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Cap.19 Michael parte I
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Il giorno seguente, Madame X era già in Centrale, sapeva che Sharon era stata scelta per un incontro per quella sera stessa. “Allora Sharon, questa sera sarà il tuo battesimo. Ho chiesto a Mike di prenotare una suite all’Hotel Principe per te e per il cliente e un’altra suite vicina, saranno sullo stesso piano. I miei clienti richiedono una compagnia di classe, sensualità e professionalità. Ci sarà lo champagne, luci soffuse e sarà tutto come avviene normalmente. Questa serata servirà a prendere le misure e a capire come si deve agire, sempre con prudenza e con classe, mai con volgarità. Ricorda, se la cosa diventa troppo bollente, con una scusa ti ritiri e facciamo lo scambio.” Disse Madame X.
“Sembra che sappia organizzare al meglio questa operazione …” Disse Sharon piacevolmente sorpresa, dall’intraprendenza e dalla capacità organizzativa di Madame X.
“Mando avanti la mia società Sharon, ci tengo che i clienti siano soddisfatti.” Sorrise ammiccando.
“Bene. Ci sono altri consigli?”
“Prudenza e professionalità.”
“Quante altre ragazze sono al lavoro questa sera?”
“Per ora ci sei solo tu, Sharon e la tua controfigura … sembri molto richiesta …” Disse Madame X sorridendo maliziosamente. Sharon arrossì, era imbarazzata, quel tipo di attenzioni la mettevano in difficoltà. “Sono sicura che arriveranno altri clienti per le mie colleghe.”
“Certo Sharon, certo.” Disse Madame X ammiccando. “Intanto ti ho portato i tuoi indumenti da lavoro per questa sera. Ecco … Per te Sharon ho portato questo esclusivo completo intimo in tre pezzi di raffinato pizzo nero, con un elegante e sfizioso poncho in tulle con ricami. Infine queste deliziose mutandine stringate, aperte sul dietro.”
“Non mi pare ci sia molto da indossare …” Disse Sharon guardando il completo intimo e scuotendo il capo.
“La tua maschera, Rosa Blu … per finire il completo.” Disse Madame X soddisfatta.
“Ok, vediamo come mi sta …” Sospirò Sharon, stava diventando tutto complicato. “Andiamo da Buzz e vediamo cosa ha preparato.” Disse Sharon e insieme alle ragazze e a Madame X andarono da Buzz in sala elettronica, per provare i vestiti.
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“Non capisco perché solo Buzz deve stare dentro in sala elettronica …”
“Sei geloso Flynn?” Chiese Provenza.
“Non è gelosia, … è una questione di giustizia … anche noi facciamo parte della squadra …”
“Io vorrei vedere il tenente Paris … è una sventola vestita … chissà svestita …” Disse Julio ammiccando.
“Questa missione è troppo piccante per i miei gusti …” Disse Mike. “Ho caricato i profili delle ragazze e per ora, solo il capitano ha una richiesta. Per le altre ragazze vedremo se qualcuno deciderà di prendere un appuntamento …”
“Vediamo di tenere alta l’attenzione e bassi gli ormoni, sono stato chiaro?!” Disse Provenza, stufo di sentire stupidaggini. Andò in sala elettronica, per capire a che punto erano le ragazze, erano ormai più di un’ora che si stavano sistemando, sembrava di essere in una sala trucco e parrucco, invece che in un distretto di polizia. Madame X fece entrare Provenza, voleva un suo parere. Quando entrò, rimase senza fiato, le tre donne era sexy, audaci e provocanti. Ognuna di loro indossava un intimo mozzafiato, che metteva in mostra le forme e la bellezza.
“Ha fatto un ottimo lavoro Madame X, devo ammettere che sembrano proprio ...” Disse senza fiato e sgranando gli occhi.
“Tenente Provenza …” Richiamò Sharon. “Invece credo che abbiamo un problema con queste cimici, non aderiscono bene con i nostri vestiti.”
“Vestiti è una parola forte capitano …” Disse Buzz chiaramente imbarazzato.
“Buzz, cosa stai facendo per risolvere questo problema?” Chiese Provenza irritato.
“Le cimici tradizionali sono fatte per essere attaccate ai vestiti, qui c’è davvero poca stoffa, questo pizzo è trasparente … non c’è quasi nulla, temo che potrebbero staccarsi … Dovete fare attenzione ai movimenti che fate …” Disse Buzz, che non sapeva più dove guardare, le tre donne erano molto attraenti e provocanti.
“Calma Buzz, cerchiamo di fare meglio che si può… ok?!” Disse Sharon cercando di tranquillizzare Buzz.
“Certo capitano, sto facendo del mio meglio.” Buzz non sapeva più dove guardare, aveva davanti a sé il capitano che indossava una lingerie molto provocante tutta di pizzo, stava cercando di attaccare la cimice, ma tra le mani che gli tremavano e il poco tessuto, stava continuando a perdere la cimice.
“Tenente Provenza, se ha terminato di rimirare i nostri fondoschiena e tutto il resto, potrebbe avvisare la squadra che tra poco ci muoviamo?” Disse il capitano in modalità Darth Raydor.
“Certo capitano!” Rispose Provenza come risvegliato dal un sonno profondo.
“Sai come tenere le briglie tirate, Sharon …” Disse Madame X, mentre stava aiutando Emy e vestirsi.
Sharon scosse la testa, sapeva che tutta questa situazione era imbarazzante per tutti quanti e era preoccupata per l’inizio dell’operazione, aveva il timore che l’attenzione dei suoi uomini fosse su altro, dimenticando che avevano a che fare con un criminale pericoloso. Presero i loro trench e si presentarono agli ascensori e andarono al parcheggio, dove presero le macchine e con tutta la squadra si recarono all’Hotel. Prepararono l’attrezzatura, Sharon si preparò aiutata da Emy e infine attesero che arrivasse il cliente. In serata, il cliente era arrivato nella hall, ora toccava a Sharon.
Il capitano Raydor era nervosa, molto nervosa. Eppure avevano studiato tutti i particolari e speravano di non aver dimenticato nulla. Doveva affidarsi alla professionalità dei suoi uomini, ma era nervosa, aveva le mani sudate e non si sentiva a suo agio. Entrò in camera e attese l’arrivo dell’ospite, non si considerava una donna sensuale e provocante, per questo non si sentiva a suo agio. Sharon era seduta sul letto. Dopo qualche secondo entrò il suo ospite, era in giacca e cravatta, lasciò la valigetta sul divano e andò davanti a lei.
“E’ un piacere Rosa Blu, sono Michael.” Disse l’uomo con educazione. Indossava una maschera nera che copriva la parte alta del viso. “Posso offrirti da bere?” Andò davanti al tavolino e versò lo champagne in due bicchieri flute.
“E’ un piacere conoscerti, Michael.” Disse Sharon con tono sensuale, al primo impatto quell’uomo gli piaceva, pensava di averlo già visto.
“Prego.” Disse l’uomo avvicinandosi e le porse il flute.
“Grazie.” Disse Sharon sorridendo.
“L’immagine sul sito non ti rende onore, sei bellissima!” Disse Michael con entusiasmo.
“Grazie, sei molto gentile. Hai avuto una buona giornata?” Chiese Sharon un poco imbarazzata.
“Lasciamo perdere la giornata di lavoro … e il resto …” Disse Michael bevendo d’un fiato lo champagne.
“Adesso pensa solo a rilassarti … Sono a tua disposizione.” Sorrise e ammiccò.
“Non sai quanto mi fai felice … “Disse Michael avvicinandosi a Sharon e sfiorando i capelli e poi scendendo lungo il viso. “Hai due occhi stupendi e due gambe … sono mozzafiato! Vorrei vederti senza maschera, vorrei …”
“Conosci le regole Michael …” Disse Sharon allontanandosi e girandogli intorno, fermandosi alle spalle e abbracciandolo. “Sei teso, perché non ti rilassi … siamo solo noi due …” Disse Sharon e cominciò a massaggiare le spalle dell’uomo.
“Sì, sono una corda di violino … lascia stare … una giornata di merda! E in più mia moglie vuole chiedere il divorzio …. Non sai in che casini sono e non riesco neanche a stare in pace, perché ci sono sempre delle rogne … e da chi vanno? A chi si rivolgono?! A me! Sono stanco, sono stufo!” Disse Michael scuotendo la testa.
“Calma tesoro, calma … come siamo stressati …” Disse Sharon e lo accompagnò sul letto e cominciò a togliere la giacca e a slacciare la cravatta.
Michael si sdraiò con la testa sul grembo di Sharon, che gli faceva dei massaggi al collo e alla testa.
“Uhm … sei fantastica con questi massaggi … credo di aver bisogno …”
“Ssssttt rilassati tesoro, sei tutto un fascio di nervi lascia fare alla tua Rosa Blu …” Disse Sharon e non finì la frase che l’uomo le avvicinò la testa e la baciò. Sharon cercò di restare al gioco, senza approfondire troppo il bacio, Michael si avvicinò ancora di più e la strinse tra le braccia.
“Sei bellissima … adesso vorrei che tu …”
“Dimmi pure tesoro, tutto quello che vuoi … cioè …”
“Perché non ti togli questo copri spalle di pizzo … E’ molto bello, ma non credo che ci servirà, per quello che ho in mente.” Disse Michael, Sharon sorrise e si fece togliere il poncho di pizzo. “Vorrei che ti togliessi le autoreggenti … voglio vedere le tue gambe …”
“Certo tesoro …” Disse Sharon, si tolse le scarpe con il tacco e cominciò a sfilare una calza e la tirò addosso a Michael che sorrise, soddisfatto e poi si sfilò l’altra calza e la lasciò cadere vicino a lei, lentamente.
“Wow, sei uno schianto! Allora cominciamo …” Disse Michael entusiasta, si alzò e andò alla valigetta, tirò fuori una frusta non molto lunga, circa un metro, arrotolata, la prese e la fece scoccare.
Sharon rimase senza parole, questo proprio non se lo aspettava, doveva trovare un modo per venirne fuori… “Ehm … tesoro, sei sicuro?” Domandò perplessa.
Michael le diede la frusta e si slacciò la camicia, si tolse le scarpe e i pantaloni e si sdraiò sul letto a pancia in giù. “Non avere paura, non mi farà male … Vieni, sali sul letto e comincia pure …”
Sharon salì sul letto, con la frusta in mano e vide il corpo dell’uomo con dei chiari segni di frustate, Forse per questo la moglie voleva il divorzio?! Pensò tra sé.
“Frustami!” Ordinò Michael.
Sharon colpì la schiena con una sferzata non troppo forte e poi ritirò la frusta in mano, adesso era confusa … ma doveva stare al gioco …
“Non mi fai male, non avere paura, ci voglio più forza!” Ordinò Micheal risoluto. Sharon obbedì, fece scoccare la frusta e lo frustò più forte.
“Più forte!” Gridò Michael.
Sharon lo frustò più forte, era perplessa, ma fece come chiedeva il cliente.
“Più forte! Più forte!” Gridò Michael.
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