Cap.42 Nuove procedure
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Andy era stupito dalle capacità di quella donna, sapeva che era piena di risorse, più tempo passavano insieme, più rimaneva stupito e sorpreso dall’inventiva e dalla capacità di adattamento alle situazioni. Aveva obbedito a tutti i suoi ordini e guardandola ora, non era più la strega cattiva del Dipartimento, che faceva di tutto per metterlo in difficoltà. Il loro ultimo incontro, o almeno quello che ricordava, era stato conflittuale, il capitano Raydor lo aveva ammonito per mancato rispetto dei ranghi e lo aveva mandato all’ennesimo corso per la gestione della rabbia.
Avevano raggiunto l’apice dell’odio, quando avevano litigato per la competenza di alcune prove e il capitano Raydor, aveva portato via lo scatolone con tutte le prove che la Crimini Maggiori aveva raccolto sulla scena del crimine. Ecco, in quel momento il tenente Flynn era diventato pazzo, quella donna lo aveva esasperato e lui le aveva vomitato addosso, tutto il suo disprezzo. Il capitano Raydor non si era spaventata dalla voce grossa del tenente, anzi, aveva sorriso, si era spostata i capelli e gli aveva detto di provare a portare via le prove, sarebbe dovuto passare sopra il suo cadavere, lo stava sfidando! Per fortuna, Provenza lo aveva trattenuto dal fare qualcosa di ancora più stupido dall’insultare il capitano, così si era risolto tutto con un’ammonizione.
Adesso si trovava da solo con lei e non si capacitava del perché si erano tanto odiati, disprezzati e neanche qualche ora prima erano distesi su un letto e si stavano baciando. Sharon lo aveva trovato, portato in un posto in cui si sentiva al sicuro, aveva comprato dei vestiti nuovi e avevano mangiato insieme. Era tutto strano.
Andy chiese a Sharon come aveva fatto a trovarlo, come aveva capito che era proprio in quella spiaggia. Aveva girato a vuoto per un po’ e poi era andato alla spiaggia, dove aveva lasciato la macchina, non c’era un motivo particolare del perché aveva scelto quella spiaggia, però sapeva che in quel posto si sarebbe sentito al sicuro. Sharon sapeva che quando avevano bisogno di riflettere e di stare in pace, spesso andavano sulla spiaggia e riprendevano fiato, si riappacificavano con il mondo e con loro stessi.
Andy la guardò, era smarrito, perso. Sharon capì che doveva consolarlo e confortarlo, si avvicinò e cominciò a baciarlo, lui rispose con altrettanta passione, aveva voglia di lei, la desiderava più di ogni cosa al mondo. Fecero l’amore ancora, sentiva che avevano bisogno di sentirsi vivi l’uno per l’altro, avevano bisogno di dare un senso al vuoto che c’era nella loro vita, nel loro cuore e nell’anima.
“Ti è piaciuto Sharon?”
“Certo che mi è piaciuto. Non ti ricordi di noi?”
Andy scosse la testa, il volto divenne triste, non si ricordava di un “noi”. Sharon gli alzò il mento e sorrise, cercando di incoraggiarlo a confidarsi. “Dimmi, che cosa senti?”
“Vorrei poterti dire che mi ricordo di noi due, ma purtroppo non è così. Mi dispiace.” Mormorò sconsolato. Aveva trovato la donna che stava cercando, ma non si ricordava di lei.
“Non ti devi dispiacere, il dottore ha detto che la memoria ritornerà, ci vuole solo un po’ di pazienza.” Sharon era fiduciosa, sapeva che la memoria sarebbe tornata, occorreva solo un poco di pazienza.
Ci fu un momento di silenzio, Andy abbassò il viso, non aveva il coraggio di guardare Sharon. Le chiese se fosse la donna dell’intimo sexy, che aveva trovato a casa sua. Sharon annuì. Gli occhi si riempirono di lacrime, ricordava l’intimo che le aveva visto addosso, ma non ricordava nulla di lei. Scosse la testa, non riusciva proprio a ricordare. Aveva fatto l’amore con una donna stupenda, che desiderava più di ogni altra cosa al mondo, credeva di odiarla, invece ne era innamorato pazzo, credeva che l’odiasse, invece lo desiderava. Sharon gli alzò il mento con una mano e lo baciò delicatamente. Si assaporarono, si gustarono, sperando che quel momento non finisse mai più. Quando Sharon si staccò, appoggiò la fronte contro quella di Andy. “Verrà il momento in cui ti ricorderai di noi, tesoro mio.” Sorrise, accarezzandolo.
“Mi sento triste, non riesco a ricordare una cosa così bella: noi due insieme. Vorrei che potessimo rimanere così per l’eternità, abbracciati solo noi due. Invece ho paura, perché non mi ricordo del tuo amore, di quello che c’è stato fra noi.” Si alzò e si mise seduto, scosse la testa “… Non mi ricordo… Non ti merito Sharon …” Andy rimase a guardare le sue mani aperte e vuote. Sharon prese le mani nelle sue, sentire l’angoscia di quelle parole, lo smarrimento e la paura, le fecero venire le lacrime agli occhi. Andy la vide commossa, una lacrima furtiva scese dalle guance di Sharon, Andy l’asciugò con un bacio.
“Non voglio che piangi per me, non lo meriti.”
“Non sei solo, anch’io ho paura e sono spaventata quanto te. Non so cosa ci riserverà il futuro, so solo che ti amo e voglio stare con te.”
“Anche se non ricordo il “noi” sono felice di essere qui con te.” Rimasero abbracciati per un poco, finchè Sharon disse: “Sarà meglio metterci in movimento.”
“Certo, andiamo!”
Partirono verso San Diego, Sharon guidò e ogni tanto lanciava qualche sguardo a Andy. Lungo il tragitto non avevano parlato molto, erano tesi, nervosi, avevano paura che qualcuno potesse fermarli e arrestarli, oppure che la malavita li stesse seguendo. Arrivarono a San Diego e andarono alla Chiesa dove Sharon conosceva il parroco. Era tardo pomeriggio, entrarono in chiesa e Sharon disse ad Andy di aspettarla. Andy si sedette su una panca. Non si ricordava di una chiesa, degli incontri AA, non ricordava niente. Scosse la testa e abbassò il capo.
Intanto Sharon aveva trovato padre Joseph, gli aveva brevemente spiegato la loro situazione, senza scendere nei particolari e il parroco disse che poteva ospitarli per qualche giorno, senza dover dare spiegazioni. Sharon fu d’accordo, un paio di giorni sarebbero bastati per riprendere fiato e cercare di capire come muoversi.
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“Pensi di poter fuggire per sempre?” Sharon conosceva Andy e sapeva che non era nella sua indole fuggire dai problemi, li aveva sempre affrontati di petto, si era scontrato con i suoi demoni e le sue paure e di certo non voleva scappare.
Andy era stanco di fuggire da sè stesso e dalla realtà, forse doveva farsene una ragione: non avrebbe mai più ricordato di essere stato un alcolizzato, oppure vegetariano o qualsiasi altra cosa che fosse stato. Adesso era un altro uomo e doveva farsene una ragione.
Accettare questa nuova realtà non era semplice, c’era quei flashback che tornavano, sempre più invadenti e devastanti. Eppure non riusciva a ricordare. Aveva vicino una donna che aveva messo in discussione la propria carriera professionale e sapeva che Provenza era suo amico. Adesso doveva decidere che cosa fare e di certo non voleva continuare a scappare e rischiare di venire ucciso.
“Se mi costituisco all’FBI, verrai con me?”
“Certo Andy, verrò con te. Sarò sempre dalla tua parte.” Disse Sharon fissandolo negli occhi. Andy sorrise. Fino a poco tempo prima, credeva che quella donna l’odiasse in modo maniacale e adesso erano così vicini l’uno all’altro. Sentiva ancora addosso il profumo di quella donna, sarà stata una strega cattiva, ma sapeva come sedurre un uomo. Sapeva amare e dare tutto sè stessa, era veramente sorpreso.
Sharon sorrise guardando Andy, toccò leggermente il suo braccio, per fargli capire che gli era vicino. Annuì e sospirò, ora che l’aveva trovato aveva paura di perderlo di nuovo. Erano stati felici insieme, ma fare gli amanti, che fuggono per tutta la vita non era proprio quello che aveva in mente, come progetto di vita insieme. Alla fine Andy le disse che preferiva costituirsi, almeno avrebbero risolto parte dei loro problemi, l’FBI li avrebbe protetti e Sharon non avrebbe corso il pericolo di venire uccisa.
Costituirsi era la scelta migliore da fare, Sharon era d’accordo, la fuga non era la risposta ai loro problemi. Chiamò Provenza e gli disse quanto avevano deciso di fare e che si sarebbero presentati nell’ufficio del capo Howard per costituirsi. Andy insistette perché fosse Sharon a dichiarare il fatto che si fossero costituiti, sperava che in questo modo le affidassero il caso.
Quando si presentarono davanti all’ufficio del capo Howard, trovarono il tenente Provenza ad aspettarli, era contento di vedere che erano vivi e stavano bene, anche se provati. Il capo Howard fece ammanettare Flynn e lo fece portare in una sala interrogatori, Andy si voltò lanciando un ultimo sguardo verso Sharon, mormorando che l’amava.
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Continua …
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