CI CREDI
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Cap. 35
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Arrivò la fatidica domenica mattina per andare a fare la passeggiata sulla spiaggia, il sole era caldo in cielo e l’aria era fresca: un’ottima giornata per il mare. Sharon era felice, il mare era leggermente mosso, una brezza leggera profumava l’aria, era proprio una splendida giornata! La squadra aveva regalato ad Ella una piccola culla da trasporto, così Andy e Sharon avevano deciso di inaugurarla in quella occasione: un bel pic-nic in famiglia. Andy aveva portato una coperta per Sharon, che si era seduta a guardare le onde del mare, vicino a Ella che stava dormendo.
Stavano chiacchierando tranquillamente e verso le 10 Andy alzò lo sguardo e sorrise “Oh, ma guarda che bella sorpresa!” Sharon si voltò e vide suo padre avvicinarsi a loro. A pochi passi di distanza, c'era Jason.
“Sharon.” Il procuratore si avvicinò sorridendo.
“Papà cosa ci fai qui?” Sharon era stata colta di sorpresa, era l'ultima persona che pensava di incontrare.
“Andy mi ha detto della vostra passeggiata e mi ha invitato, per stare un poco insieme a te e mia nipote Ella.”
“Andrew Flynn ...” Sharon si girò, guardandolo in modalità Darth Raydor.
“Credo che andrò a fare una passeggiata sul lungo mare, vi lascio tutti e tre insieme.” Andy sorrise e si allontanò e lasciò i due parlare insieme.
"Quindi papà mi vuoi dire che Andy è venuto da te e ti ha detto che oggi saremmo venuti qui in spiaggia?" Sharon era sorpresa.
"Dalla tua domanda deduco che non te ne abbia parlato, un uomo pieno di sorprese.” Silenzio. “Sì, Andy è venuto a casa mia per dirmi di questa occasione per vederci e così ci ho riflettuto un po’. Beh, credo che sia un brav'uomo e spero che ti renda felice.”
“Andy mi rende felice, te lo avevo già detto.” Silenzio. “Cosa mi dici di Ella?”
Il procuratore si sedette vicino a Sharon e le prese la mano: “Ho riflettuto parecchio in questo periodo, che ha posto una distanza tra di noi. Tengo molto a te Sharon e non voglio perderti. Quindi se Ella è tua figlia, allora sarà mia nipote!” Silenzio. “Ho già perso tua madre e non vorrei mai perdere anche te. Andy tiene molto alla tua felicità e a quella di Ella. So che ho fatto di tutto per oppormi alla vostra relazione, ma ormai sono obbligato ad accettarla.” Il padre di Sharon abbassò lo sguardo: "Siamo entrambi cocciuti, ma credo che un punto di incontro lo troveremo, soprattutto per questa bambina che porta il nome di tua madre e quindi, penso che entrambi potremmo avere un'occasione per riconciliarci. Non voglio perdere questa possibilità." Alzò il viso e sorrise a Sharon che contraccambiò il sorriso.
"E io non voglio negartela papà questa possibilità: sei sempre benvenuto a casa nostra." Disse Sharon commossa, era felice di sentire quelle parole da suo padre.
"Spero che una domenica verrete a casa da me, per un pranzo, tutti insieme.”
“Certo papà, ne saremo molto lieti.”
“Sono felice di parlare con te. Ognuno avrà le proprie idee, però il fatto di poter parlare tranquillamente, mi dà la possibilità di sperare che ci sia un futuro per noi due.”
“Ti voglio bene, papà.” Disse Sharon e abbracciò suo padre. Sharon sperava da tempo di potersi riconciliare con suo padre.
“Ti voglio bene anch’io.” Rimasero abbracciati, finalmente erano riusciti a riallacciare il loro legame di padre e figlia. Silenzio. Quando ad un tratto, Ella fece un verso. “Ghuuu.”
“E questa piccoletta, come sta?!” Disse il padre di Sharon, guardando Ella e toccandole una manina.
“Cresce papà, cresce la nostra Ella.” Disse Sharon sorridendo compiaciuta.
“Posso prenderla in braccio?”
“Certo.” Sharon sorrise e prese Ella dalla culla e la diede a suo padre. “Ecco il nonno …”
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“Spero non ci sia nessun rancore tra di noi." Disse Jason porgendo la mano ad Andy.
“Nessuno rancore, Jason è tutto a posto.” Disse Andy stringendo la mano dell’uomo.
“Ci tenevo a dire che … mi è dispiaciuto colpirla.”
“Ok.”
“La signora Raydor mi aveva raccomandato di non colpirla più, ma ho dovuto obbedire agli ordini del procuratore, capisce …” Jason era un poco titubante.
"Ah, la signora Raydor ti aveva detto così … comunque è tutto quanto a posto, grazie.” Disse Andy. Silenzio. “Jason, posso farti una domanda? E’ vero che sei un ex Navy Seals?"
"Sì tenente. Sono un ex Navy Seals."
"Ah, ok. Perché mi sembravi il maggiordomo." Disse Andy sorridendo maliziosamente.
"Simpatico. Ad essere sincero, non mi è mai piaciuto, però incassa i pugni davvero alla grande! Le faccio i miei complimenti."
"Detto da un ex Navy Seals, direi che è un gran bel complimento!" Disse Andy sorridendo. “Se mi vuoi scusare, vado a prendere del gelato per Sharon e il latte per la bambina.” Andy lasciò Jason e si avviò verso il chiosco dei gelati. Andy da lontano guardò Sharon e suo padre parlare tranquillamente, il procuratore aveva in braccio Ella, quindi voleva dire che le cose stavano andando bene. Sorrise e decise di prendere il gelato e di scaldare il latte per Ella, prima di tornare dalle ragazze.
"Ho preso il gelato per te e il latte per Ella. Penso che tra poco dovrà iniziare a mangiare."
"Tenente mi hai fatto una bella sorpresa!" Disse Sharon in modalità Darth Raydor.
"Non te ne ho parlato, scusami, però ho pensato che potesse essere una grande occasione per entrambi ...”
"Papà se ci puoi scusare, puoi guardare Ella, mentre io e il tenente andiamo a fare due passi giusto per chiarire alcune cose.” Disse Sharon, facendo segno ad Andy di alzarsi.
"Ahi ahi, Andy, mi sa che sei finito nei guai. Quando fa quello sguardo è sicuramente in arrivo un rimprovero." Disse il procuratore divertito.
"Sono sicuro che sarà un gran rimprovero, ma ho agito a fin di bene … credo che potrò sopportarlo." Disse Andy sorridendo.
"Ah, Andy, puoi chiamarmi Michael." Disse il procuratore, porgendo la mano ad Andy.
"Ok, Michael." Disse Andy, felicemente sorpreso. I due uomini si strinsero la mano e Andy e Sharon si allontanarono.
“Andrew Flynn, esigo una spiegazione …”
“Tesoro, volevo solo che tu …”
“Ti amo da morire!” Disse Sharon senza lasciarlo finire di parlare e lo baciò “Sei stato unico!” Si baciarono con passione.
“Grazie! Ti amo anch’io!” Disse Andy quando si staccarono per riprendere fiato.
“Ti devo ringraziare, hai dato una grande occasione ad entrambi. Non è molto, ma almeno è un inizio. Sai che mio padre ci ha invitati a casa sua per pranzo, sei passato di livello tenente, per andare al pranzo della domenica da mio padre.”
“Oh, sono onorato. Basta che non mi lascerai da solo.”
“Non ti lascerò da solo, mai più. E’ una promessa.”
“E’ una promessa.” Si baciarono e quando si staccarono, le prese la mano e si diressero verso il padre di Sharon e Ella. La bimba era in braccio al nonno che stava facendo delle facce buffe.
Mentre stavano tornando, incrociarono Jason. “Andy puoi andare avanti, ti raggiungo subito, devo sistemare una cosa.”
“Certo tesoro, vado da Ella, la salvo dal nonno!” Disse ridendo.
“Jason, possiamo scambiare due parole?” Disse in modalità Darth Raydor.
“Certo signora ...” La voce di Jason, tremava leggermente, sapeva di essere nei guai.
“Cosa ti aveva detto a proposito di Andy?” Silenzio. “Jason, vuoi rispondere alla mia domanda?”
“Suo padre mi aveva dato degli ordini e io …” Jason non finì la frase, si accasciò a terra dolorante, Sharon gli aveva sferrato un forte calcio in mezzo alle palle. Sorrise soddisfatta e disse: “La prossima volta non ti andrà così bene, sono stata chiara?!” Silenzio. “Sono stata chiara?!”
Jason fece cenno di sì con il capo e cadde di lato, cercando di respirare. Sharon si voltò e si diresse verso Andy e sua figlia Ella, adesso aveva sistemato ogni cosa, sorrise soddisfatta, stava per cominciare una nuova avventura.
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Fine
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