Cap.25 Un’altra lunga notte
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“Sei arrabbiata con me?”
“Sì, Andrew Flynn. Sono arrabbiata, o meglio sono furiosa.”
“Guarda che non è colpa mia se siamo arrivati in ritardo, Ruby continuava a fare …” Sospirò, alzando gli occhi verso il cielo “Ok, siamo arrivati in ritardo.” Era rassegnato, ogni giustificazione sarebbe stata inutile.
“Non sono arrabbiata per quello.”
“Ah.” Flynn era perplesso, non capiva. Silenzio.
“Sono arrabbiata per questo!” Sharon indicò il colletto della camicia di Andy, sporco di rossetto.
“Cosa?”
“Fai poco lo spiritoso Andy, hai una macchia di rossetto sul colletto, come lo spieghi?”
“Come?” Gridò Andy togliendosi la camicia, adesso era in preda al panico “Ma come … non è come sembra Sharon, non è come sembra!” Guardava la macchia sul colletto, con occhi pieni di terrore.
“Bene, allora spiegami.” Sharon lo fissò diritto negli occhi.
“Non so come posso essermi sporcato di rossetto, ma Ruby “polipone”, mi è stata addosso tutta la serata, se proprio lo vuoi sapere.” Andy era agitato, continuava a guardare la camicia e poi Sharon.
“Questo lo avevo capito anch’io, come tutta la squadra, lo hanno notato tutti, quel rossetto …” Sotto lineò il tutti.
“Cosa?” Andy era incredulo. “Non mi hanno detto nulla …. Bastardi!”
“Non hai visto gli sguardi degli altri? I loro sorrisetti?!” Sharon era scocciata e anche un po’ sorpresa dall’ingenuità di Andy ...
“L’ho detto a Provenza che quella donna … e lui … ecco perché rideva…. Sono stato un idiota!”
“Ok, quindi Andrew Flynn, cosa mi devi dire?” Mise le mani sui fianchi e inclinò la testa, voleva dargli una possibilità per giustificarsi.
“Tanto lo so che non mi credi!” Gridò Andy, buttò la camicia per terra, andò in camera, prese il cuscino, il pigiama e tornò in soggiorno e buttò tutto sul divano. Tornò in camera, prese una coperta e la gettò con rabbia sul divano, era furioso con sè stesso e con Ruby, era riuscita nel suo intento: far arrabbiare Sharon!
“Ne deduco che dormirai sul divano stanotte …” Sharon era calma.
“Certo! Perché tanto non crederai a nulla di quello che potrò dire a mia discolpa!”
“Ti ascolto Andy.” Il viso di Sharon era in modalità Darth Raydor.
“No! Hai già deciso che ci ho provato con Ruby e che lei c’è stata. Beh non è andata così! Ma tanto non mi crederai! Quindi dormo sul divano!”
“Andy parliamone, non ho detto che …” Scosse la testa, a volte Andy sapeva essere insopportabile.
“Non c’è bisogno che dica altro, mi basta la tua faccia per capire che non mi crederai! Ecco perché non hai detto nulla lungo tutto il tragitto, tu sei arrabbiata con me, ma io non c’entro! Maledizione!” Gridò ancora e andò in soggiorno e si buttò sul divano, era arrabbiato. Tutta la situazione era sfuggita di mano e alla fine chi ci aveva rimesso, era solo lui!
Sharon rimase in camera, scosse la testa, sospirò e si sedette sul letto. Questo caso stava mandando a male tutta la squadra, non aveva mai dovuto riprendere i suoi uomini, come in questo caso. Erano sempre più distratti, si lasciavano andare in commenti che non aiutavano il lavoro e il morale. Rimase qualche minuto indecisa sul da farsi, poi si alzò e andò in soggiorno, dove trovò Andy sdraiato sul divano a testa in giù, come un ragazzino.
“Andy, ne parliamo?” Chiese Sharon, cercando di mantenere la calma. Ricevette un grugnito per risposta, scosse la testa e fece per andare via.
“E’ tutta colpa tua capitano!” Gridò Andy dal divano.
“Adesso è colpa mia?!” Si voltò e fissò Andy, che si era seduto sul divano e aveva il cuscino tra le braccia e la guardava con aria soddisfatta.
“Certo capitano.” Si alzò “Sei tu che hai voluto che lavorassi con Ruby, mi hai messo tu, in coppia con lei e sapevi benissimo che appena può, Ruby ci prova con me … perché … perché è una stronza!”
“Hai fatto il cretino Andy? C’è qualcosa che dovrei sapere?”
“Non ho fatto il cretino, sono stato professionale! Anzi, era lei che continuava ad abbracciarmi e a starmi appiccicata, ecco come deve avermi lasciato il segno sul colletto della camicia. Io non l’ho toccata, giuro!”
“Va bene, appureremo con calma i fatti. Adesso possiamo andare a riposare, oppure vuoi restare sul divano a dormire e domani mattina svegliarti con un mal di schiena da non riuscire ad alzarti!?” Disse Sharon scuotendo la testa e sperando che Andy andasse a letto insieme a lei.
Andy si alzò dal divano, prese il cuscino e la coperta e grugnendo andò in camera. “Tanto lo so, lo dici solo perché da sola nel letto non riesci più a dormire …”
“Possiamo riposare? Oppure vuoi discutere tutta notte?!” Sharon era esasperata e stanca. “Dormiamo che è meglio …”
“Allora buonanotte.” Grugnì Andy.
“Buonanotte.”
/
Il mattino seguente, il capitano Raydor voleva chiarire con la squadra i termini di condotta, perché questo minava la collaborazione tra gli uomini e le donne della Crimini Maggiori. Capiva che questo caso stava mettendo a nudo tutti quanti, nel senso fisico della parola per quanto riguardava la componente femminile, forse un po’ troppo, però pretendeva professionalità e correttezza nella squadra.
Quando vide che erano arrivati tutti, uscì dall’ufficio e attirò la loro attenzione: “Signori, capisco che questo caso sta mettendo a dura prova non solo i nostri nervi, ma anche gli ormoni dalla parte maschile della squadra. Ho notato alcuni commenti, che gradirei non fossero presenti. Lavoriamo tutti per un unico scopo: risolvere il caso. Quindi niente occhiate, sorrisetti e commenti. Evitiamoli e manteniamo la professionalità che contraddistingue la Crimini Maggiori. So che più volte il tenente Provenza vi ha rimarcato lo stesso concetto, però ora …” Sharon si fermò un momento e fissò ogni componente della squadra “So che non è facile e questo caso è particolarmente piccante, se così vogliamo dire, però dobbiamo trovare il nostro aggressore e dobbiamo fare attenzione, perché nessuno dei nostri colleghi possa correre pericoli inutili. Confido nella vostra professionalità e serietà. Buon lavoro!”
Rimasero tutti in silenzio, guardandosi l’un l’altro.
“Avete sentito il capitano, al lavoro, forza!” Provenza alzò la voce e face muovere tutti alle proprie postazioni.
“Tenente Paris, possiamo parlare in privato?”
“Certo capitano.”
Sharon fece cenno al tenente di entrare in ufficio. Andy le vide entrare e per un momento incrociò gli occhi di Sharon, che lo stavano guardando. Si chiedeva di cosa dovessero parlare e sperava che Ruby, non dicesse nulla per metterlo di nuovo nei guai con Sharon. Il tenente Paris entrò nell’ufficio del capitano e si sedette davanti alla scrivania.
“Vorrei mettere da parte i gradi per un momento e parlare da donna a donna.”
“Certo Sharon.” Ruby annuì, sapeva di cosa voleva parlare.
“Vorrei sapere cosa è successo ieri sera, con il tenente Flynn.” Silenzio. Ruby abbassò lo sguardo. “Ruby?” Chiese Sharon con calma.
Ruby diede un colpo di tosse: “La scorsa sera sono stata poco professionale con il tenente Flynn, per questo siamo arrivati in ritardo. Volevo che sapessi … Ho macchiato di proposito il colletto della camicia di Andy.” Il tenente Paris abbassò lo sguardo “Il motivo per cui l’ho fatto è perché Andy con Julio, aveva fatto un commento sul mio fondoschiena e non l’ho apprezzato. Così ho deciso di vendicarmi e gli ho lasciato un segno sul colletto, solo per metterlo nei guai con te. Non è successo nulla, te lo assicuro. Anzi, il tenente Flynn si è comportato in modo impeccabile. Inoltre ero gelosa perché il tenente Flynn quando ti ha sentito gridare è corso in tuo soccorso senza curarsi degli ordini o dei colleghi, non so se il mio fidanzato avrebbe fatto una cosa simile. La verità è che …mi piace ancora, cioè, non sono innamorata del tenente Flynn, ma … Sono fidanzata con un ragazzo, pare stia funzionando, però … cioè, non dimostra la stessa attenzione che il tenente Flynn ha per te e di questo sono gelosa. Non voglio che ci siano fraintendimenti tra noi. Ecco, io ho apprezzato molto il fatto di poter lavorare alla Crimini Maggiori, siete il meglio del Dipartimento di Polizia e sono sicura che la mia carriera ne gioverà. Sono felice di lavorare con tutti voi e vorrei dare il meglio, però a volte … Ecco … tutto qui.”
Sharon guardò Ruby e sospirò “Ok, senti Ruby sei un poliziotto in gamba, ti ho scelto per questa operazione e sono sicura che farai carriera. Inoltre sei una bellissima donna, non devi fissarti con il tenente Flynn, potresti avere chiunque, non ti manca nulla. Perché non ti concentri sulla relazione con il tuo fidanzato e su questa operazione?” Sharon fece un momento di silenzio: “L’altra sera sia tu, che il tenente Flynn, avete mancato di rispetto al lavoro dei vostri colleghi ed è vero, mi avete fatto arrabbiare, perché come squadra non stiamo dando il meglio. I commenti dei nostri colleghi maschi sapevi che sarebbero arrivati, ce lo avevamo già detto e cosa avevamo deciso di fare in merito a questo?” Silenzio. “Ruby?”
“Avevamo deciso di lasciar correre … però ha detto che ho il culo basso! Mi spacco in due per fare esercizi per i glutei e tenerli sodi e cosa dicono del mio …”
“Ruby …” Sharon la riprese, sembrava la mamma che sgrida la figlia, quando ha combinato un bel casino.
“Scusa Sharon …mi sono lasciata coinvolgere. Non accadrà più.” Disse Ruby scusandosi.
“Ok, va bene. Senti, allora siamo a posto? Riprendiamo il lavoro e diamo il meglio, ok?”
“Sì capitano!” Ruby sorrise, adesso si erano chiarite ed era contenta.
“Può tornare al lavoro tenente.” Sharon ricambiò il sorriso. La vide uscire soddisfatta e diede anche un’occhiata al fondoschiena del tenente, giusto per farsi un’idea. Andy aveva ragione, era un po’ basso! Scosse la testa, sorrise e riprese il lavoro.
/
A casa di Sharon e Andy
“Oggi ho avuto un’illuminante conversazione con il tenente Paris.” Sharon guardò Andy, che si fece serio.
“Ah, davvero …”
“Sai cosa mi ha detto?”
“No.”
“Mi ha confessato che ha fatto apposta a sporcarti il colletto della camicia con il rossetto …”
“Vedi, allora ha confessato! Traditrice!” Andy era soddisfatto, ma il sorriso svanì in fretta, perché lo sguardo di Sharon, era ancora in modalità Darth Raydor. Tornò a preoccuparsi.
“Andy! Sai perché ti ha sporcato il colletto della camicia? Te lo dico io! Voleva vendicarsi di te, perché hai fatto un commento sul suo fondoschiena!”
“Cosa?!”
“Sì! Tu e il tuo amico Julio!” Sharon alzò la voce. Silenzio. “Andy?” Silenzio. “Dal tuo silenzio suppongo di aver colpito nel segno.” Silenzio. “Vorrei che ti scusassi con Ruby e facciate pace, voglio che torniate a lavorare come veri colleghi.” Silenzio. “Andy?” Silenzio. “Sto aspettando una risposta, tenente!” Silenzio.
“E’ tutta colpa tua Sharon.” Disse Andy con calma.
“Colpa mia? Perché?”
“Ho vinto la scommessa con i ragazzi, 50 dollari!” Un ghigno di soddisfazione si dipinse sul volto.
“Che scommessa? … Aspetta, bada bene a quello che dici, perché stai rischiando di dormire sul divano Andrew Flynn!” Silenzio. “Ebbene?!”
“Il tuo fondoschiena ha battuto quello del tenente Paris e del detective Skyes e risulta il più alto, confermato e certificato da Provenza.” Andy si girò e la fissò negli occhi “Se vuoi dormo sul divano, ci vado, ma non mi pento di nulla, il tuo è il migliore Sharon!” Le fece l’occhiolino e un sorriso sornione.
Sharon rimase senza parole, scosse la testa, non sapeva se ridere o mandare Andy a dormire sul divano, optò per farlo rimanere sul letto, con la scusa del mal di schiena. Spense la luce e sorrise, soddisfatta del suo fondoschiena.
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