CI CREDI
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Cap.29
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Dire che Sharon era arrabbiata con suo padre, era poca cosa. Era semplicemente furiosa perché, per l'ennesima volta, si era intromesso nella sua vita e nel rapporto con i suoi figli, soprattutto con Ricky.
Andy le aveva detto che doveva provare a riallacciare i rapporti con suo padre, altrimenti un giorno se ne sarebbe pentita. Lo aveva detto con una tale convinzione, che Sharon chiese il perché di quell’affermazione.
Lo sguardo di Andy si abbassò e divenne triste e buio. “So cosa vuol dire trovarti davanti alla tomba di uomo e dirgli che nonostante tutto …” La voce di Andy si bloccò, i suoi occhi divennero lucidi. Fece un colpo di tosse: “Dirgli che gli volevi bene, alla tua maniera, a modo tuo. Non aver detto a mio padre queste parole è per me un grande rimpianto. Eravamo in pessimi rapporti, negli ultimi anni non ci siamo parlati e quando è morto l’ho saputo da altre persone, quasi per caso. Non ho saputo nemmeno del funerale … quando sono andato davanti alla sua tomba, ero solo come un bambino che avrebbe voluto dire al suo papà quanto gli volesse bene, ma non ha avuto il tempo per farlo.” La voce si spezzò dall’emozione, stava rivivendo quel momento triste della sua vita. “Non perdere l’occasione di riallacciare i rapporti con tuo padre, non perdere questa opportunità, fai almeno un tentativo, prova a fare la tua parte e poi vedrai come vanno le cose. So che bisogno essere in due per andare d’accordo.” Disse Andy asciugandosi una lacrima che scendeva dagli occhi.
“Andy mi dispiace, mi dispiace tanto.” Disse Sharon accarezzandolo.
“E’ andata così.” Alzò lo sguardo e la fissò “Tu però, puoi ancora rimediare.”
Sharon decise di chiamare suo padre per chiedere se potevano incontrarsi per parlare e chiarirsi il più possibile. Gli aveva chiesto se potevano vedersi in un Diners vicino alla spiaggia, un territorio neutrale, per poter parlare tranquillamente. Erano solo loro: padre e figlia.
Il padre di Sharon accettò, l'ultima volta si erano lasciati male e di questo ne aveva sofferto molto. Aveva paura di perdere sua figlia e questa possibilità l'aveva gettato in una profonda depressione.
Il suo collaboratore Jason, era molto preoccupato perché ultimamente il procuratore era diventato intrattabile ed era sempre di pessimo umore.
Il giorno seguente, dopo il lavoro, Sharon e suo padre si incontrarono in un piccolo locale fuori mano, per bere un caffè insieme, cercando di parlare in maniera civile.
Suo padre la squadrò da capo a piedi e le chiese di quanti mesi fosse, quando avrebbe partorito, la sua gravidanza era evidente. Lei sorrise e rispose che mancavano solo poche settimane, la pancia era evidente: una bella pancia tonda, come diceva Andy.
Il tempo stava per scadere e lei non voleva partorire una figlia e una nipote che per suo padre non significavano nulla, questo non lo avrebbe mai accettato. Era una situazione complicata, ma Sharon, sperava di giungere ad un chiarimento, cercò di rilassarsi e di mantenere la calma.
“Non approvo la tua relazione con Andy. Lo sai benissimo, sai come la penso e di questa gravidanza... non ne parliamo. Questo figlio è figlio di un peccato veniale, la voglia di un momento. Una cosa sbagliata, sappi che non sarò mai d'accordo.” Disse suo padre in modo rude.
“Papà non sarai mai d'accordo con me, ma di fronte a una nuova vita, come puoi far finta di niente? Questa cosa sbagliata, come la chiami tu, sarà tua nipote, che tu lo voglia oppure no. Questa è la realtà.”
Lo sguardo di suo padre si fece severo: “Sei stata una grande delusione, mi hai deluso profondamente, non avrei mai pensato che potessi fare una scelta così sbagliata per la tua vita. Mi rendo conto che Jack non ti aiutato e non è mai stato l'uomo che avresti voluto e meritato. Però potevi dargli un'altra occasione, invece hai voluto tagliare i ponti chiedendo il divorzio. Questa è stata sicuramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha lasciato Jack nella disperazione più assoluta.”
“Papà con Jack non sono mai stata felice. L'unica parentesi felice sono stati i miei figli. Jack non mi ha mai rispettato e mi ha tradito con altre donne. Ha sperperato i nostri risparmi andando a Las Vegas, sparendo per mesi, lasciandomi da sola. So solo io, quello che ho dovuto subire in tutti questi anni e credo che non sia giusto. Se per te, questa è una cosa che si possa accettare, buon per te, ma io sono stufa e non voglio più vivere in questo modo. Ho chiesto a Jack il divorzio e andrò avanti, voglio chiudere questo capitolo della mia vita e aprirne uno nuovo insieme ad Andy."
“A questo punto Sharon credo che non riusciremo mai a trovare un punto di incontro. Ho già dei nipoti e tu dei figli, non capisco questa tua testardaggine.” Disse il procuratore sorseggiando il caffè.
Sharon si era innervosita e non riusciva più a trattenere la sua rabbia: “Vogliamo parlare del fatto che hai detto a Ricky che aspettavo un bambino? Come hai potuto farlo?!"
“Perché?! Ricky non è più un bambino!”
“Gli hai detto che era la mia ennesima pazzia?!” Disse alzando la voce.
"Perché?! Non è forse una pazzia aspettare un bambino alla tua età?!"Chiese alzando la voce.
Sharon sospirò, cercò di mantenere la calma e disse: "Ho parlato con Ricky e Emily e nonostante le difficoltà, hanno accettato l'arrivo della loro nuova sorella. Hanno capito che posso essere felice con Andy e con la bambina. Sono contenta che abbiano cercato un rapporto con Andy e spero un giorno di poter dire, che formiamo una vera famiglia."
"Stai vaneggiando mia cara.” Disse il procuratore finendo il suo caffè. Era indispettito da come stava andando la conversazione. Non era riuscito a riallacciare il rapporto con sua figlia, anzi, forse ne aveva peggiorato la situazione. “A questo punto Sharon, credo che non abbiamo più nulla da dirci. Hai fatto delle scelte che non condivido, quindi, ti saluto." Il procuratore si alzò e uscì dal Diners. Sharon lo vide andar via e rimase senza parole, alcune lacrime iniziarono a scendere sul suo viso, era triste.
Chiamò Andy, chiedendogli di andare a prenderla, era provata e stanca. Quando Andy sentì la sua voce, capì che l’incontro era andato male. Corse da Sharon e la portò a fare una passeggiata sul lungomare, dove lei gli raccontò ogni cosa. Sharon iniziò a piangere, aveva paura di perdere suo padre, però lei un tentativo lo aveva fatto.
Tornarono a casa, Sharon era stanca e provata, Andy si sentiva in colpa, forse aveva peggiorato le cose tra loro. Ma era convinto che un tentativo andava fatto, almeno Sharon non avrebbe avuto alcun rimpianto. Tornati a casa, Sharon si sdraiò sul divano e si addormentò, era stravolta. Andy preparò la cena, era dispiaciuto per Sharon, sapeva quanto soffrisse per il rapporto con suo padre.
D’un tratto Sharon si svegliò gridando, Andy si preoccupò e corse da lei. Era sudata e spaventata, si era svegliata all’improvviso.
“E’ stato solo un brutto sogno, va tutto bene Sharon. Va tutto bene.” L’abbracciò e la strinse forte a sé. Il respiro di Sharon si fece più regolare, si stava calmando. “Sei più tranquilla?”
“E’ stato un brutto sogno Andy.”
“Cosa hai sognato? Ne vuoi parlare?”
“No, tienimi con te, abbracciami.” Andy la tenne stretta nel suo abbraccio.
“Ora va meglio, tesoro?”
“Sì, grazie. Ora sono più tranquilla.”
“Se vuoi mangiamo. E’ tutto pronto!”
Mangiarono insieme e trascorsero una serata tranquilla e poi decisero di andare a riposare, Sharon era abbastanza provata e stanca. Si misero a letto e lei si accucciò a Andy, lui l’abbracciò e aspettò che si addormentasse.
Andy rimase a guardare il soffitto per un po’, si chiedeva se avesse fatto bene a incoraggiare Sharon a parlare con suo padre, forse aveva peggiorato le cose tra loro. Ma era convinto che Sharon non dovesse avere rimpianti, doveva provare a risolvere il loro conflitto, però da quanto raccontato da Sharon, le cose sembravano peggiorate. Sharon era afflitta per questa situazione e non le giovava nel suo stato, avere questi stati d’animo così forti dal punto di vista emozionale.
Andy sperava che tutto andasse bene, era turbato dal brutto sogno di Sharon e dall’agitazione che aveva addosso, sperava che la gravidanza andasse bene. Il dr. McCoy nell’ultima visita di controlla aveva rassicurato sia lui che Sharon, aveva detto che Ella cresceva bene, anche se era piccola: un paio di chili di sferzante energia e vita. Andy sorrise, pensò alla grande occasione che la vita gli stava dando e decise che voleva affrontarla in modo positivo.
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Continua …
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