Cap. 30 Casey I
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Quando il capitano Raydor venne dimessa dall’ospedale era ormai notte fonda. Sharon era stanca e provata emotivamente. Era soddisfatta, perché avevano preso il loro aggressore e avrebbero concluso il caso. Arrivati a casa, si fece aiutare da Andy a fasciare il collo con della pellicola, perché voleva farsi una doccia. Si lavò e andò in camera da letto, dove Andy la stava aspettando.
“Come ti senti?” Era preoccupato, ma era felice di vedere che Sharon stava bene.
“Sto bene, grazie Andy.” Sharon era distrutta, tutta l’adrenalina era calata, si sentiva addosso la stanchezza di quella serata e dell’aggressione. Ricordava il volto terrorizzato di Andy e le risate di quella donna. Si sdraiarono e rimasero abbracciati, Sharon pianse, la tensione stava venendo fuori, Andy la strinse ancora di più a sé, aveva provato ancora quella paura di perderla. Aveva davanti agli occhi, Sharon tenuta in ostaggio da quella donna. Aspettò che Sharon si calmasse, la tranquillizzò e le baciò il capo, felice di averla tra le sue braccia. Poco dopo Sharon si addormentò, distrutta da quella sera e anche Andy si addormentò.
Il mattino successivo, Sharon era pronta e Andy sapeva che non sarebbe riuscito a farla rimanere a casa, per riposare. Le cambiò la benda al collo e le chiese di non strapazzarsi. Sharon voleva chiudere il caso prima possibile, andarono in Centrale dove trovarono la squadra e Madame X.
Provenza stava interrogando la dottoressa Jean, ma per ora non era riuscito ad ottenere alcuna confessione o ammissione. Mike uscì dalla sala interrogatori e si affacciò nell’ufficio del capitano e li aggiornò sulla situazione di stallo in cui si trovavano.
Il capitano Raydor sapeva che quella donna era un osso duro, così decise che sarebbe andata in sala interrogatori, per dare il cambio al tenente Provenza.
“Non puoi andare a parlare con lei, ha tentato di ucciderti!” Andy si mise davanti alla porta.
“Cosa potrà farmi, in una stazione di polizia piena di poliziotti?”
“Sharon è pericolosa, lo sai …”
“Andy, voglio giustizia per le vittime di questa stalker! Voglio una confessione per l’omicidio …. Per l’aggressione alle ragazze di Madame X, l’aggressione contro Ruby, il sequestro nei tuoi confronti e l’aggressione contro di me. Voglio sbatterla in prigione per la fine dei suoi giorni, così non potrà più fare del male a nessuno!”
“Non sono d’accordo, Provenza può avere la confessione. Dagli ancora un po’ di tempo.”
“Con me parlerà più facilmente, voglio che confessi tutto!”
“Posso dire qualcosa, che ti faccia cambiare idea?”
“No.” Silenzio. “Senti Andy, quella donna ti ha fatto del male e voglio che paghi.” Era seria e decisa.
“Sharon stava per ucciderti!”
“Però non c’è riuscita …”
“Julio non può rimanere con te, ti prego. Ho paura che ...”
“Ssssttt. Non mi farà del male.” Sharon mise un dito sulla bocca di Andy, sorrise per rassicurarlo, aveva lo sguardo cupo e preoccupato. Sharon guardò Andy e capì la sua paura, ma era sicura di poter ottenere una confessione.
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“Voglio parlare con Sharon!”
“Si dovrà accontentare di me dottoressa Jean.”
“Voglio parlare con Sharon! Altrimenti non dirò nulla!”
“Si calmi e cerchiamo di ragionare.” Provenza cercò di essere conciliante. Nel frattempo, entrò il capitano Raydor e si sedette al tavolo, difronte alla dottoressa Casey Jean, che sorrise soddisfatta.
“Voglio tutta la verità! Voglio la verità sull’omicidio e l’aggressione …...” Sharon era in modalità Darth Raydor, appoggiò una cartellina con dentro le foto delle vittime.
“Parliamo da sole, lui se ne va.” La dottoressa Jean fece un cenno verso il tenente Provenza.
“Tenente …” Sharon senza distogliere lo sguardo, mise una mano sull’avanbraccio del tenente, che si alzò e uscì. “Bene, ora siamo da sole, ha tutta la mia attenzione.”
La dottoressa Jean sorrise soddisfatta e cominciò a raccontare. Quando Andy era finito in ospedale e avevano iniziato a fare la riabilitazione, aveva sentito che aveva bisogno di un legame molto forte con la sua terapeuta. Andy voleva la sua attenzione, così era riuscita a convincerlo a riprendere a mangiare, a lottare per tornare alla vita, perché tra i due si era instaurato da subito un legame, che ovviamente nessuno aveva capito.
Il capitano serviva solo per farlo riprendere, per accompagnarlo nelle passeggiate, ma lei, lo aveva riportato alla vita. Quello che la disturbava di più, era che quando erano soli, non faceva altro che parlare della sua fidanzata, di Sharon, del suo capitano …. Una cantilena molto fastidiosa, perché parlava di una donna, che voleva solo comandare e tenerlo sottomesso.
Così, aveva sentito il bisogno di Andy di liberarsi da quella donna e aveva deciso di aiutarlo. Avevano iniziato la riabilitazione, il legame era sempre più forte, l’aveva sentito immediatamente. Voleva rimanere con Andy per sempre. Era il cucciolo da curare e far tornare più forte e virile di prima.
“Quindi ammette di aver rapito il tenente Flynn?”
“Certo! Dovevo farlo! Doveva essere mio! Andy è il mio tesoro, il cucciolo da proteggere e coccolare! Quando siamo rimasti da soli, ho sentito che voleva solo me! Mi desiderava!” La dottoressa Jean si leccò le labbra.
“Ha drogato il tenente Flynn?”
“Ho solo cercato di aiutarlo a dimenticare la donna che lo voleva dominare! Tu Maledetta!” La rabbia cresceva sempre di più nella dottoressa Casey “Lo hai ridotto ad un cane da caccia senza più fiuto per la preda!” Si era alzata dalla sedia, continuando ad inveire contro il capitano.
“Si calmi e si sieda dottoressa Jean!” Ordinò Sharon in modalità Darth Raydor. Voleva che confessasse tutto quanto, non poteva mollare la presa proprio ora. La dottoressa si sedette, stranamente era rimasta senza parole, non si aspettava un tono così risoluto. In sala elettronica, Flynn era già vicino alla porta, ma Provenza lo aveva preso per un braccio e si era messo davanti. Fece un cenno a Julio di andare fuori dalla porta della sala interrogatori e di attendere istruzioni.
“Calma Casey, calma. Possiamo parlare da persone civili, vero?” Il tono di Sharon era pacato.
“Certo, io sono una persona con cui si può parlare.”
“Cosa mi dice dei suoi complici, i due che hanno rapito il tenente Flynn?”
“Due sempliciotti, certo ho dovuto insegnare loro le buone maniere, erano sempre in mezzo, fastidiosi anche loro.”
“Ha appiccato il fuoco alla villetta nella cui taverna ha sequestrato il tenente Flynn?”
“Certo! Non sono una stupida! C’erano le nostre tracce, le impronte … ma poi quegli stupidi … ho dovuto sistemare i loro errori e mettere in ordine. Stupidi, due stupidi inutili!”
“Ha dato fuoco alla villetta e colpito il sig. Peter Freeman alla testa, lasciandolo privo di sensi e facendolo bruciare all’interno?”
“Non so di cosa sta parlando. In quella villetta ho cercato di far rinascere la virilità di Andy, ho iniziato il processo di trasformazione, l’ho fatto diventare un uomo virile, ho sentito il suo desiderio, la sua voglia, la sua libidine nei miei confronti e ho lasciato che facesse di me quello che voleva …” Disse Casey in tono sensuale e guardando verso il vuoto, come se stesse sognando ad occhi aperti.
“Il tenente era legato mani e piedi ad una sedia, così ci ha riferito un testimone. Quindi come può aver fatto quanto sostiene …”
“Dei testimoni? Chi? Quei due idioti?!” Casey fece una risata isterica “Sharon avanti, non puoi credere a quei due poveracci, non hanno mai visto una donna nuda in vita loro …” Poi si fece seria e fissò negli occhi Sharon “Andy, non te lo ha raccontato …? Non ti ha detto, cosa mi ha fatto in quella villetta?” La dottoressa Casey, adesso stava fissando Sharon e la stava sfidando “Vedi, quello che mi ha fatto, lo ha voluto, Andy è un amante lussurioso ed esigente. Lo so, lo so. A te non ha mai chiesto di fare quelle cose, a me lo ha chiesto e non ho potuto dire di no …mi capisci Sharon, da donna a donna, mi capisci?!”
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Intanto in sala elettronica tutti stavano ascoltando le parole vaneggianti della donna. Andy era in evidente imbarazzo, sentire quelle parole davanti ai suoi colleghi “Giuro che non l’ho toccata, quella donna è pazza. Non ho fatto nulla, di quello che sta dicendo. Dovete credermi!”
“Andy, perché non ti siedi e stai tranquillo, sappiamo tutti quanti che quella donna è una pazza, fuori di testa.” Provenza fece cenno all’amico di sedersi. Sentendo la follia della donna chiese a Mike di andare di supporto con Julio e di tenersi pronti ad intervenire ad entrare in sala interrogatori, per assistere il capitano. Mike raggiunse Julio ed entrambi si prepararono ad intervenire come era stato ordinato.
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“Ho risvegliato la bestia che era in lui, mi ha posseduta e l’ho lasciato fare. Quei due stupidi non sanno, non sanno niente del nostro rapporto e del nostro amore. Andy mi ha posseduta, più volte, mi voleva con lussuria, mi desiderava e non ho potuto dire di no, alle sue voglie e alla sua virilità.”
“Sarà come dice, dottoressa Casey, però dagli esami clinici effettuati sui vestiti del tenente e dalla ricerca di tracce di DNA sul corpo, non è stato trovato nulla … mi risulta difficile credere …”
“Non puoi capire! Nessuno può capire il nostro amore!” Gridò Casey all’improvviso, si voltò verso l’alto a destra, come se stesse guardando qualcuno “Andy ti amo, lo so che mi stai ascoltando, io ti amo e ho fatto tutto questo per te, per il nostro amore!”
“Va bene, ok. Ha fatto tutto questo per Andy… anche uccidere e appiccare il fuoco?”
“Certo!” Scosse la testa ridendo “Non puoi capire Sharon …Ti amo Andy! Sai che ti ho desiderato ogni notte che è passata, da quando siamo stati insieme! Ho desiderato le tue mani su di me! Voglio essere tua, come mi hai avuta in quella villetta!” Ora lo sguardo della dottoressa Casey era stralunato e aveva gli occhi impallati, come in un delirio cosciente. Sharon guardava quella donna ed era sempre più convinta, che fosse da rinchiudere per sempre.
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Continua …
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