arrivò un ceffone, che lo ammutolì. Rimase in silenzio per un po’, era incerto sul da farsi, ma decise di riprovare a parlare. Come disse qualcosa, gli arrivò un altro ceffone. Era perplesso, decise di rimanere in silenzio per un po’, intorno non sentiva alcun rumore, faceva fatica a capire se ci fosse la presenza di qualcuno. Dopo una buona mezzora sentì dei passi e una voce che chiamava, presumibilmente due persone, che andarono via. Silenzio. Provò a dire qualcosa e ad aspettarsi il ceffone di rito, invece non arrivò nulla, voleva dire che era da solo. Cercò di forzare le manette che aveva alle mani e i legacci che aveva alle caviglie, ma erano robuste e ben strette. Cercò di forzarle, ma ogni tentativo risultava inutile. Cercò di spostare la sedia, era molto robusta, la mosse di poco, con le mani toccò la struttura della sedia, era di ferro, sembrava una vecchia sedia da ufficio. Sospirò e sperò che Sharon e il resto della squadra lo stessero cercando.
Rimase da solo per un po’ di tempo, non sapeva per quanto tempo, aveva perso la cognizione del tempo. Quando ad un tratto, sentì dei passi avvicinarsi alla sedia.
“Toglietegli la benda agli occhi!” Due mani tolsero la benda dagli occhi, Andy strizzò gli occhi e cercò di mettere a fuoco, finchè non vide tre figure vestite di nero con le maschere di Batman, Robin e Joker.
“Belle maschere …” Disse Flynn con un ghigno. Non fece in tempo a dire altro che gli arrivò un ceffone da parte di Joker. Notò che i ceffoni non era molto forti, poteva non essere un uomo, anche la corporatura non era troppo robusta: Joker era una donna. Invece Batman e Robin erano due uomini ed erano molto robusti.
“Adesso ti fai una bella dormita …” Disse Joker “Tenetelo fermo!”
Batman e Robin lo immobilizzarono e Joker gli iniettò qualcosa nel braccio e Flynn non fece in tempo a dire qualcosa, che perse conoscenza.
“Muovetevi! Slegatelo e toglietegli i vestiti!”
“Perché dobbiamo togliergli i vestiti … non è una bella donna?!” Chiese Robin stupito.
“Sei un idiota! Senza vestiti non cercherà di scappare! Chi scapperebbe in maglietta e boxer?!” Disse Joker.
“Giusto! Non ci avevo pensato …”
“Lascia pensare a me! Esegui i miei ordini e vedrai che andrà tutto bene!” Disse Joker.
“Voglio i miei soldi per questo lavoro e basta! Quando ci pagherai?!” Chiese Robin.
“Quando il lavoro sarà finito vi pagherò, come eravamo d’accordo. Adesso muovetevi e datemi portafogli, camicia e pantaloni. Il resto tenetelo pure. Il cellulare dov’è?” Chiese Joker.
“Lo abbiamo lasciato spento dentro la macchina e abbiamo portato la macchina dove ci hai detto.”
“Bene. Il distintivo datelo a me.” Disse Joker e prese il distintivo dalle mani di Robin.
“Le scarpe sono belle … sono del mio numero! Anche le calze, così a piedi nudi non scapperà!” Disse Batman.
“Forza datemi i vestiti e rimettetelo sulla sedia e legatelo bene. Bendatelo e mi raccomando state attenti, è un tipo molto furbo, cercherà di convincervi a liberarlo, ma voi non lo farete, vero?!”
“Certo Joker!” Disse Batman.
“Bravi, avete capito come funziona! Bene!” Joker uscì e lasciò Batman e Robin che stavano cercando di rimettere Andy sulla sedia e di legarlo bene. Si dimenticarono di bendarlo e poi andarono a comprare della pizza e della birra. Mangiarono mentre Andy era ancora addormentato e bevvero le loro birre e commentarono il lavoro che stavano facendo e dei bei soldi che avrebbero fatto per quel lavoro così facile.
Andy aprì gli occhi a fatica, gli sembrava di aver fatto un brutto sogno, ma quando vide i due uomini con le maschere di Batman e Robin, capì che non stava sognando, era la cruda realtà: era stato rapito!
Aveva la gola secca, quello che gli aveva iniettato gli aveva seccato la gola: “Acqua …. Acqua …” Mormorò con un filo di voce. “Per favore … acqua …”
“Dagli dell’acqua!” Disse Robin a Batman, che prese una bottiglietta di acqua che avevano comprato, l’aprì e l’avvicinò alla bocca di Andy, che la bevve avidamente. Dopo aver bevuto quasi tutta l’acqua nella bottiglietta, Andy si riprese, li guardò e provò a parlare con loro.
“Cosa volete da me? Perché mi avete rapito?” Chiese con calma. Batman e Robin si guardarono l’un l’altro, senza dire nulla.
“Sono un ufficiale di polizia, se mi liberate, potete ancora passarla liscia. La mia squadra mi starà già cercando.”
“Non ti troverà nessuno qui.” Disse Batman.
“Stai zitto! Ha detto che non dobbiamo parlare con lui, cercherà di confonderci.” Disse Robin “Tu stai zitto!” Fece cenno a Flynn di stare zitto.
Flynn rimase in silenzio e iniziò a guardarsi intorno, era in un seminterrato, probabilmente di una villetta, non si sentivano rumori esterni o macchine transitare. Il posto era ben tenuto, pulito e c’erano delle scorte di acqua e di viveri. Si guardò e si accorse di essere in completo intimo: maglietta e boxer e chiese spiegazioni “Perché mi avete tolto i vestiti?”
“Così non potrai scappare. Non si scappa in boxer e a piedi nudi!” Disse Robin soddisfatto.
“Le tue scarpe mi vanno bene, vedi …” Disse Batman mostrando a Andy le sue scarpe che stava indossando.
Andy cercò di trattenere la rabbia, quelle scarpe gliele aveva regalate Sharon ed erano costate un patrimonio, erano scarpe italiane! Cercò di calmarsi, prese fiato e disse: “Certo che non scapperò, non posso scappare a piedi nudi. Voi siete dei professionisti, si vede. Potete dirmi perché mi avete rapito? Cosa volete da me?”
“Ci ha pagato per rapirti.” Disse Batman.
“Sta zitto!”
“Chi vi ha pagato?”
“Joker.”
“Sta zitto! Si arrabbierà e non ci pagherà!” Disse Robin, dando una gomitata a Batman.
“Non diremo nulla a Joker, rimarrà una cosa tra noi.” Disse Andy ammiccando. “In fondo voi avete bisogno di un lavoro e di soldi, come tutti. Questo lo capisco. Ok, va bene. Non sono arrabbiato con voi, so che i soldi servono sempre.” Disse Andy ammiccando. Batman e Robin rimasero a guardarlo perplessi.
“E’ il vostro primo rapimento?” Chiese Andy. I due annuirono, erano due sempliciotti, Andy capì che doveva giocare bene le sue carte e forse sarebbe riuscito a scappare. Sentirono dei passi, doveva essere Joker che stava arrivando.
“Mettetemi la benda, presto!” Disse Andy sottovoce ai due, che si accorsero che si erano dimenticati e gli misero subito la benda e Joker scese le scale.
“Si è svegliato?! Ha parlato con voi?!” Chiese Joker. I due fecero segno di no con la testa.
“Non ha detto una parola da quando si è svegliato.” Disse Batman.
“Bene. Adesso andate a farvi un giro, qui ci penso io, tornate tra un paio di ore.”
“Ok.” Risposero i due e se ne andarono.
“A noi due, tenente Flynn …” Disse Joker e diede un ceffone a Andy.
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Dopo aver controllato gli aeroporti, le stazioni dei treni, i posti di frontiera: non avevano ancora trovato nulla.
Sharon non sapeva più cosa pensare, adesso si stava preoccupando. Non erano passate le 24 ore di scomparsa per far scattare le ricerche su larga scala, non c’erano indizi che parlavano di un rapimento e neanche di un allontanamento spontaneo. C’era solo silenzio.
Sharon ripensò alle ultime parole che si erano detti al mattino, prima di lasciarsi, avevano litigato e lo aveva rimproverato …
“Perché vuoi fare il supereroe, devi recuperare e voglio che tu sia al meglio, prima di rientrare al servizio attivo.”
“Ma Sharon … io sto bene!”
“Lo dico come tuo capitano.” Disse Sharon fissandolo negli occhi.
“Non è vero, tu hai paura che mi possa fare male … oppure che possa far male a qualcuno altro?”
“Andy ci sono le regole, quando il dottore ti darà il premesso …”
“Sì, ma se tu non mi darai il permesso di rientrare, rimarrò seduto alla scrivania per sempre!”
“Avanti si tratta di aver pazienza … ancora per qualche tempo …”
“Tu non vuoi che ritorno operativo, perché non lo ammetti?!”
“Andy …”
Mentre era assorta nei suoi pensieri, entrò Provenza, le disse che avevano controllato l’alibi della dottoressa Jean, era l’ultima persona che aveva visto Andy e dopo aveva avuto un altro paziente, che aveva confermato l’alibi della dottoressa. Erano ad un punto morto. Provenza aveva mandato Julio alla chiesa dove Andy andava agli incontri AA e aveva chiamato anche lo sponsor di Andy per sapere se lo avesse contattato, ma Paul aveva detto che Andy quel giorno non lo aveva chiamato.
Passarono ancora un paio d’ore, ma di Andy non c’era alcuna traccia finchè Mike esultò. “Capitano! Abbiamo trovato la macchina di Flynn davanti alla stazione degli autobus! Avevo richiesto i filmati delle telecamere di sorveglianza, sperando di trovare qualcosa e l’abbiamo trovato!” Disse Mike affacciandosi all’ufficio del capitano Raydor.
“Bene Mike, con Provenza andate e fate tutte le verifiche. Se ci sono novità chiamatemi!”
“Certo capitano, non si preoccupi!” Disse Provenza prendendo la giacca e avviandosi verso gli ascensori.
Continua …
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