Cap.41 Ti è piaciuto baciarmi
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Andy si mise sul letto per tentare di riposare, dormì una buona mezzora, russò un poco, finchè non si svegliò, gridando spaventato. Sharon gli fu subito vicino, cercando di tranquillizzarlo, il respiro era affannato e agitato, Sharon gli accarezzò il viso e Andy si calmò. La guardò perplesso, vide due occhi verde giada, bellissimi. Rimase incantato, senza parole, quella donna era proprio bella. Sapeva che era affascinante e supersexy, più di una volta aveva fantasticato sul capitano Sharon Raydor.
“Ora sei tranquillo?”
“Sì.”
“Senti vado a farmi una doccia, ok.”
“Certo.” Andy annuì e la vide andare in bagno. Sharon aveva sempre in macchina una borsa con un cambio e il necessario per l’igiene personale. Dopo esser uscita dal bagno, Sharon era in accappatoio, finì di asciugarsi i capelli in camera, avvolti in un turbante. Andy la guardò e dopo qualche minuto, si diffuse il profumo di gelsomino nella piccola camera.
“Questo profumo … lo conosco … non può essere …” Andy la guardò sorpreso, stava mettendo insieme i pezzi.
“Certo che può essere …”
Sharon si avvicinò al viso di Andy e cominciò a baciarlo. Silenzio. Andy rimase immobile, sbarrò gli occhi, non si aspettava un comportamento così audace da parte del capitano Raydor. Rimase immobile, quasi paralizzato dalla sorpresa, non rispose subito al bacio, non sapeva cosa fare. Quelle labbra, erano così morbide e sensuali, non ci volle molto e timidamente si sciolse, si rilassò. La sua risposta era timida, un breve movimento delle labbra, allora Sharon si fece più audace, sapeva che Andy doveva essere incoraggiato, provò a mettergli la lingua in bocca.
Andy sgranò gli occhi, aprì leggermente la bocca, sentì la lingua che lo provocava e lo stava eccitando. Dopo qualche secondo di incertezza, rispose al bacio con maggiore intensità e Sharon lasciò che le loro lingue danzassero insieme, assaggiandosi e assaporandosi. Gli erano mancati i baci di Andy.
Lo abbracciò, invitandolo a riscoprire le mani sul suo corpo e adesso che lo aveva ritrovato, voleva che fossero una cosa sola. Si strinsero l’un l’altro, le mani di Andy vagabondavano su quel corpo sexy e mozzafiato, su cui aveva fantasticato per anni. Si rilassò, sembrava tornato a casa, Sharon prese i polsi di Andy e li portò sopra la testa, era immobilizzato, si lasciò sopraffare dalla carica sensuale di Sharon, che adesso si era sistemata con il suo corpo sopra il suo.
Sentiva il suo piacere, sentiva il calore del suo corpo. Si allontanarono un momento per prendere fiato “Sharon …” Mormorò Andy, era eccitato, quella donna era bellissima: era un sogno proibito, tanto l’odiava e quanto più la desiderava! Sharon si staccò e rimase con la fronte attaccata a quella di Andy, non voleva forzare troppo le cose, sorrise e anche Andy sorrise, era il sorriso del suo Andy. Lo baciò ancora e questa volta, fu lui che l’avvolse tra le braccia e la baciò con passione. Ripresero fiato e rimasero in silenzio a guardarsi, sorridendo.
“Ti è piaciuto baciarmi?” Sharon spezzò il silenzio.
“Sei sempre stata il mio sogno proibito capitano … non sai da quanto tempo desideravo baciarti, ma … non mi denuncerai per molestie, vero?”
“Andy, ti ho baciata per prima, perché volevo farlo. Mi pare che tu abbia gradito …”
“Certo che mi è piaciuto, posso baciarti ancora?”
“Certo che puoi baciarmi …”
Si baciarono ancora e rimasero abbracciati per un po’, Sharon sentiva il calore del corpo di Andy, le era mancato tantissimo. Non voleva forzarlo, sperava che lui si facesse avanti.
Andy era felice di poter abbracciare il capitano Raydor, o meglio Sharon. Sorrise, era contento di poterla baciare, aveva desiderato così tanto quelle labbra carnose e sensuali! Era un suo sogno proibito, poter baciare la strega cattiva e rimanere immobile, colpito dall’incantesimo di quella donna, così maledettamente sexy! Era un sogno che si realizzava, oh … se lo avesse visto Provenza, sarebbe morto! Proprio lui, il tenente Flynn aveva baciato Rulebook, la rossa sexy, Darth Raydor! Non riusciva a crederci!
“Andy tutto ok?!” Sharon lo fece rinsavire, si vedeva che aveva la testa da un’altra parte.
“Certo … è tutto ok.” Farfugliò contento, stava sognando ad occhi aperti. Scosse la testa, sorrise e si passò una mano tra i capelli, cercando di sembrare normale, in realtà era confuso da quello che era appena capitato.
“Lo sai che baci bene, questo te lo ricordi?”
“Anche tu baci molto bene. Quando vuoi … possiamo replicare…” Andy sorrise imbarazzato dalla sua stessa richiesta.
All’improvviso udirono un rumore sordo, provenire dall’esterno, si alzarono entrambi preoccupati, presero le pistole e si appostarono alle finestre per vedere se ci fossero dei movimenti esterni.
La prudenza non era mai troppa, soprattutto quando c’era di mezzo la malavita, così il capitano Raydor, decise che si dovevano spostare. Sentiva il fiato dell’FBI e della malavita dietro a loro, ma aveva ancora bisogno di tempo, perchè Andy potesse fidarsi. Avevano fatto grandi passi in avanti, si erano avvicinati molto, però alla passione bisognava aggiungere la concretezza. Disse a Andy che avrebbero cambiato location, in attesa di altri ordini e poi sarebbero andati a San Diego, conosceva un padre missionario che li avrebbe aiutati. Raccolsero le loro cose e decisero di muoversi.
Sembrava tutto tranquillo, forse era troppo tranquillo. Si vestirono in fretta e uscirono dalla camera e andarono alla macchina, partirono e dopo qualche chilometro, Sharon si accorse che una macchina li stava seguendo. Cercò di seminarli, girò in lungo e in largo, entrò in autostrada, ora le macchine erano due. Disse ad Andy di tenersi pronto, potevano doversi difendere. C’erano dei lavori in corso, che stavano rallentando il traffico, Sharon disse ad Andy di scendere, avrebbero proseguito a piedi e si sarebbero dileguati. Andy propose di sparire per un po’ e poi di prendere un taxi e andare a riprendere la macchina, che aveva lasciato alla spiaggia di Pirate’s Cove, aveva ancora in tasca le chiavi. Il piano di Andy poteva funzionare: uscirono dall’autostrada e si infilarono nel traffico, scesero dalla macchina e proseguirono a piedi. Si nascosero per un paio di ore in un diner, sembrava che i loro inseguitori avessero perso le loro tracce. Intanto stava scendendo la sera, Sharon chiamò un taxi che li portò alla spiaggia di Pirate’s Cove e da lì recuperarono la macchina e si diressero verso l’autostrada, in cerca di un motel, che non desse troppo nell’occhio.
Avevano corso un bel rischio, ma entrambi avevano mantenuto sangue freddo. Sorrisero, erano riusciti a salvarsi ancora una volta.
Sharon guardò Andy e sorrise, erano ancora interi, tutti e due. Sperava che la fortuna non li abbandonasse e che potesse avere ancora un po’ di tempo da trascorrere con Andy, voleva che lui riprendesse a ricordare. Erano stanchi e affamati, dovevano riposare e rimettersi in cammino, per non lasciare tracce che portassero a loro. La macchina l’avevano lasciata ad una stazione di rifornimento, poco lontano c’erano le luci di un motel. Dopo mezz’ora di cammino arrivarono e chiesero una camera, quella notte dovevano riposare.
Sharon pagò in contanti, prima di iniziare a cercare Andy, aveva prelevato parecchi contanti, era meglio non usare le carte di credito, per non lasciare tracce.
Entrarono nella camera, Sharon controllò che non ci fosse nessuno che li seguisse, Andy la guardava. Questa volta, Sharon vide che la guardava con occhi diversi. Andy era seduto sul letto, le disse di avvicinarsi e di sedersi vicino a lui. Le scostò i capelli dal viso e l’accarezzò, le prese il viso a coppa e la baciò. Sharon rispose al bacio con passione e Andy ne rimase colpito, si mise sopra di lui, continuando a baciarlo.
Aveva capito, che era una donna audace, ma non immaginava che potesse lasciarsi andare in quel modo, si erano odiati fino a poco tempo prima, ma ormai non era più sicuro di nulla, non ricordando, sapeva che mancavano dei pezzi. Lasciò che Sharon si facesse avanti, lei non smise di baciarlo e cominciò a sbottonare la camicia, scese a baciare il collo e il petto.
“Sharon …” Sussurrò Andy eccitato, la sua voce era roca e piena di desiderio. Pensò che la donna che stava cercando, adesso l’aveva trovata. Non era sicuro, ma una sensazione strana, sembrava volesse dirgli che quella era la donna di cui aveva sentito il profumo in casa.
Sharon fece finta di non sentirlo, cominciò a slacciarsi la camicetta, la tolse e rimase in reggiseno. Andy sgranò gli occhi, era estasiato. Riprese a slacciare la camicia e a baciare il petto, scese fino ai jeans e slacciò il bottone, guardando il piacere di Andy gonfiare i boxer. Era eccitato, si alzò lentamente per vedere Sharon, che stava risalendo, mettendo i seni sul suo piacere. Chiuse gli occhi, gemette di piacere e portò la testa all’indietro, forse stava sognando, ma da questo sogno non voleva più svegliarsi. Sharon risalì sul corpo di Andy, facendolo eccitare ancora di più, arrivando viso a viso. Salì ancora fino a mettere il seno sul suo viso. Le accarezzò il reggiseno di pizzo, era fantastico, come i suoi seni morbidi e gonfi.
“Vuoi fare l’amore?” Chiese Sharon con voce sensuale.
“Non desidero altro … ma … io …” Mormorò senza fiato.
“Ssssst calma tesoro, rilassati e lasciati amare.” Sharon lo baciò con passione e Andy rispose al bacio, lasciando condurre a Sharon. Si amarono tutta la notte e il mattino li trovò abbracciati l’uno all’altro. Andy era sveglio, si girò e vide che anche Sharon era sveglia.
“Ti è piaciuto?”
“Certo che mi è piaciuto. Amo fare l’amore con te.”
“Ah. Allora sono bravo …”
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Continua …
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