CI CREDI
158Please respect copyright.PENANAbt2vJh7oJh
Cap.30
158Please respect copyright.PENANAtbQdb8cyea
158Please respect copyright.PENANA5E8gDn6PRT
“Ok, Sharon andrà tutto bene! Stai tranquilla!” Disse Andy, ma la voce tradiva la sua preoccupazione.
“Ho paura che possa succedere qualcosa di brutto, ho una brutta sensazione Andy …” Disse Sharon guardandolo fisso negli occhi, era spaventata.
“Non ti preoccupare, stai tranquilla, andrà tutto bene. Faremo come ci hanno detto al corso: respira e concentrati. Sono qui vicino a te.” Andy cercò di usare un tono pacato, per rasserenare Sharon che aveva dipinto sul volto il dolore e la paura.
“Questi dolori addominali sono forti, AHHRRRGGG ...” Una smorfia di dolore si dipinse sul volto già sofferente di Sharon. Era già da un po’ di tempo che aveva questi dolori addominali e non accennavano a diminuire.
“Resisti tesoro, forza.” Disse Andy, tenendole la mano “Ora siamo in ospedale, vedrai andrà tutto bene.” Disse Andy, ma cercava di convincere di più sè stesso, che Sharon.
Arrivarono i dottori con gli infermieri e iniziarono a preparare Sharon, la misero su un lettino e la portarono nella sala travaglio per attendere che arrivasse il momento giusto, aveva già rotto le acque, quindi non mancava molto, doveva solo dilatarsi abbastanza per iniziare il parto.
“Forza tesoro, stai tranquilla ci sono io con te. Ffffffffhhhh respira, respira.” Sharon iniziò a respirare come le avevano insegnato al corso preparto, ma quando arrivarono le prime spinte, il dolore si fece più forte. Iniziò a respirare a fatica e a sudare, stava diventando sempre più pallida. Il travaglio andò avanti per molte ore.
Le avevano messo del gel, cercando di aiutarla a dilatarsi per partorire, ma non era abbastanza. Il monitor attaccato alla pancia controllava tutti i parametri della bambina: stava bene. Andy era vicino a Sharon, le teneva la mano, continuava ad asciugare il sudore che scendeva copiosamente dalla fronte. Sharon era molto provata, iniziava a sentire la fatica dello sforzo. Arrivò il dottor McCoy, aveva saputo che le si erano rotte le acque e il dottor Spencer lo aveva chiamato, perché il parto stava diventando complicato. Quando gli allarmi iniziarono a squillare, i parametri della bambina iniziarono a perdere intensità, erano tutti preoccupati, non c’era tempo da perdere. Accorsero velocemente al lettino dov'era Sharon e cominciarono a controllare tutti parametri, il dottor McCoy e il dottor Spencer gridarono ordini agli infermieri, perché dovevano immediatamente decidere cosa fare. Il dottor McCoy disse ad Andy di uscire e di tenersi pronto. Andy non capiva cosa volesse dire, non voleva uscire, voleva rimanere lì insieme a Sharon.
Un infermiere lo spostò di peso e portò Andy fuori dalla sala travaglio. Erano tutti agitati ed Andy, adesso era veramente spaventato.
“Cosa sta succedendo, dottore! Cosa sta succedendo, mi dica qualcosa! Perché l'avete portata via che cosa succede?!” Gridò Andy al dottor McCoy.
“Stia tranquillo, rimanga qui appena sapremo qualcosa le faremo sapere, adesso deve rimanere qui!” Urlò il dottor McCoy.
Le porte si chiusero, lasciando Andy in preda al terrore e alla paura che qualcosa di brutto potesse capitare. Un uomo pacato come il dottor McCoy aveva appena gridato contro di lui, qualcosa non quadrava. Gli vennero in mente le parole di Sharon: “Ho paura che possa succedere qualcosa di brutto, ho una brutta sensazione Andy …” Un brivido corse lungo la schiena.
Arrivarono anche Gavin e Provenza, avevano saputo che il capitano era entrata in travaglio e chiesero notizie a Andy, che disperato raccontò loro quanto accaduto.
Dopo un paio di ore uscì dottor McCoy e andò da Andy, che appena lo vide si alzò con lo sguardo preoccupato.
“Dottore …”
“La situazione è molto grave, la placenta si è staccata e abbiamo difficoltà ad aiutarla. Si deve tenere pronto, Andy." Lo sguardo del dottore si fece scuro "Deve decidere chi vuole salvare in caso di emergenza, mi deve dire se devo salvare la madre o la bambina.”
Andy rimase con gli occhi sbarrati, il sangue si gelò nelle vene. Rimase immobile, non sapeva che cosa fare. Il dottore vide la sua espressione: era puro terrore.
“Venga, sediamoci un momento." Disse il dottore, prendendolo per un braccio, lo accompagnò a sedersi su delle sedie in disparte. Andy aveva lo sguardo perso, la paura era nei suoi occhi, era scioccato dalla richiesta del dottore.
"Andy, mi ascolti bene: cercheremo di fare tutto il possibile per salvarle entrambe, ma se dovessimo fare una scelta, mi deve dire chi dobbiamo salvare. La situazione è grave e se si presentasse … un’emergenza estrema … dobbiamo sapere come agire.” Disse il dottor McCoy con voce pacata.
“Dovete salvarle tutte e due! Vi prego salvatele! Non può chiedermi questo, la prego …” Andy aveva le lacrime agli occhi, continuava a scuotere la testa.
“Sono un dottore, non posso fare miracoli. A volte i problemi si sviluppano in modo inaspettato. Quando la placenta si stacca, in maniera anomala, questa condizione può mettere in pericolo sia la madre che la bambina. Sharon ha avuto questi forti dolori addominali e purtroppo si è verificato quello che temevo. Ora tenteremo di operarla e di farla partorire, però se dovesse presentarsi … una scelta … mi deve dire che cosa dovrò fare. Le posso dire che farò tutto quello che mi è possibile per salvare entrambe. So che le sto chiedendo tanto, ma deve essere forte per Sharon e per sua figlia.” Silenzio. Il dottor McCoy fissò Andy negli occhi, sapeva che stava chiedendo una scelta difficile.
Andy rimase qualche secondo in silenzio, poi con le lacrime agli occhi, disse al dottore che Sharon gli aveva fatto promettere che in caso di qualche problema o difficoltà durante il parto, avrebbe dovuto scegliere di salvare la vita di Ella. “Però la prego, dottore, faccia di tutto per salvarle, non potrei vivere senza di loro, ho bisogno di entrambe!” Disse disperato Andy.
“Farò tutto il possibile.” Disse il dottor McCoy. Si alzò e andò immediatamente in sala operatoria.
Andy rimase a guardare le porte che si chiudevano davanti a lui e si rese conto di quanto fosse impotente. L'attesa si fece lunga ed estenuante. Andy passeggiò avanti e indietro per tutta la sala d'aspetto, era un’anima in pena. Gavin e Provenza non lo lasciarono da solo, erano sempre con lui.
Provenza aveva cercato di portare Andy a bere qualcosa, nel bar dell’ospedale, solo per distrarsi un momento, ma non si era voluto muovere dalla sala d’attesa. Così Provenza aveva portato del decaffeinato per tutti i tre, l’attesa sarebbe stata molto lunga.
Passarono le ore e ne passarono parecchie, diventò sera e poi notte. Rimasero lì sulle sedie ad attendere che qualcuno dicesse qualcosa. Provenza aveva ricevuto parecchie chiamate dalla squadra, per avere aggiornamenti sulle condizioni del capitano. Ma purtroppo non c’erano novità.
Andy aveva una faccia stravolta, i suoi occhi tradivano la paura che stava provando. Non aveva detto una parola e alle domande di Provenza e Gavin, aveva risposto a monosillabi. Andy era andato un paio di volte al banco degli infermieri a chiedere se ci fossero notizie, ma entrambe le volte gli aveva risposto che non sapevano nulla. Andy era demoralizzato, sentiva che stava per accadere qualcosa di brutto, che lo avrebbe travolto e che non sarebbe riuscito a gestire. Le parole di Sharon gli tornarono alla mente, come un’ossessione.
Provenza era preoccupato, adesso che si era affezionato al capitano, si sentiva in ansia per lei. Cercò di rincuorare Andy, temeva che avesse un crollo, la tensione e lo stress a cui era sottoposto erano molto forti. Provenza aveva paura che Andy potesse perdere lucidità e ricadere nella spirale del bere. Anche Gavin cercò di rincuorare Andy, ma tutta la sua eloquenza non sortiva alcun beneficio, Andy era semplicemente sconvolto e sembrava avesse la mente da un’altra parte.
158Please respect copyright.PENANAFk6BqqXBG6
158Please respect copyright.PENANAZaq53f9cgV
158Please respect copyright.PENANAP6YGMs8NId
Continua …
CI CREDI
158Please respect copyright.PENANAsJkp0kMOVT
Cap.30
158Please respect copyright.PENANAaYVgFJpnWj
158Please respect copyright.PENANAjdR6b2VIJP
“Ok, Sharon andrà tutto bene! Stai tranquilla!” Disse Andy, ma la voce tradiva la sua preoccupazione.
“Ho paura che possa succedere qualcosa di brutto, ho una brutta sensazione Andy …” Disse Sharon guardandolo fisso negli occhi, era spaventata.
“Non ti preoccupare, stai tranquilla, andrà tutto bene. Faremo come ci hanno detto al corso: respira e concentrati. Sono qui vicino a te.” Andy cercò di usare un tono pacato, per rasserenare Sharon che aveva dipinto sul volto il dolore e la paura.
“Questi dolori addominali sono forti, AHHRRRGGG ...” Una smorfia di dolore si dipinse sul volto già sofferente di Sharon. Era già da un po’ di tempo che aveva questi dolori addominali e non accennavano a diminuire.
“Resisti tesoro, forza.” Disse Andy, tenendole la mano “Ora siamo in ospedale, vedrai andrà tutto bene.” Disse Andy, ma cercava di convincere di più sè stesso, che Sharon.
Arrivarono i dottori con gli infermieri e iniziarono a preparare Sharon, la misero su un lettino e la portarono nella sala travaglio per attendere che arrivasse il momento giusto, aveva già rotto le acque, quindi non mancava molto, doveva solo dilatarsi abbastanza per iniziare il parto.
“Forza tesoro, stai tranquilla ci sono io con te. Ffffffffhhhh respira, respira.” Sharon iniziò a respirare come le avevano insegnato al corso preparto, ma quando arrivarono le prime spinte, il dolore si fece più forte. Iniziò a respirare a fatica e a sudare, stava diventando sempre più pallida. Il travaglio andò avanti per molte ore.
Le avevano messo del gel, cercando di aiutarla a dilatarsi per partorire, ma non era abbastanza. Il monitor attaccato alla pancia controllava tutti i parametri della bambina: stava bene. Andy era vicino a Sharon, le teneva la mano, continuava ad asciugare il sudore che scendeva copiosamente dalla fronte. Sharon era molto provata, iniziava a sentire la fatica dello sforzo. Arrivò il dottor McCoy, aveva saputo che le si erano rotte le acque e il dottor Spencer lo aveva chiamato, perché il parto stava diventando complicato. Quando gli allarmi iniziarono a squillare, i parametri della bambina iniziarono a perdere intensità, erano tutti preoccupati, non c’era tempo da perdere. Accorsero velocemente al lettino dov'era Sharon e cominciarono a controllare tutti parametri, il dottor McCoy e il dottor Spencer gridarono ordini agli infermieri, perché dovevano immediatamente decidere cosa fare. Il dottor McCoy disse ad Andy di uscire e di tenersi pronto. Andy non capiva cosa volesse dire, non voleva uscire, voleva rimanere lì insieme a Sharon.
Un infermiere lo spostò di peso e portò Andy fuori dalla sala travaglio. Erano tutti agitati ed Andy, adesso era veramente spaventato.
“Cosa sta succedendo, dottore! Cosa sta succedendo, mi dica qualcosa! Perché l'avete portata via che cosa succede?!” Gridò Andy al dottor McCoy.
“Stia tranquillo, rimanga qui appena sapremo qualcosa le faremo sapere, adesso deve rimanere qui!” Urlò il dottor McCoy.
Le porte si chiusero, lasciando Andy in preda al terrore e alla paura che qualcosa di brutto potesse capitare. Un uomo pacato come il dottor McCoy aveva appena gridato contro di lui, qualcosa non quadrava. Gli vennero in mente le parole di Sharon: “Ho paura che possa succedere qualcosa di brutto, ho una brutta sensazione Andy …” Un brivido corse lungo la schiena.
Arrivarono anche Gavin e Provenza, avevano saputo che il capitano era entrata in travaglio e chiesero notizie a Andy, che disperato raccontò loro quanto accaduto.
Dopo un paio di ore uscì dottor McCoy e andò da Andy, che appena lo vide si alzò con lo sguardo preoccupato.
“Dottore …”
“La situazione è molto grave, la placenta si è staccata e abbiamo difficoltà ad aiutarla. Si deve tenere pronto, Andy." Lo sguardo del dottore si fece scuro "Deve decidere chi vuole salvare in caso di emergenza, mi deve dire se devo salvare la madre o la bambina.”
Andy rimase con gli occhi sbarrati, il sangue si gelò nelle vene. Rimase immobile, non sapeva che cosa fare. Il dottore vide la sua espressione: era puro terrore.
“Venga, sediamoci un momento." Disse il dottore, prendendolo per un braccio, lo accompagnò a sedersi su delle sedie in disparte. Andy aveva lo sguardo perso, la paura era nei suoi occhi, era scioccato dalla richiesta del dottore.
"Andy, mi ascolti bene: cercheremo di fare tutto il possibile per salvarle entrambe, ma se dovessimo fare una scelta, mi deve dire chi dobbiamo salvare. La situazione è grave e se si presentasse … un’emergenza estrema … dobbiamo sapere come agire.” Disse il dottor McCoy con voce pacata.
“Dovete salvarle tutte e due! Vi prego salvatele! Non può chiedermi questo, la prego …” Andy aveva le lacrime agli occhi, continuava a scuotere la testa.
“Sono un dottore, non posso fare miracoli. A volte i problemi si sviluppano in modo inaspettato. Quando la placenta si stacca, in maniera anomala, questa condizione può mettere in pericolo sia la madre che la bambina. Sharon ha avuto questi forti dolori addominali e purtroppo si è verificato quello che temevo. Ora tenteremo di operarla e di farla partorire, però se dovesse presentarsi … una scelta … mi deve dire che cosa dovrò fare. Le posso dire che farò tutto quello che mi è possibile per salvare entrambe. So che le sto chiedendo tanto, ma deve essere forte per Sharon e per sua figlia.” Silenzio. Il dottor McCoy fissò Andy negli occhi, sapeva che stava chiedendo una scelta difficile.
Andy rimase qualche secondo in silenzio, poi con le lacrime agli occhi, disse al dottore che Sharon gli aveva fatto promettere che in caso di qualche problema o difficoltà durante il parto, avrebbe dovuto scegliere di salvare la vita di Ella. “Però la prego, dottore, faccia di tutto per salvarle, non potrei vivere senza di loro, ho bisogno di entrambe!” Disse disperato Andy.
“Farò tutto il possibile.” Disse il dottor McCoy. Si alzò e andò immediatamente in sala operatoria.
Andy rimase a guardare le porte che si chiudevano davanti a lui e si rese conto di quanto fosse impotente. L'attesa si fece lunga ed estenuante. Andy passeggiò avanti e indietro per tutta la sala d'aspetto, era un’anima in pena. Gavin e Provenza non lo lasciarono da solo, erano sempre con lui.
Provenza aveva cercato di portare Andy a bere qualcosa, nel bar dell’ospedale, solo per distrarsi un momento, ma non si era voluto muovere dalla sala d’attesa. Così Provenza aveva portato del decaffeinato per tutti i tre, l’attesa sarebbe stata molto lunga.
Passarono le ore e ne passarono parecchie, diventò sera e poi notte. Rimasero lì sulle sedie ad attendere che qualcuno dicesse qualcosa. Provenza aveva ricevuto parecchie chiamate dalla squadra, per avere aggiornamenti sulle condizioni del capitano. Ma purtroppo non c’erano novità.
Andy aveva una faccia stravolta, i suoi occhi tradivano la paura che stava provando. Non aveva detto una parola e alle domande di Provenza e Gavin, aveva risposto a monosillabi. Andy era andato un paio di volte al banco degli infermieri a chiedere se ci fossero notizie, ma entrambe le volte gli aveva risposto che non sapevano nulla. Andy era demoralizzato, sentiva che stava per accadere qualcosa di brutto, che lo avrebbe travolto e che non sarebbe riuscito a gestire. Le parole di Sharon gli tornarono alla mente, come un’ossessione.
Provenza era preoccupato, adesso che si era affezionato al capitano, si sentiva in ansia per lei. Cercò di rincuorare Andy, temeva che avesse un crollo, la tensione e lo stress a cui era sottoposto erano molto forti. Provenza aveva paura che Andy potesse perdere lucidità e ricadere nella spirale del bere. Anche Gavin cercò di rincuorare Andy, ma tutta la sua eloquenza non sortiva alcun beneficio, Andy era semplicemente sconvolto e sembrava avesse la mente da un’altra parte.
158Please respect copyright.PENANAslBjwQUljt
158Please respect copyright.PENANA4tIdMIiGBM
158Please respect copyright.PENANARiauC69tDO
Continua …
ns 15.158.61.51da2