Cap.2 - Stalker
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Andy era contento di essere tornato a casa, adesso il prossimo passo, sarebbe stato riprendere il lavoro. Sapeva che prima doveva terminare le sessioni riabilitative per la schiena e poi avrebbe potuto fare i test psicoattitudinali con il dottor Davis per essere reintegrato. E infine avrebbe dovuto parlare con il dottor Joe, per avere il reintegro operativo, era fiducioso, si sentiva ogni giorno sempre meglio.
Purtroppo questo era motivo di discussione con Sharon, perché continuava ad insistere che Andy avrebbe dovuto fare le cose con calma e prendere più tempo per la riabilitazione. Andy non capiva questo atteggiamento così protettivo di Sharon, ma parlando con Paul e Provenza, entrambi gli aveva detto che forse Sharon si sentiva in colpa per quanto era accaduto ed era diventata iperprotettiva nei suoi confronti.
Andy era perplesso, avevano parlato dell’incidente e sapeva che Sharon non c’entrava nulla, era solo colpa di Jack! Adesso che Jack era in prigione, potevano riprendere tranquillamente le loro vite e Andy voleva concentrarsi solo su questo.
Per Sharon invece, doveva migliorare le prestazioni sia fisiche che psicologiche, per poter sperare in un reintegro operativo, Andy era spesso nervoso, doveva controllare la rabbia, doveva lavorare su come rilassarsi e prendere le cose con calma. A parte questo argomento, per il resto Andy era felice di essere tornato a casa e di poter stare con Sharon, le era mancata parecchio nel periodo in cui era stato ricoverato in ospedale.
Ogni giorno preparava la cena e aspettava che Sharon tornasse a casa dal lavoro.
“Come è andata la giornata?” Chiese Andy vedendo rientrare Sharon.
“Solita routine. In questi giorni devo trattare più con le scartoffie che con le persone. Mi manca averti in ufficio.” Disse Sharon avvicinandosi ad Andy abbracciandolo.
“Anche tu mi sei mancata … tanto …” Disse baciandola appassionatamente.
“Uhm … i tuoi baci … i tuoi abbracci …”
“Vieni qui tesoro, non sai quanto ti voglio. Adesso sono in perfetta forma e autorizzato a qualsiasi attività …” Disse Andy sorridendo maliziosamente. Sharon ammiccò, non stava aspettando altro da parecchio tempo. Ricordava come in ospedale si potevano solo baciare e come i baci spesso diventavano bollenti e scatenavano cattive intenzioni … ma avevano dovuto fermarsi, per non “rallentare il miglioramento riabilitativo della schiena del tenente” come diceva la dottoressa Jean. Continuava a ripeterlo tanto che quando i baci diventavano bollenti, ripetevano a filastrocca la frase della dottoressa per poi riderci sopra e sbollire gli animi. Ma adesso che Andy era tornato a casa, poteva riprendere tutte le attività.
“Perché non ci mettiamo sul letto … saremo più comodi …” Propose Sharon.
“Non ti importa se si fredda la cena?”
“Ci stiamo già scaldando noi, alla cena penseremo dopo …” Disse Sharon, cominciando a togliere la polo che Andy indossava. “Uhm … le sessioni di riabilitazione ti hanno fatto fare un po’ di muscoli … siamo molto sexy tenente …” Disse con un sorriso malizioso.
“Tra noi due, la più sexy sei sempre tu tesoro …” Disse Andy con voce roca, l’aveva desiderata ardentemente.
Fecero l’amore prima di cena e anche dopo cena, Andy disse che aveva gli arretrati da recuperare. Sharon sorrise, era felice di aver ritrovato il suo tenente preferito, ora potevano riprendere le loro vite.
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Il pomeriggio seguente Andy andò a fare la spesa al supermercato e ebbe la sensazione che qualcuno lo stesse seguendo. Rise di sé stesso, era solo un’impressione, fece la spesa e tornò verso casa per preparare la cena. Prima di arrivare alla macchina al parcheggio, sentì una voce familiare:” Oh ma che bella sorpresa!”
Si voltò e vide la dottoressa Jean con in mano un sacchetto. “Dottoressa Jean …” Disse Andy.
“Casey. Siamo passati a darci del tu, Andy, non lo ricordi?” Disse con voce sensuale.
“Ah certo, Casey. Che sorpresa! Pensavo fossi nel tuo studio.”
“Ho terminato di torturare i miei pazienti e ho pensato di fare un po’ di spesa.” Silenzio. “Ed eccomi qui.”
“Pensavo che abitassi dall’altra parte del quartiere …” Disse Andy, guardando verso la parte opposta.
“Sì, sono un po’ fuori mano, ma ogni tanto faccio qualche giretto per sgranchirmi le gambe e quando ho visto il supermercato ne ho approfittato per fare la spesa, tu vieni sempre qui a fare la spesa?” Chiese ingenuamente, sapeva che Andy faceva abitualmente la spesa in quel supermercato.
“Sì, beh … abbastanza, dipende da quello che devo comprare. Se posso preferisco andare al mercato, comunque vengo abbastanza spesso.”
“Cosa hai comprato di buono?” Chiese Casey che si faceva sempre più insistente per conoscere le sue abitudini. Anche durante le sessioni di riabilitazione, ad Andy era sembrato che Casey fosse troppo curiosa e insistente nel sapere le sue abitudini e questo particolare aveva reso Andy un po’ sospettoso. Sharon gli aveva detto che la dottoressa Jean le sembrava una persona molto estroversa, magari faceva parte del carattere o lo faceva semplicemente per mettere a proprio agio i pazienti.
“Bene. Devo andare, devo cucinare per Sharon. Allora ci vediamo alla prossima seduta.” Disse Andy sorridendo e avviandosi.
“Aspetta Andy … Ehm …”
“Sì?!”
“La schiena va bene?”
“Certo Casey, la schiena va benissimo, grazie alle tue sessioni! Devo andare, ci vediamo alla prossima seduta!” Disse Andy sorridendo, ma sembrava che quella donna volesse stargli addosso. Andò alla macchina e dopo aver riposto la spesa, partì per tornare a casa.
La dottoressa Jean guardò Andy andare via, era riuscita a scambiare qualche parola, ma nulla di più. Sembrava che Andy volesse scappare via e lei lo desiderava sempre di più. La bramosia di averlo solo per sé, si era impadronita della dottoressa Jean, era diventata un’ossessione,il desiderio di avere Andy. Tornata a casa, aveva acceso la solita candela davanti alla parete di Andy, rimase ad ammirare le foto e sorrise, aveva in mente un piano, doveva solo studiare gli ultimi particolari e presto il suo sogno sarebbe diventato realtà.
/
Quando Sharon uscì prima dall’ufficio, ripensò a quando con Andy erano andati a fare un giretto per negozi, tanto per distrarsi, per fare qualcosa di diverso. Stavano guardando qualche vetrina, finchè Andy si era fermato ad ammirare delle scarpe italiane nel più caro negozio di calzature di L.A. Certo erano di una manifattura impeccabile, nere, in pelle morbidissima. Andy era entrato nel negozio e le aveva provate, aveva detto che erano come dei guanti, leggere e morbide, sembrava non averle.
Sharon aveva sorriso nel vedere il duro tenente della Crimini Maggiori sciogliersi davanti ad un paio di scarpe, ma sapeva cosa voleva dire, lei non resisteva alle scarpe con i tacchi! Le adorava e nello stesso tempo le odiava, le metteva con orgoglio e ne soffriva tutti i dolori quando la giornata era lunga e infinita.
Andy aveva provato le scarpe, insieme al nuovo completo scuro che aveva comprato, stava benissimo! Era affascinante e sexy, anche se Andy diceva che i suoi commenti erano di parte. Sharon pensava che a volte Andy fosse vanitoso, però doveva ammettere che per essere un uomo aveva un ottimo gusto in ambito di abbigliamento e di calzature ed era sicuramente il più elegante dei suoi tenenti.
Sharon arrivò al negozio di calzature, entrò e comprò il paio di scarpe che Andy aveva provato, ma che non aveva voluto comprare, perché costavano troppo. Ricordava che quel giorno, tornando a casa, aveva detto ad Andy che avrebbe potuto comprarsi le scarpe, ma lui aveva sostenuto che era un periodo con parecchie spese: le sessioni di riabilitazione, le cure per gli occhi e non voleva gravare sul bilancio familiare, comprando un paio di scarpe molto costoso. Dopo quella piccola discussione Sharon aveva deciso che avrebbe regalato le scarpe ad Andy, così sarebbe stato contento e si sarebbe sentito incoraggiato per il rientro al lavoro. Approfittò di quel tardo pomeriggio, Andy era andato ai suoi incontri AA, così Sharon era andata a comprare le scarpe e quella sera stessa le avrebbe regalate ad Andy.
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