Andy e Ruby - Extra
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Le parti scritte in corsivo si riferiscono ad eventi passati
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Il tenente Flynn e tenente Provenza erano in macchina, stavano andando in ospedale a trovare il tenente Paris.
“Non capisco perché mi devo scusare.”
“Perché te lo ha ordinato il capitano.”
“Sì, ma la scommessa l’ho fatta con Julio. Perché non è con noi?”
“Devi chiederlo al capitano.” Provenza guardò Flynn. Silenzio.
“Meglio di no. Comunque, non ho nulla da nascondere, anzi, voi colleghi avete taciuto sul mio colletto sporco di rossetto, traditori!”
“Uhm … perché cosa ti ha detto il capitano, in merito al rossetto?” Provenza era sempre più curioso.
“Sono cose personali.”
“Vuoi raccontarmi come è andata quella sera, visto che come tuo diretto superiore, ho riscontrato un ritardo nel tuo intervento, stavate forse dormendo?”
“Guarda che sono stato professionale, l’ho detto al capitano. Mi sono già scusato per il ritardo, non funzionava il microfono e non abbiamo sentito. Tutto qui.”
“Bene, allora puoi raccontarmi tutti i particolari.”
“Certo, non ho proprio nulla da nascondere.” Silenzio.
“Ti ascolto.” Lo incalzò Provenza. Flynn diede un colpo di tosse “Quando siamo arrivati nella suite, ho fatto subito capire al tenente Paris, chi comandava l’operazione.”
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“Andy appoggia tutta l’attrezzatura lì, per terra e vieni ad aiutarmi.” Ruby iniziò a spogliarsi, Flynn appoggiò le due borse e la terza borsa con l’attrezzatura, quando si girò, rimase a bocca aperta, senza parole.
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Le ho detto subito, che avremmo fatto a modo mio e ho cominciato a dare gli ordini. Doveva capire bene chi comandava.
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“Cosa … stai facendo?” Lo sguardo di Andy tradiva il terrore e la voce era spaventata.
“Mi sto preparando per stasera. Mi sa che ho bisogno del tuo aiuto, devo attaccare la cimice.” Ruby aprì una scatoletta e prese la cimice. La fece vedere a Flynn e continuò a spogliarsi.
“Ruby, aspetta …no, non puoi spogliarti davanti a me …”
“Perché? Siamo professionali. Siamo colleghi. Io sono fidanzata e anche tu. Qual è il problema?” Ruby si stava togliendo la camicetta, molto lentamente, bottone dopo bottone. Fissava Flynn e sorrideva.
“Aspetta … tu non capisci …” L’imbarazzo di Andy era evidente.
Intanto Ruby, tolte le scarpe si era slacciata la camicetta ed era rimasta in reggiseno, prese la “divisa” da indossare per la serata e la maschera. Li mostrò ad Andy, si voltò, si tolse il suo reggiseno e chiese ad Andy di aiutarla ad allacciare il nuovo reggiseno. Era una striscia di pizzo, sottile con dei gancetti: supersexy e trasparente! Andy aveva messo la mano davanti agli occhi per non guardare. “Sharon mi uccide, Sharon mi uccide!” Mormorò sottovoce.
“Hai detto qualcosa?” Ruby stava aspettando che allacciasse il reggiseno.
“No! Niente, niente.” Farfugliò Andy sempre più imbarazzato.
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“Ho dovuto fare tutto da solo, non sapeva attaccare neanche una presa al muro … dovevi vedere …” Scosse la testa e sorrise a denti stretti, mentre Provenza sorrideva compiaciuto.
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“Dai, aiutami con questo reggiseno, mi stringe tutta.” Ruby aveva indossato il reggiseno e doveva chiuderlo, ma non ci riusciva. Andy mise una mano, dove c’erano i gancetti, ma non riusciva ad allacciarli con una mano sola. “Che stai facendo? Dai chiudilo!” Ordinò Ruby.
“Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Mormorò disperato, non sapeva più dove guardare.
“Andy vuoi allacciare il reggiseno?!”
“Allacciare il reggiseno …”
“Non devi ripetere la frase, devi muovere le mani …”
“Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Mormorò Andy sottovoce.
“Allora?! Vuoi stare qui tutta la sera?!” Ruby era scocciata, Andy con una mano, tutta tremante, prese un gancio e tentò di allacciarlo. Non ci riuscì, ovviamente.
“Va bene, faccio da sola …” Sbuffò Ruby, fece una torsione e riuscì ad allacciare i ganci. Andy aveva ancora la mano davanti agli occhi e l’altra tremava vicino alla schiena.
“Andy? Andy? Cosa stai facendo?”
“Io? Nulla?”
Intanto Ruby si era girata e la mano vagante di Andy era proprio sopra un seno “Togli quella mano, fredda e tremante. Stai bene?” Ruby fece un passo indietro, si tolse i pantaloni e rimase in slip e autoreggenti.
“Oh …. Oh …” Flynn prese fiato.
“Andy?! Sti bene?!”
“Certo Ruby, sto bene. Sto cercando di essere professionale, ma se non collabori, dovrò fare tutto da solo… Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!”
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Dopo ho fatto il collegamento. Ho dovuto montare tutta l’attrezzatura da solo. Le ho detto, donna, lascia fare ai veri professionisti, Buzz mi ha spiegato ogni cosa. Ruby era nervosa, così ho dovuto tranquillizzarla. Sai, con la mia esperienza, le ho detto le parole giuste. Allora si è rasserenata, eravamo pronti a dare il nostro contributo.
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“Andy devi attaccarmi la cimice, qui.” Indicò con il dito, una parte di pizzo piccolissima. “Dai!”
Andy era nervoso, si avvicinò. Prese la cimice e con la mano tremante si avvicinò al seno di Ruby. La cimice gli cadde di mano, si abbassò per cercarla, sempre più disperato e Ruby si avvicinò a lui. Andy non osava alzare lo sguardo, era proprio davanti alle gambe di Ruby. “L’hai trovata?” Chiese ingenuamente.
“Sì, l’ho presa. E’ così piccola …” Sorrise nervoso “Adesso la mettiamo al suo posto …cimice bastardina ... ti ci metti anche tu … Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Si rialzò squadrando il corpo di Ruby, era ad un millimetro dal toccarla.
“Brrrr…. Che brivido Andy!” Ruby fece apposta a muoversi per entrare in contatto con il viso di Andy, che si “scontrò” con il suo seno.
“Scusa Ruby, non avevo visto che … il seno … e …”
“Non ti preoccupare Andy, siamo colleghi, siamo professionali, io sono fidanzata e lo sei anche tu.”
Andy deglutì, era rosso in viso, imbarazzato e non sapeva cosa dire.
“Allora me la metti la cimice?” Sorrise maliziosamente, sapeva che sta mettendo Andy in difficoltà.
“Certo, certo! Ecco …” Andy si riprese, con le mani tremanti, prese quel poco di pizzo a cui poteva attaccare la cimice e cercò di agganciarla.
“Sei nervoso Andy?”
“Chi? Io? Figurati!”
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“L’ho dovuta persino aiutare a mettere la cimice, perché non ci riusciva. Capisci che lavoro ho dovuto fare? Da solo? Nel frattempo ho fatto tutti i collegamenti, con fili e cavi. Sai l’attrezzatura era complicata da montare, ci voleva un bell’impegno e ho fatto tutto da solo.
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“Allora ti vuoi collegare oppure vuoi stare tutta la sera a fissarmi?” Ruby andò vicino ad Andy che indietreggiò spaventato. Si slacciò il nodo della cravatta e il bottone della camicia, cercando di riprendere fiato.
“Aspetta lì, non ti muovere. Adesso preparo l’attrezzatura …” Andy cominciò a sistemare microfoni e cavi, sempre più impacciato. Ruby si avvicinò, era il momento giusto per far scattare la sua vendetta. Si era messo un buon strato di rossetto e adesso doveva solo avvicinarsi e baciare il colletto di Andy.
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“Abbiamo avuto un problema tecnico, avevo detto a Ruby di attaccare i cavi per connettere il microfono e il registratore, ma non era riuscita a farlo, così mi sono dovuto alzare a rimettere a posto tutti i cavi, che nel frattempo si erano ingarbugliati. Capisci che dovevo fare il lavoro da solo, ho seguito tutte le istruzioni di Buzz, ma da solo … tu mi capisci, vero Provenza?”
“Certo che ti capisco Flynn!” Provenza continuava a ridere.
“La trasmissione era disturbata e non riuscivamo a sentire nulla, credimi sono stato più che professionale!”
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“Ti aiuto io Andy, lascia attacco il cavo.” Ruby si sporse e si avvicinò ad Andy, che si voltò per controllare perché non sentiva nulla nelle cuffie, quando si girò, si ritrovò Ruby vicina, vis a vis.
“Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Mormorò spaventato, chiuse gli occhi pieni di terrore.
Ruby sorrise, aveva lasciato il segno del rossetto sul colletto della camicia e Andy non se ne era accorto. Soddisfatta, si allontanò e attivò il microfono.
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“Quando è tornato l’audio, sentivamo tutto disturbato e Ruby “polipone” non mi ha mollato un momento. Era appiccicata a me, voleva sentire anche lei, era agitata, però le ho detto che doveva tranquillizzarsi, perché era tutto sotto controllo.”
“Quindi mentre tu tranquillizzavi il tenente Paris, lei involontariamente ti ha macchiato il colletto con il rossetto?”
“Sì! No! Cioè, io stavo tranquillizzando Ruby. L’ho abbracciata. In maniera professionale.”
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“Non sento nulla, come è possibile?” Andy era sempre più agitato.
“Certo che se non mettiamo la presa della corrente, non funzionerà nulla! Mi avevi detto che Buzz ti aveva spiegato ogni cosa!” Ruby prese l’attacco, seguì il filo, fino alla presa di corrente e lo inserì. Si accesero tutti i led e l’audio tornò.
“Flynn e Paris a rapporto, roger. Flynn e Paris a rapporto.”
“Qui Flynn e Paris. Siamo in contatto, pronto?! Mi sentite? Pronto?” Andy scosse la testa “No non si sente nulla …”
“Andy usciamo e raggiungiamo gli altri faremo prima.” Ruby indossò il trench per coprirsi e uscì dalla stanza.
“Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Andy si tolse la cuffia e seguì Ruby fuori dalla camera.
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Quando tutto è rientrato, ci siamo rimessi in contatto con la squadra. Dovevo mantenere il sangue freddo per entrambi, poi siamo arrivati al punto di incontro. Lo so che eravamo in ritardo, perché i problemi tecnici ci hanno impedito di contattarvi e avvisarvi.
“Uhm … Puoi spiegarmi perché alla radio, mentre cercavo di mettermi in contatto con voi due idioti, ho sentito solo “Sharon mi uccide! Sharon mi uccide!” Provenza rise dell’amico e sperò di rivederlo vivo il giorno successivo.
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La sera a casa di Sharon e Andy
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“Allora tenente, hai fatto pace con la tua collega?”
“Certo, ho ubbidito agli ordini, capitano.”
“Bravo. Ci tenevo che ci fosse un chiarimento tra voi. Io e Ruby abbiamo avuto una bella conversazione. Mi ha spiegato perché quella maledetta sera ha voluto prendere il mio posto. Voleva dimostrarmi che era in grado di portare avanti un’indagine di polizia sotto copertura e mostrare il suo valore. Quella sera ero nervosa, così ha pensato di aiutarmi, sostituendosi a me. Comunque adesso è tutto chiarito.”
“Tra qualche giorno la dimetteranno dall’ospedale. Sono contento di aver chiarito ogni cosa.”
“Bene.” Silenzio. “Anche se, rimane una cosa che non ho ben capito …”
“Cioè?” Flynn sbiancò.
“Ruby mi ha detto che hai un tuo mantra, che ripeti continuamente. Però non è stata molto chiara, potresti spiegarmi?”
“Io? Un mantra? Mai avuto un mantra in vita mia, giuro!”
“Attento a cosa giuri tenente …”
“Ho fatto come mi hai ordinato. Cosa vuoi da questo povero tenente?” Era disperato. Fece due occhioni da cucciolo abbandonato e si avvicinò a Sharon.
“Voglio che mi abbracci e mi dai un bacio!”
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Continua …
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