210Please respect copyright.PENANAYhfB64gHN5
Cap.27 Cassandra
210Please respect copyright.PENANA5k4TLmkJjn
Quando Andy si addormentò era molto tardi. Era stravolto e infine aveva ceduto alla stanchezza. Si girò e non trovando Sharon accanto, si alzò preoccupato e andò a cercarla. Era sul balcone, avvolta in una coperta, guardava le luci dell’alba di L.A. Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
“Da quanto tempo sei qui?” Silenzio. “Sharon …”
“Non lo so.” Silenzio. “Perché ha voluto andare al mio posto …”
“Non è colpa tua. Sento Provenza, per vedere se ci sono aggiornamenti.”
“Non ce ne sono. L’ho chiamato prima, Ruby è ancora sotto i ferri.” Silenzio. “Dovrei andare in ospedale.”
“Sei ancora sotto shock.”
“Sto bene. Devo capire perché …” Andy non le lasciò finire la frase e l’abbracciò, baciandole il capo e sussurrandole “Ssssttt…. Basta Sharon, basta …” Sentì le calde lacrime di Sharon, che bagnavano il braccio, cominciò a singhiozzare e la strinse ancora di più a sé. Rimasero abbracciati per un po’, quando cominciò a tremare, la portò dentro e le preparò qualcosa di caldo.
Sharon si accucciò sul divano, avvolta nella coperta. Squillò il cellulare di Flynn, era Provenza per dire che Ruby era uscita dalla sala operatoria: era salva. Andy sorrise, lo riferì a Sharon, che fece un sospiro di sollievo. Chiese di parlare con Provenza, era rimasto tutta la notte in ospedale ad aspettare notizie di Ruby. Il vecchio tenente era contento di sentire che il capitano stava meglio, le buone notizie l’aveva risollevata.
Sharon e Andy passarono in ospedale per controllare le condizioni di Ruby. Poi si recarono in Centrale, perché avrebbero dovuto prendere il bastardo che aveva ferito uno di loro. Provenza fu felice di sentire, che il capitano Darth Raydor era tornato, ora il bastardo aveva le ore contate. Sharon ringraziò Provenza, poteva riposare, perché era stato tutta la notte in ospedale.
“Non capisco, quel bastardo è sempre un passo avanti a noi …”
“Sharon non è colpa tua, quello che è successo …”
“Non è questo … c’è qualcosa che ci sfugge.” Aveva lo sguardo nel vuoto, qualcosa le sfuggiva e non riusciva a capire che cosa. Era stata distratta da troppe parole e non si era concentrata su quello che dovevano trovare, questo era il suo rimprovero. Andy si sedette vicino a Sharon e l’abbracciò, sapeva che stava ancora ripensando a quanto accaduto e se ne faceva una colpa.
“Scusa per come ti ho trattato, per quello che ti ho detto e per come l’ho detto. Scusa.” Sharon guardò Andy, con occhi ancora carichi di lacrime.
“Non ti preoccupare è tutto a posto.” Andy baciò il capo di Sharon, sapeva che si sentiva responsabile di tutto quanto e questo peso le gravava sul cuore e nell’animo.
/
Il capitano Raydor arrivò in ufficio insieme al tenente Flynn e rimase sorpresa nel trovare già Madame X insieme ad una delle sue ragazze.
“Madame X, non pensavo di trovarla già qui …” Disse Sharon entrando alla Crimini Maggiori.
“Ho chiesto alla guardia di farmi passare, dobbiamo assolutamente parlare.”
“Accomodiamoci nel mio ufficio, prego.” Fece entrare Madame X, seguita da Cassandra e dal tenente Flynn, che rimase in un angolo della stanza.
“Innanzitutto, vorrei esprimere il mio rammarico per quanto successo, so benissimo come ti senti. So cosa vuol dire, vedere uno dei tuoi ferito.”
“Poteva finire molto male, il tenente Paris ce la farà, ma dobbiamo prendere il bastardo che le ha fatto questo.”
“Bene, sono contenta di sentire che Ruby guarirà.” Madame X fece un sospiro di sollievo.
“Di cosa volevate parlare?” Qualcosa non tornava.
“Penso che Cassandra abbia qualcosa da dire, che ti potrà interessare.” Si voltò verso Cassandra e le fece cenno con il capo. La ragazza cominciò a raccontare. Cassandra faceva la ballerina di lap dance in un locale notturno e una sera aveva preso uno stiramento alla spalla, le faceva male e aveva deciso di fare una serie di sedute di riabilitazione. Le consigliarono una dottoressa molto brava, con una serie di quattro sedute l’aveva sistemata ed era potuta tornare al lavoro.
La dottoressa, non aveva accettato soldi per il pagamento, invece aveva chiesto di poter partecipare ad un paio di serate di lap dance. A fine serata, aveva scoperto che Cassandra, lavorava per Madame X e la sua agenzia. La cosa l’incuriosì, così decise di prendere un appuntamento con una ragazza.
La fisioterapista aveva capito che l’agenzia di Madame X era frequentata da gente di un certo livello, dell’establishment, gente importante.
Dopo quella sera si era presentata più volte al club di lap dance e aveva chiesto a Cassandra di uscire insieme, le stava addosso, la seguiva, la perseguitava, era diventata una vera stalker!
Il capitano Raydor rimase sconcertata dalla storia che stava raccontando Cassandra, ma non disse nulla, voleva sapere altro e lasciò che la ragazza continuasse il racconto.
Cassandra voleva chiudere questa storia e aveva chiesto come pagare il debito. Le venne risposto, che doveva far partecipare la donna ai suoi “incontri a luci rosse” e così le aveva dato uno dei loro vestiti, la maschera e aveva partecipato ad alcuni incontri, sempre come spettatrice.
Ultimamente, però, voleva partecipare in modo attivo. Cassandra non aveva detto nulla, perché aveva paura di quella donna, perchè l’aveva minacciata. Erano ormai mesi che la perseguitava e la minacciava di morte, se ne avesse parlato con qualcuno. Poi c’erano state le aggressioni alle sue colleghe, all’inizio non era nulla di grave, ma poi la cosa si era fatta abbastanza pesante, quella donna quando diventava violenta, non riusciva più a contenersi.
Cassandra raccontò di un incontro, nel quale aveva insultato il cliente perché voleva fare sesso, ma era imbarazzato e non riusciva ad esprimersi, così la donna, invece di aiutarlo lo aveva insultato, denigrato e stavano per venire alle mani. In seguito, quando aveva capito come funzionava il sistema, era entrata con le credenziali di Cassandra e al suo posto, aveva preso degli appuntamenti con dei clienti e aveva chiesto alle colleghe di collaborare, altrimenti avrebbe fatto del male a Cassandra.
Madame X nel frattempo, si era rivolta alla polizia e con la Crimini Maggiori avevano iniziato le indagini. Cassandra aveva paura e non aveva detto nulla. Però quando aveva visto l’aggressione a Ruby, aveva capito che non poteva più tacere il ricatto che stava subendo, troppe persone erano in pericolo, così aveva deciso di parlare con Madame X.
Cassandra concluse il racconto, dicendo che si voleva scusare per quello che era successo a Ruby, era spaventata da quella donna e voleva protezione dalla polizia.
Andy era rimasto in silenzio, aveva ascoltato con attenzione e guardava Sharon, sapeva di chi stavano parlando, era la stessa donna, un brivido corse lungo la schiena. Il capitano Raydor fissò Madame X: “Da quanto tempo è in possesso di questa informazione?”
“Da un paio di giorni.”
Sharon scosse il capo “Avrebbe dovuto avvisarmi, avremmo potuto evitare quanto accaduto a Ruby, lo sa che poteva morire?!” Alzò il tono di voce, senza accorgersene.
“Sharon cara, sai bene anche tu, che prima ho dovuto accertare che la storia di Cassandra fosse vera, ho fatto controllare il sito e tutte le credenziali, ho fatto controllare le location degli incontri e ho parlato con tutte le ragazze. Dovevo verificare la storia di Cassandra, prima di parlare con te.”
“Avrebbe dovuto farlo prima, maledizione! Ecco perché era sempre un passo avanti a noi!” Sharon battè il pugno sulla scrivania, era contrariata e arrabbiata. Silenzio. Mise le braccia conserte: “Ok, allora faremo in questo modo” Guardò Madame X e Cassandra “Ora voglio che Cassandra ripeta tutto quanto e lo metta per iscritto. Tenente Flynn, se potesse occuparsene. Mi mandi anche Tao e Sanchez.”
“Certo capitano. Signorina Cassandra se mi vuole seguire, prego da questa parte.” Il tenente Flynn fece strada a Cassandra in sala interrogatori, per verbalizzare quanto detto e lasciò le due donne da sole. Silenzio. Intanto arrivarono davanti alla porta Tao e Sanchez.
“Tenente Tao, detective Sanchez, voglio un mandato di cattura per la dottoressa Casey Jean e voglio che andiate a prenderla a casa, ora!”
“Certo capitano!” Tao uscì insieme a Sanchez. Silenzio. Sharon guardò Madame X, adesso doveva capire come agire. Aveva sottovalutato Madame X, aveva abbassato la guardia e Madame X se ne era approfittata, era stata un’ingenua, era solo colpa sua!
“So che non approvi il mio comportamento, Sharon, ma non avevo altra scelta.”
“Poteva parlare con me! Avremmo risparmiato a Ruby … maledizione! Poteva Morire, maledizione! Non è uno scherzo, non è una performance, Ruby ha rischiato la vita, non doveva succedere, non doveva!” Scosse la testa, le scuse non servivano a nulla, non servivano a Ruby.
“Con chi sei arrabbiata, Sharon?” Madame X non aveva perso la sua pacatezza.
“…Cosa?” Sharon era confusa.
“Sei arrabbiata perché dovevi esserci tu, al posto di Ruby?” Madame X si avvicinò a Sharon, aveva capito il tormento della donna.
“Sa benissimo perché sono furiosa, potevamo risparmiarci … potevamo …” Prese fiato e si sedette sulla sedia, sapeva che quella donna aveva ragione. Abbassò lo sguardo “Potevamo risparmiarci tanto dolore e sofferenza da parte di Ruby, il mio senso di colpa e il pensiero di perdere qualcuno sotto il mio coman …” Sharon non terminò la frase. “Dovevo esserci io al posto di Ruby.” La commozione ebbe la meglio, si portò la mano sulla bocca, stava per piangere, ma non davanti a Madame X.
“L’hai salvata e stai per chiudere il caso, dovresti essere soddisfatta capitano, invece …” Madame X si avvicinò a Sharon, come per consolarla. Invece Sharon si alzò, pose una certa distanza tra loro, avrebbe voluto maggiore schiettezza da parte della donna, invece ora si trovavano in una situazione poco piacevole, sentiva che era mancata quella schiettezza, che pensava ci fosse tra lei e Madame X. Diede un colpo di tosse per riprendersi: “Potevamo chiudere il caso … lasciamo stare. Ok, ok. Andiamo avanti.”
/
A casa di Sharon e Andy
Silenzio.
“Come stai Andy?”
“E’ un incubo che sta tornando. Spero di poter mettere la parola fine a questa storia.” Era sconsolato e turbato.
“Questa volta la chiuderemo questa storia, ci puoi contare.” Disse Sharon in tono risoluto e sguardo deciso.
“Sharon promettimi che farai attenzione, quella donna è pericolosa.”
“La chiudiamo questa storia, Andy, la chiudiamola una volta per sempre.”
210Please respect copyright.PENANAcUqcYNQwiT
210Please respect copyright.PENANAn2u0DflXQJ
Continua …
ns 15.158.61.20da2