CI CREDI
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Cap.17
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Dopo un giorno di riposo a casa, Sharon era tornata al lavoro. Era nel suo ufficio, quando il capo Pope entrò e disse che le doveva parlare. Si accomodò e le propose il comando della Crimini Maggiori, al posto del capo Johnson. A giorni la notizia del trasferimento sarebbe diventata effettiva e resa nota, quindi il capo Pope voleva una risposta e la voleva subito.
Sharon aveva aspettato per tanto tempo un’occasione così e avere il comando della Crimini Maggiori, era il culmine di tutti i suoi sforzi. Però il capo Pope doveva sapere che aspettava un bambino, perchè tra qualche mese, la cosa sarebbe stata evidente agli occhi di tutti.
Prese fiato e con sicurezza rispose che era onorata di ricevere il comando della Crimini Maggiori, però poneva delle condizioni.
Il capo Pope fu perplesso, in genere le persone rispondevano sì oppure no, non ponevano mai delle condizioni. Sapeva che il capitano Raydor era una donna molto particolare e sapeva che non chiedeva a caso, c’era sempre un buon motivo. Si accomodò meglio sulla sedia e chiese al capitano le condizioni.
Sharon attese un momento, era nervosa e doveva giocare bene le sue carte, fece la migliore faccia da poker e disse che accettava il comando se il tenente Provenza fosse diventato il secondo in comando operativo. Senza lasciar a Pope il tempo di rispondere, Sharon disse che era incinta e che tra cinque mesi avrebbe partorito. La notizia lasciò senza parole il capo Pope, che dopo un momento di smarrimento, si riprese, fece i complimenti a Sharon e disse che non c’erano problemi, adesso aveva capito il perché delle condizioni ad accettare il comando.
Sharon chiese a Pope di mantenere riservata la notizia della gravidanza, perché ci teneva a dire direttamente alla squadra che era incinta.
Pope era più che soddisfatto, anzi, le condizioni del capitano Raydor, avrebbero ammorbidito Provenza e preparato il fatto di avere come capo la Raydor. La gravidanza gli dava anche del tempo in più per metabolizzare la nuova configurazione del comando. Pope era contento, fece ancora gli auguri al capitano Raydor, credendo che il figlio fosse di Jack Raydor, ora che era tornato, credeva che i due fossero tornati insieme. Specificò che il capo Taylor sarebbe stato il suo diretto superiore, in quanto era stato promosso comandante. Il capitano Raydor rimase sconcertata dalla notizia della promozione di Taylor, quel posto lo avevano promesso a lei, ma fece buon viso e sorrise contenta. Per ora non poteva pretendere nulla, nell’attuale condizione andava bene così. A suo tempo avrebbe fatto le dimostranze per una promozione mancata. Sharon sapeva che doveva trovare il momento e le parole giuste e adesso, non lo era. Sorrise e lasciò che il capo Pope si congratulasse e facesse i migliori auguri per il nuovo incarico. Tra due giorni sarebbe diventato tutto ufficiale e avrebbe lasciato il FID. Pope le chiese di dargli una serie di nomi, per scegliere il suo successore e di preparare tutto quanto per il passaggio di consegne. Pope era soddisfatto, si alzò e uscì dall’ufficio del capitano. Sharon rimase a guardarlo, mentre usciva, aveva in bocca il sapore di una mezza vittoria, ma si ripetè di avere pazienza, sarebbe arrivato il momento delle richieste.
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"Complimenti Jack, ho saputo della bella notizia!" Disse Pope, incontrando l’avvocato Jack Raydor nei corridoi del Dipartimento.
"Grazie!" Rispose Jack con una faccia contenta e sorpresa.
"Il capitano Raydor mi ha detto del vostro felice evento, congratulazioni!"
"Grazie capo Pope!" Jack era contento, voleva dire che Sharon aveva cambiato idea, allora poteva tornare ad essere suo marito e aveva cambiato idea sul divorzio, il procuratore O’Dwyer ha fatto un ottimo lavoro, pensò soddisfatto. Attraversò il corridoio della Cancelleria, con un sorriso sul volto, sentiva che la vita stava per ricominciare.
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Sharon rientrò a casa, era stata una giornata pesante, però era soddisfatta, avere il comando della Crimini Maggiori era quello che voleva. Adesso doveva dire a Andy che sarebbe stato il suo capo e doveva dire alla squadra che aveva una relazione con Andy e che aspettava un figlio da lui. Dover dare tutte queste notizie, la metteva in agitazione, sentiva l’ansia addosso e le stava dando il voltastomaco. Doveva farlo, ma non voleva, sperava che certe notizie potessero rimanere in privato. Prese fiato, respirò e chiuse gli occhi, doveva fare le cose per bene. Prima di tutto doveva dire a Andy che aveva accettato il Comando della Crimini Maggiori, il resto sarebbe venuto da sé.
Chiamò Andy e gli disse che voleva vederlo e trascorrere la sera insieme, Andy non si fece pregare, anzi, non vedeva l’ora di stare con lei. La giornata al Dipartimento era stata intensa per la Crimini Maggiori, c’era aria di cambiamento e tutti erano tesi, i cambiamenti non piacevano a nessuno e c’era troppa incertezza. Dopo una decina di minuti, Andy era davanti alla porta di Sharon, con in mano un mazzo di roselline. Era felice di poter stare con lei e trascorrere la serata insieme, voleva condividere con Sharon alcune idee che aveva in mente.
Sharon fu felice per le roselline, fece entrare Andy e si accomodarono sul divano. Parlarono delle rispettive giornate al lavoro e Sharon non attese che Andy finisse di raccontare e tutto d’un fiato disse: “Oggi il capo Pope mi ha offerto il comando della Crimini Maggiori.” Silenzio.
Andy la guardò perplesso, sorrise e l’abbracciò. “E’ una notizia bellissima!” Silenzio. “Hai accettato, vero?”
Sharon sorrise e annuì. Gli raccontò delle condizioni per accettare il posto e gli disse di aver detto a Pope che era incinta e che avrebbe partorito tra cinque mesi e che voleva Provenza come suo secondo in comando. Andy sorrise, era contento e soprattutto era contento per la scelta di Provenza, come capo operativo in seconda, sapeva quanto Provenza tenesse a quell’incarico.
Si abbracciarono, Sharon era contenta, pensava che Andy non accettasse il fatto di essere un suo superiore, invece Andy non aspettava altro ed era felice. Sharon si era tolta un primo peso dal cuore, era soddisfatta e contenta che tutto fosse andato bene.
“Sharon prima di dire alla squadra che sarai il nuovo comandante, vorrei dire a Provenza che siamo insieme e che aspettiamo un bambino, mi correggo … una bambina.”
“Hai paura che gli venga un infarto alla Crimini Maggiori?” Disse Sharon sorridendo.
“Vorrei dirlo a Provenza, se per te non è un problema.”
“Nessuno problema, anzi. So che a vedervi così sembrate una coppia di fatto, però spero che tu vorrai vivere con me …” Disse Sharon ridendo dei due.
“Smettila di scherzare … per Provenza sarà un bel colpo, credimi. Spero non si arrabbi troppo.”
“So di essere la più simpatica, però dovrebbe saperlo che al cuore non si comanda.”
“Vedrai che capirà. In ogni caso, sei meglio tu, che il capo Taylor.” Disse Andy.
“Grazie! Allora come seconda scelta, vado meglio!” Disse fissandolo negli occhi.
Andy rimase interdetto, capì che aveva detto male come stavano le cose e balbettò una scusa “Non volevo dire questo… cioè …dico solo che Taylor sarebbe stato un vero disastro per noi.”
“Quindi può andare bene Darth Raydor o la Regina di Ghiaccio per il comando?” Disse Sharon in tono secco.
“Sharon tesoro, tu sei meglio e vedrai, i ragazzi della squadra ti apprezzeranno, Provenza compreso, Dagli un po’ di tempo per abituarsi e sono sicuro che tu rimarrai felicemente sorpresa.” Disse Andy sorridendo, sperava di rabbonirla, non voleva farla arrabbiare. Silenzio. “Vedrai, alla squadra piacerai, ne sono sicuro.”
Sharon sospirò “Speriamo. Sono già contenta che tu abbia preso bene il fatto che sarò il tuo comandante …”
“Agli ordini signora!” Andy si mise sull’attenti e fece il saluto.
“Buffone!”
“Pur di farti sorridere, amore mio.” Si sedette di nuovo vicino a lei “Adesso, oh capitano, mio capitano, vorrei parlati di una cosa molto seria.” Disse con fare sornione.
“Ok, di cosa vuoi parlare?”
“Mi chiedevo se avessi preso in esame l’elenco di nomi per la nostra principessa …” Disse Andy sorridendo.
“Ho letto le proposte, tenente. Tutte quante valide e degne di nota.” Disse soddisfatta.
“Ma…?” Chiese Andy.
Silenzio. “Però vorrei chiederti … se è una bambina, vorrei … potremo chiamarla come mia madre: Ella. So che è una richiesta un po’ all’antica, sai dare il nome del genitore e …” Andy mise la mano sulla bocca di Sharon per fermarla e si ammutolì, pensò di aver esagerato, era davvero chiedere troppo.
“Ella è un nome bellissimo!” Disse Andy dolcemente, baciò Sharon e le sussurrò “Ella, si chiamerà Ella la nostra principessa.”
Sharon ricambiò il bacio di Andy, aveva gli occhi lucidi, non capiva cosa avesse fatto per meritarsi un uomo così stupendo. Lo abbracciò stretto, era felice. Quando si staccarono, Andy asciugò le lacrime dal volto di Sharon, sorrise e le disse che aveva scelto un nome bellissimo.
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Continua …
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